Il ferro italiano!

Da uno dei più importanti giacimenti.
Dal filone cognino a magnetite di Larsinaz ("L'Arcinaz").
E' massiva, ma rappresenta la magnetite per decenni coltivata al filone di Larsinaz ("L'Arcinaz",Cogne, AO).
Giacimento, che insieme a quelli di Licony-Colonna, tutti filoni sulla dorsale M.te Creya-Montzalet,
rappresentarono i più importanti giacimenti di Fe delle Alpi Occidentali. E tra i più importanti giacimenti
italiani in assoluto... tenete presente che la stragrande quantità del Fe "bellico" usato negli armamenti
nelle bombe e nell'artiglieria pesante dall'esercito italiano durante i grandi conflitti mondiali
a cui, ahimè, partecipò anche l'Italia, proveniva quasi tutto da questi giacimenti valdostani.
Il minerale era trasportato in teleferica a Pila, e da lì direttamente alle acciaierie di Aosta.
L' "acciaio-cogne" così nominato era (ed è ancora noto) per le sue grandi qualità meccaniche!!
Il giacimento si trova entro una grossa lente di serpentinite connessa alla falda meta-oceanica dell'Auilletta
(AUI) ed in particolare "AUIh" (Progetto CARG foglio 1:50'000 "Chatillon"), costituita da serpentiniti
antigoritiche... Il filone di Larsinaz, così come per gli altri giacimenti coltivati (Larsinaz cessò le
attività nel 1948, dopo varie vicende estrattive, politiche e sociali a tratti anche complesse per la valle)
è un giacimento a magnetite legato ai fenomeni di serpentinizzazione (cui è litologicamente associato)
a sua volta connessa al M.F.O. (Metamorfismo di Fondo Oceanico) sintetizzato dalle seguente
reazione geochimica (a caldo, sotto i 500°C ca)

olivina + H2O ->
Fe3O4 + serpentino
ovviamente in sottolineato il prodotto di reazione che interessa a fini giacimentologici..., in seguito,
la magnetite di neogenesi (formatasi così per alterazione delle olivine entro il basamento magmatico ultrabasico,
in particolare, le peridotiti della crosta oceanica giurassica dell'Oceano Vallese+Ligure_Piemontese)
formatasi in una fase distensiva e di oceanizzazione (con molta attività idrotermale e circolazione di fluidi
caldi entro le fratture della ex peridotite a protolite lherzolitico di una crosta che andava solidificandosi),
questa magnetite costituita inizialmente da piccole masse ovoidali-sferoidali (di cui si conservano tracce)
andò successivamente (fase collisionale alpina) migrando, ricristallizzandosi ed in parte arricchendosi...
Dunque, la genesi giacimentologica primaria del filone di Larsinaz è legato, come detto, a fenomeni
di serpentinizzazione, mentre la blastesi (nonchè la ricristallizzazione e arricchimento) del minerale
entro la matrice, è connessa alla seguente orogenesi alpina ed ai fenomeni di scorrimento delle falde.
E' una storia geologica molto complessa (e molto affascinante) che si può leggere anche nel campione.
Strutturalmente, il filone di Larsinaz, molto inclinato verso N, si pone a letto di tale lente serpentinitica
(AUIh) difatti, la parte più ricca del giacimento è la parte inferiore, ed a tetto del "Fascio di Cogne":
una piccola falda di scollamento ad affinità epicontinentale costituita da marmi dolomitici (Marmi del Creya),
mentre il tetto del giacimento è costituito da altra scaglia carbonatica (ora completamente metasomatizzata
in Fels verdastri massicci a silicati di Ca: granato, epidoto, vesuvianite, etc...). Molto bella tra l'altro.
A proposito del campione prelevato in roccia in posto, ad una quota di ca 2000 mslm (poco sopra)
non lontano dall'imbocco della galleria di medesima quota....i livelli superiori erano "a cielo aperto".
La serpentinite nerastra è visivamente ricca di fasi metalliche (soprattutto magnetite, appunto)
ma si rilevano in tracce anche solfuri come calcopirite e pirrotina. Come note riporto la grande
densità della roccia utile e l'estrema durezza (resistenza alla percussione).
Dal punto di vista fisico del campione prelevato, alcuni numeri:
massa = 394 g ; volume (misurata con spostamento acqua) = 87.5 cmc
densità = 4.5 g/cmc ... il che mostra un elevato arricchimento in Fe3O4 (5.2 g/cmc).
Ciò porta a poter misurare il grado di arricchimento del minerale nella roccia,
ossia tenore in magnetite approssimato di 86,5 % che al netto di tracce di altre fasi
parliamo di un campione proveninete da una zona del filone con sicuramente
più dell'80% in peso costituita da magnetite. Il che fa di questo filone uno dei più ricchi!

"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "