asbesto, l'inestinguibile!

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davidegabrieli1989
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asbesto, l'inestinguibile!

Messaggio da davidegabrieli1989 » sab 10 giu, 2017 14:21

buon giorno a tutti
sono nuovo e non vedo l'ora di imparare e condivide esperienze con tutti voi!
vi faccio anche una rapida presentazione (dato che nei forum in genere è richiesto)sono nato tra le prealpi bresciane, sono sempre stato appassionato dalle scienze (praticamente dall'asilo con Piero Angela e i documentari dei dinosauri e un giovanissimo Alberto Angela!)
ho frequentato l' università poi la giovane età e l'ormone mi hanno distolto dagli studi e ho lavorato per un paio d'anni in ambito alberghiero, facendo un part-time ho avuto modo di andare sempre a spasso, sempre in contatto con la natura... e così dopo essermi reso conto della passione inscindibile per la natura sono tornato sui libri e sto per laurearmi in scienze naturali, pensando di proseguire da ottobre nel dipartimento di geoscienze e laurearmi in geologia, dato che tra tutti i corsi che ho seguito quelli di geologia (il 25% degli esami totali di scienze naturali sono di geologia: geografia fisica, geomorfologia e cartografia, geologia di rocce sedimentarie, petrografia, pedologia e chimica del suolo, mineralogia, paleontologia e vulcanologia con laboratorio di campo alle Eolie,esperienza strepitosa con persone strepitose... ).
diciamo che l'amore per la geologia è nata con ogni probabilità dal corso di petrografia, anche se mineralogia mi aveva già sedotto...
dunque mi son messo a cercare minerali e inizialmente il come e il dove è stato difficile, ma alla fine, quando si entra nell' ottica è un modo di passare il tempo appagante e meraviglioso...

Beh non voglio annoiarvi troppo entro subito nel vivo... nei campioni che sto studiando per la tesi mi sono imbattuto in grossularia e andradite e ho trovato località in cui posso trovarne, la pecca è che i minerali che cerco sono fisicamente attaccati su minerali d' amianto e dunque volevo sapere i rischi di recarmi in tali località vorrei sapere i rischi...
mi spiego meglio quando andrò a cercarli non andrò un pomeriggio, ma almeno per tre giorni (e magari non troverò nulla..)dormirò in zona e quindi la possibilità di respirare i maledetti fili di asbesto è un rischio più che reale... perciò corro rischi a rimanere là a dormire? le popolazione che vivono in prossimità di giacimenti o ex cave di amianto hanno problemi di salute? ovviamente quando spaccherò sassi avrò la mascherina, ma poi i filtri sono abbastanza funzionali, dato che le fibre sono veramente infinitesimali?
insomma vorrei essere informato e dunque adeguatamente preparato, ora non pretendo di conoscere tutto dal forum, ma avere almeno qualche elemento a mia disposizione..

grazie a tutti e saluti!

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Massimo Russo
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Re: asbesto, l'inestinguibile!

Messaggio da Massimo Russo » sab 10 giu, 2017 17:56

Ciao bella presentazione e complimenti.
Non ho esperiena su zone amiantifere, sul forum ce ne sono, ma a Vulcano ho sempre usato una maschera antigas con filtri che asdorbivano i gas acidi che venivano sostituiti ogni due-tre giorni di lavoro intenso nelle fumarole, prova a chiedere ai fornitori un filtro più adatto alla tua problematica. In questo caso ti consiglio una mezza maschera, quella facciale integrale mi sembra inutile e prendi più filtri

Massimo
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Massimo Russo
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DonLucre
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Re: asbesto, l'inestinguibile!

Messaggio da DonLucre » dom 11 giu, 2017 1:17

Mi associo a Massimo nel darti il benvenuto sul forum.
Riguardo il quesito che hai posto, beh, il discorso sulla tossicità dell'amianto è piuttosto delicato e complesso. Se giri su internet di documenti che spiegano rischi e pericoli dell'amianto ne trovi a bizzeffe. Comunque, pur senza voler generalizzare o semplificare, diciamo che i rischi per la salute amianto-correlati sono di solito proporzionali alla concentrazione di fibre nell'aria ed alla durata del periodo durante il quale si rimane esposti, sebbene anche esposizioni occasionali possano essere perniciose se si inala una quantità elevata di micro-fibre.
In linea generale, è ormai assodato che praticamente tutti coloro che hanno lavorato a lungo in ambienti saturi di fibre (cave di amianto, impianti di lavorazione dell'amianto, fabbriche di eternit, ecc..) hanno subìto danni alla salute, sviluppando nel tempo gravi patologie, principalmente a carico dell'apparato respiratorio, ma non solo. Le popolazioni residenti in prossimità di cave e fabbriche dove si lavorava l'amianto, hanno pagato anch'esse un prezzo salatissimo, sotto forma di un incremento notevole della diffusione e dell'incidenza di alcune patologie amianto-correlate.
Certo, ora le cave e le fabbriche di amianto sono chiuse, anche se l'asbesto ancora oggi lo si trova quasi ovunque e, spesso, dove meno te lo aspetti...
Andar per sassi in zone in cui affiorano formazioni amiantifere presenta ovviamente dei rischi, che possono essere limitati se si tratta di escursioni occasionali ed effettuate con le dovute precauzioni e protezioni. A tale proposito, se vuoi stare tranquillo, devi andare in qualche negozio di antinfortunistica e procurarti dei dispositivi di protezione individuale (i cosiddetti DPI) del tipo di quelli che vengono utilizzati per gli interventi di bonifica dei siti contaminati da amianto. Nel tuo caso, sarebbero utili delle tute usa e getta e delle maschere con dei filtri particolari, in grado di bloccare le micro-fibre aerodisperse. Certo andarsene in giro d'estate così bardati, con il caldo che fa, è una bella tortura. Ma se proprio devi spaccare pietre che contengono amianto, è meglio farlo con delle protezioni adeguate. Ricordati poi di conservare in scatole chiuse i pezzi che contengono asbesto.
Qualcun altro che ha esperienza diretta di escursioni in zone amiantifere potrà eventualmente darti qualche consiglio più specifico.
Saluti.
Donato Lucrezio

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Michiel
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Re: asbesto, l'inestinguibile!

Messaggio da Michiel » dom 11 giu, 2017 9:56

Benvenuto nel forum Davide. Come ha scritto DonLucre, L'equpaggiamento corretto è quello adottato da chi effettua le bonifiche da amianto: tuta integrale monouso, maschera apposita. La tuta, dopo il lavoro con l'amianto, va sfilata eseguendo una procedura particolare e va smaltita come rifiuto pericoloso. Analoghe precauzioni vanno prese quando si riducono i campioni.
Dati i rischi, non ritengo che il gioco valga la candela.
Ultima modifica di Michiel il lun 12 giu, 2017 19:21, modificato 1 volta in totale.
Michiel Desittere

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Re: asbesto, l'inestinguibile!

Messaggio da Luca Baralis » lun 12 giu, 2017 15:43

Come per tutti i rischi a carattere stocastico (alias casuale), se è vero che teoricamente può bastare una sola fibra nel posto sbagliato al momento sbagliato per avere effetti altamente negativi, è altrettanto vero che la probabilità di conseguire un danno dipende dalla "quantità" di esposizione, ovvero dalla quantità di fibre inalate (o anche ingerite) e da quanto ciò si ripete e prolunga nel tempo.
Se la prima ipotesi fosse vera in assoluto sarei probabilmente già morto: ho frequentato l'Amiantifera di Balangero e i paesi vicino (dove le stradine erano “ghiaiate” con i tailings di lavorazione della miniera) ai tempi in cui era attiva, ho campionato amianto naturale per i miei interessi in mineralogia e manufatti in amianto per lavoro. Lavoro a parte, e in gioventù, in genere senza protezioni. Sia chiaro però che sussiste un rischio anche a bassi livelli di esposizione.
Personalmente, non ritengo comunque ci siano insormontabili problemi di salute ad effettuare campionamenti di amianto naturale, adottando alcune precauzioni. Dipende però anche da "dove" e in che condizioni ambientali. Consideriamo sempre che non stiamo parlando di una attività industriale! Poi ognuno tragga le sue conclusioni.
Qualche spunto di riflessione:
1. potrebbe essere meglio evitare di aggirarsi in aree amiantifere in giornate ventose e in genere in occasione di qualsiasi situazione (es. lavori in corso) che possa "alzare polvere"
2. è da evitare il più possibile l'impolveramento di tutto quanto porteremo a casa: zaino, abbigliamento, guanti, attrezzi, capelli... quindi: abbigliamento adatto, sacchi di nylon, contenitori lavabili, materiali usa e getta.
3. per evitare di fare polvere può essere utile bagnare l'area di lavoro (lo so, l'acqua pesa da portarsi dietro, e lavorare nel bagnato non è il massimo, ma …)
5. abbigliamento: meglio usare sopravestiario monouso per tutto ciò che può andare a contatto con la polvere o la roccia. Tuta , guanti, cuffia per i capelli. Il tutto il più possibile "liscio" (nel senso che deve trattenere la polvere il meno possibile) e impermeabile alla polvere, e ovviamente abbastanza robusto da reggere durante il lavoro. La tuta deve chiudere bene anche alle caviglie, polsi, collo e coprire i capelli . Così bardati, molto meglio evitare le giornate di sole!
6. protezioni personali: occhiali da lavoro (più per le schegge che per le fibre), maschera (per le vie respiratorie) tipo FFP3 (filtranti facciali ad alta efficienza) o ancora meglio, specie se si prevede una presenza consistente di fibre aerodisperse, FFP3+ (alta efficienza potenziata). Problemi con la barba, per chi c'è l'ha.
7. Ciò che non può essere protetto deve essere almeno lavato alla fine della giornata. Prima di togliere la maschera. In ogni caso non portate materiale potenzialmente contaminato o campioni non chiusi in ambienti di vita (cioè in casa). Su alcuni oggetti, ad esempio uno zaino si potrebbe pensare di soffiare con aria compressa; sistema efficace, ma disperderebbe le eventuali fibre e polveri in aria, e senza grandi garanzie di eliminare totalmente le fibre, per cui non è il massimo.
8. Materiali monouso e altro contaminato deve essere sigillato in un sacco di plastica. Dovrebbe essere smaltito come rifiuto speciale!
Luca (LB)
Socio AMI Piemonte

davidegabrieli1989
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Re: asbesto, l'inestinguibile!

Messaggio da davidegabrieli1989 » lun 12 giu, 2017 17:49

è veramente un' impresa scomoda... dovrò valutare!

intanto grazie per le risposte

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