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da Bologna Mineral Show » lun 20 feb, 2017 21:54
I FOSSILI DELLE ARGILLE ASTIGIANE
Anche quest’anno l’Ente Aree Protette Astigiane in occasione della 48° edizione del Bologna Mineral Show, continua con l’esposizione di alcune recenti acquisizioni del Museo Paleontologico dell’Astigiano. Queste sono costituite da esemplari di molluschi fossili molto particolari e porzioni di tronchi fossili mineralizzati, tutti provenienti da giacimenti affioranti lungo il corso del Fiume Tanaro, in prossimità della città di Asti.
Una carrellata dei più importanti e rari fossili di questi sedimenti astigiani provenienti dalle argille plioceniche risalenti a 5 milioni di anni fa circa comprende
i coralli piritizzati, i bizzarri molluschi gasteropodi del genere Xenophora con specie rarissime e dalla conservazione eccezionale, caratteristici per agglomerare sul bordo del guscio altre conchiglie e il più grande gasteropode fossile del Pliocene italiano la Charonia lampas.
Novità interessante sono alcuni esemplari di Vermetidi, cioè gasteropodi con la conchiglia tubolare a crescita irregolare che in questo caso hanno raggiunto dimensioni ragguardevoli e non comuni, inoltre queste strutture rigide, sul fondo dell’antico mare, formavano una base d’ancoraggio per diversi organismi, infatti nei campioni esposti si possono osservare dei Balanidi (Artropodi Cirripedi) che si sono attaccati ai Vermetidi e caso del tutto eccezionale un Echinoide (riccio di mare irregolare), che conserva ancora il guscio, ha trovato la sua tana proprio in mezzo a queste conchiglie.
Eccezionali sono le tre specie diverse di ossi di seppia con conservazione ottimale, in parte piritizzati. Questi fossili sono vere e proprie rarità sia per la casualità dei ritrovamenti, sia per la difficoltà della conservazione della struttura dell’osso di seppia.
Le seppie sono cefalopodi, classe che comprende anche i polpi, i calamari, i nautili e gruppi ormai estinti come le ammoniti e le belemniti. Le seppie hanno una particolare conchiglia interna, il cosiddetto “osso di seppia”, che si presenta porosa e leggera, concamerata in setti molto fitti. Questa particolare struttura ha un significato funzionale preciso, permette al gas azotato ivi contenuto di passare tranquillamente attraverso le porosità favorendo il galleggiamento dell’animale, tramite opportune regolazioni di pressione.
Si può facilmente comprendere la difficoltà della fossilizzazione di strutture così delicate e fragili come gli ossi di seppia. Infatti, per conservarsi questi resti dovevano trovarsi in condizioni particolari, cioè in ambienti sedimentari profondi, molto tranquilli, con bassa ossigenazione del fondo e con tassi di sedimentazione abbastanza alti, in modo da essere sepolti velocemente da depositi che li isolassero dalle acque permeanti. Queste condizioni sono proprio quelle testimoniate dalle argille del Fiume Tanaro.
Infine, una sezione è dedicata ai ritrovamenti di legni fossili che con varie tipologie e conservazione rendono questi reperti tipici di questa località. Tra questi, oltre a porzioni di tronchi più o meno “lavorati” dall’azione protratta nel tempo delle acque del fiume che ne ha modellato le forme, spicca un campione conservato per silicizzazione con formazioni di calcedonio azzurro.
Questo a conferma che questo tratto del fiume si rivela sempre più un importante giacimento fossilifero
FOSSILS OF ASTIGIANS CLAY
Once again, the Protected Areas Authority Astigians at the 48th edition of the exhibition market Bologna Mineral Show, continues with the exhibition of recent acquisitions of the Paleontological Museum of Asti. These consist of specimens of shellfish fossils very special and portions of logs mineralized fossils, all from deposits outcropping along the River Tanaro, near the town of Asti.
A roundup of the most important and rare fossils of these sediments Asti from the Pliocene clay dating back to 5 million years ago includes
corals piritizzati, the bizarre gastropod molluscs such Xenophora with rare species and the exceptional preservation, characteristic for agglomerating on the edge of the other shell shells and the largest gastropod fossil Pliocene the Italian Charonia lampas.
Activity interesting are some examples of vermetids, that is, gastropods with the shell tubular irregular growth which in this case have reached considerable size and uncommon, also these rigid structures, on the bottom of the ancient sea, forming a anchor base for different organisms In fact you can observe in samples exposed of Balanidi (Arthropods Barnacles) that are attached to vermetids and a case of exceptional Echinoid (sea urchin irregular), which still retains the shell, she has found its home in the middle of these seashells.
Outstanding are the three different species of cuttlefish bones with optimal storage, partly piritizzati. These fossils are real rarity for the randomness of the findings, and the difficulty of preserving the bone structure of sepia.
Cuttlefish are cephalopods class that includes octopuses, squid, nautilus and extinct groups like ammonites and belemnites. Cuttlefish have a particular inner shell, the so-called "cuttlefish bone", which presents itself porous and light, concamerata in very thick septa. This particular structure has a functional significance precise, allows the nitrogen gas contained therein to pass safely through the porosity favoring the flotation of the animal, through appropriate pressure adjustments.
One can easily understand the difficulty of the fossilization of structures so delicate and fragile as the cuttlefish bones. In fact, in order to preserve these remains were to be in special conditions, that is, in sedimentary environments deep, very quiet, with low oxygenation of the bottom and with sedimentation rates high enough, so as to be buried quickly by deposits from the water permeating them isolassero. These conditions are those witnessed by the clays of the River Tanaro.
Finally, a section is dedicated to the discovery of fossil wood with various types and conservation make these findings typical of this area. Among these, as well as portions of logs more or less "processed" by the action over the long haul of the river that shaped the forms, stands a sample stored for silicification with formations of blue chalcedony.
This confirms that this stretch of the river is becoming a more important fossil deposit