Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
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Non sempre gli appassionati di micro mineralogia hanno abbastanza denaro per affrontare in modo efficace la fotografia di cristalli che spesso hanno dimensioni millimetriche. Occorre disporre di una buona reflex e di ottimi obiettivi adatti alla micro fotografia, servono poi accessori piuttosto costosi, slitte micrometriche, soffietti, ecc. ecc.
E così molti giovani appassionati, studenti pieni di buone intenzioni, ma senza il becco di un quattrino, possono solo stare a guardare le magnifiche foto di chi ha più anni e più possibilità economiche.
Ed è un gran peccato, perché le gambe e l’energia dei ragazzi sarebbe un vento nuovo per la mineralogia, ma l’impossibilità di mostrare la propria bravura pian piano smorza gli spiriti, rallenta l’impulso a cercare ed a realizzare.
In queste poche righe, si vuole invece suggerire un modo per poter attivamente partecipare ai Forum con spesa minima e con immagini che, pur senza essere perfette, sono almeno dignitose.
In un colpo solo possiamo ottenere, con pochi soldi, buone immagini ed un minimo di struttura idonea alla fotografia non solo dei cristalli, ma anche dei micro mount.
Intendo suggerire l’utilizzo dei così detti microscopi digitali, semplici strumenti dal minimo costo, ma che racchiudono in una unica spesa un sistema di illuminazione autonomo a led, la parte di microscopia ottica con ingrandimenti da 4x a 200x circa, la parte digitale con risoluzione da 1,3 a 5Mpx con accoppiamento al PC attraverso cavo USB/OTG o HiFi ed il relativo supporto meccanico, formato da una base ed un supporto a colonna con la sua cremagliera.
Questi due modelli sono, fra tutti quelli che ho testato, i migliori e si trovono comunemente su eBay o su Amazon a prezzi tra i 40 ed gli 80 Euro.
Altro aspetto interessante di questo piccolo microscopio è la possibilità di collegarlo all’ormai onnipresente smartphone, in questo modo anche dallo stesso punto di esplorazione, magari da in cima ad una montagna, è possibile inviare una immagine a chi, più esperto, può dare indicazioni sul ritrovamento.
Ma vediamo ora l’aspetto più importante, la qualità della fotografia.
Scartiamo subito i microscopi con risoluzione a livello VGA (640x480 pixel), sono invece interessanti per noi quelli con risoluzione dichiarata di 5Mpx, anche se poi spesso i produttori indicano la risoluzione ottenibile per interpolazione e non quella nativa.
Già a questi livelli si può ottenere un buon risultato, quanto meno a livello di documentazione, quando non serve una particolare qualità di riproduzione.
L’immagine di questo nummulite fossile è già decente anche così, certo che potrebbe essere migliorata con trattamenti di post produzione, ma questa è un’altra storia.
(Continua)
Non sempre gli appassionati di micro mineralogia hanno abbastanza denaro per affrontare in modo efficace la fotografia di cristalli che spesso hanno dimensioni millimetriche. Occorre disporre di una buona reflex e di ottimi obiettivi adatti alla micro fotografia, servono poi accessori piuttosto costosi, slitte micrometriche, soffietti, ecc. ecc.
E così molti giovani appassionati, studenti pieni di buone intenzioni, ma senza il becco di un quattrino, possono solo stare a guardare le magnifiche foto di chi ha più anni e più possibilità economiche.
Ed è un gran peccato, perché le gambe e l’energia dei ragazzi sarebbe un vento nuovo per la mineralogia, ma l’impossibilità di mostrare la propria bravura pian piano smorza gli spiriti, rallenta l’impulso a cercare ed a realizzare.
In queste poche righe, si vuole invece suggerire un modo per poter attivamente partecipare ai Forum con spesa minima e con immagini che, pur senza essere perfette, sono almeno dignitose.
In un colpo solo possiamo ottenere, con pochi soldi, buone immagini ed un minimo di struttura idonea alla fotografia non solo dei cristalli, ma anche dei micro mount.
Intendo suggerire l’utilizzo dei così detti microscopi digitali, semplici strumenti dal minimo costo, ma che racchiudono in una unica spesa un sistema di illuminazione autonomo a led, la parte di microscopia ottica con ingrandimenti da 4x a 200x circa, la parte digitale con risoluzione da 1,3 a 5Mpx con accoppiamento al PC attraverso cavo USB/OTG o HiFi ed il relativo supporto meccanico, formato da una base ed un supporto a colonna con la sua cremagliera.
Questi due modelli sono, fra tutti quelli che ho testato, i migliori e si trovono comunemente su eBay o su Amazon a prezzi tra i 40 ed gli 80 Euro.
Altro aspetto interessante di questo piccolo microscopio è la possibilità di collegarlo all’ormai onnipresente smartphone, in questo modo anche dallo stesso punto di esplorazione, magari da in cima ad una montagna, è possibile inviare una immagine a chi, più esperto, può dare indicazioni sul ritrovamento.
Ma vediamo ora l’aspetto più importante, la qualità della fotografia.
Scartiamo subito i microscopi con risoluzione a livello VGA (640x480 pixel), sono invece interessanti per noi quelli con risoluzione dichiarata di 5Mpx, anche se poi spesso i produttori indicano la risoluzione ottenibile per interpolazione e non quella nativa.
Già a questi livelli si può ottenere un buon risultato, quanto meno a livello di documentazione, quando non serve una particolare qualità di riproduzione.
L’immagine di questo nummulite fossile è già decente anche così, certo che potrebbe essere migliorata con trattamenti di post produzione, ma questa è un’altra storia.
(Continua)
Andrea
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
. . . . . . io racconto storie. (Enotria)
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Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
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Altra caratteristica molto comoda e quasi sempre presente nei vari modelli di microscopi, è la possibilità di fare precise misurazioni in modo immediato e di riportarle direttamente sulla fotografia:
Ma vediamo i difetti, in particolare uno è molto grave per chi opera con i micro minerali: una costruzione meccanica inadeguata.
La meccanica è il punto debole di questo piccolo strumento e rende di fatto impossibile sfruttare le usuali tecniche di stack utilizzate per focalizzare correttamente i soggetti fotografati. Utilizzando le colonne di sostegno originali, il microscopio ha delle oscillazioni che rendono poi impossibile l’allineamento delle immagini.
Non è il caso di dilungarci ora sul problema, ma sappiate che è comunque possibile ricorrere ad una semplice e non costosa soluzione, che permette di ottenere risultati accettabili anche con lo stack.
Altro difetto di quasi tutti i modelli, è una gestione del colore non ottimale ed una scarsa possibilità di intervento in fase di ripresa, per cui se si devono effettuare correzioni, si è obbligati ad intervenire in post produzione, con i comuni programmi di elaborazione delle immagini.
Solo in un caso ho trovato un buon programma di gestione con sufficienti possibilità di regolazione:
Ma veniamo ai nostri minerali, in questo caso prendiamone uno pieno di colori e di sfumature, ma dal nome impronunciabile, figurarsi poi a scriverlo !
E’ talmente pieno di colori e di sfumature che più che un minerale sembra la tavolozza di un pittore ed anche piuttosto indeciso !
Il nostro microscopio ha un unico obiettivo di tipo zoom, in grado di passare con continuità dal minimo di 4x, fino ad un massimo di circa 200x (naturalmente dipende dalle dimensioni del vostro monitor).
(Continua)
Altra caratteristica molto comoda e quasi sempre presente nei vari modelli di microscopi, è la possibilità di fare precise misurazioni in modo immediato e di riportarle direttamente sulla fotografia:
Ma vediamo i difetti, in particolare uno è molto grave per chi opera con i micro minerali: una costruzione meccanica inadeguata.
La meccanica è il punto debole di questo piccolo strumento e rende di fatto impossibile sfruttare le usuali tecniche di stack utilizzate per focalizzare correttamente i soggetti fotografati. Utilizzando le colonne di sostegno originali, il microscopio ha delle oscillazioni che rendono poi impossibile l’allineamento delle immagini.
Non è il caso di dilungarci ora sul problema, ma sappiate che è comunque possibile ricorrere ad una semplice e non costosa soluzione, che permette di ottenere risultati accettabili anche con lo stack.
Altro difetto di quasi tutti i modelli, è una gestione del colore non ottimale ed una scarsa possibilità di intervento in fase di ripresa, per cui se si devono effettuare correzioni, si è obbligati ad intervenire in post produzione, con i comuni programmi di elaborazione delle immagini.
Solo in un caso ho trovato un buon programma di gestione con sufficienti possibilità di regolazione:
Ma veniamo ai nostri minerali, in questo caso prendiamone uno pieno di colori e di sfumature, ma dal nome impronunciabile, figurarsi poi a scriverlo !
E’ talmente pieno di colori e di sfumature che più che un minerale sembra la tavolozza di un pittore ed anche piuttosto indeciso !
Il nostro microscopio ha un unico obiettivo di tipo zoom, in grado di passare con continuità dal minimo di 4x, fino ad un massimo di circa 200x (naturalmente dipende dalle dimensioni del vostro monitor).
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Andrea
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Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
Volendo evidenziare i particolari, basta avvicinare il microscopio al soggetto e regolare la messa a fuoco:
L’ingrandimento ci mostra così la struttura di questi cristalli, estremamente variabile e multicolore.
Un aspetto curioso, presente in alcuni modelli, è che i led utilizzati hanno una forte emissione nel campo dell’ultra violetto, specie se utilizzati con la illuminazione regolata al minimo. Ciò è sufficiente per illuminare debolmente il soggetto e, contemporaneamente, evidenziare con la eventuale luminescenza i cristalli reattivi alla UV.
Naturalmente, se poi vogliamo riprendere realmente in luce UV, basta una semplice torcia a led per mostrare tutti i particolari del cristallo: è visualizzato quello più in alto nella foto precedente.
(Continua)
L’ingrandimento ci mostra così la struttura di questi cristalli, estremamente variabile e multicolore.
Un aspetto curioso, presente in alcuni modelli, è che i led utilizzati hanno una forte emissione nel campo dell’ultra violetto, specie se utilizzati con la illuminazione regolata al minimo. Ciò è sufficiente per illuminare debolmente il soggetto e, contemporaneamente, evidenziare con la eventuale luminescenza i cristalli reattivi alla UV.
Naturalmente, se poi vogliamo riprendere realmente in luce UV, basta una semplice torcia a led per mostrare tutti i particolari del cristallo: è visualizzato quello più in alto nella foto precedente.
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Andrea
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Ogni oggetto ha la sua storia,
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Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
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Altro classico della luminescenza in regione UV, questa volta a 254 nm:
E valutando l’intensità della luce emessa, mi sembra evidente che la sensibilità è veramente ottima.
Tutto sommato, considerando che la spesa complessiva è di circa 80 Euro, non posso che meravigliarmi delle possibilità di questi strumentini, per di più tenendo conto che sono utilizzabili in tanti altri campi e che sono facilmente adattabili a visualizzare in luce polarizzata, in luce infrarossa, per trasparenza, ecc. ecc.
Solo una ultima considerazione: valutate questi risultati tenendo conto anche dell’onere economico, in base alle premesse fatte all’inizio.
Il ragazzo di sedici anni, beato lui, che inizia ad interessarsi alla micro mineralogia, ben difficilmente potrà acquistare una reflex full frame di qualità, ne potrà dotarsi degli obiettivi specialistici della Mitutoyo, ne dei costosi ammennicoli indispensabili per una produzione di alta qualità.
Ma se ha voglia, se veramente vuole fare, già così potrà ottenere notevoli soddisfazioni e pubblicare sui Forum, quanto meno senza troppo sfigurare.
N.B. Mi scuso per la frammentazione dell'articolo dovuta al rispetto del limite di tre immagini per intervento. Sul mio sito, alla pagina degli Articoli.pdf, lo troverete nel formato intero.
Altro classico della luminescenza in regione UV, questa volta a 254 nm:
E valutando l’intensità della luce emessa, mi sembra evidente che la sensibilità è veramente ottima.
Tutto sommato, considerando che la spesa complessiva è di circa 80 Euro, non posso che meravigliarmi delle possibilità di questi strumentini, per di più tenendo conto che sono utilizzabili in tanti altri campi e che sono facilmente adattabili a visualizzare in luce polarizzata, in luce infrarossa, per trasparenza, ecc. ecc.
Solo una ultima considerazione: valutate questi risultati tenendo conto anche dell’onere economico, in base alle premesse fatte all’inizio.
Il ragazzo di sedici anni, beato lui, che inizia ad interessarsi alla micro mineralogia, ben difficilmente potrà acquistare una reflex full frame di qualità, ne potrà dotarsi degli obiettivi specialistici della Mitutoyo, ne dei costosi ammennicoli indispensabili per una produzione di alta qualità.
Ma se ha voglia, se veramente vuole fare, già così potrà ottenere notevoli soddisfazioni e pubblicare sui Forum, quanto meno senza troppo sfigurare.
N.B. Mi scuso per la frammentazione dell'articolo dovuta al rispetto del limite di tre immagini per intervento. Sul mio sito, alla pagina degli Articoli.pdf, lo troverete nel formato intero.
Andrea
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
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- andrea oppicelli
- Messaggi: 1919
- Iscritto il: sab 26 gen, 2013 7:23
- Località: Genova
Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
Evviva ! Sono felicissimo di risentire la tua costruttiva presenza sul forum.
A proposito di quanto scrivi guarda anche qui dal mio intervento e seguenti.
viewtopic.php?f=6&t=6707&start=4995
Grazie per i consigli
A proposito di quanto scrivi guarda anche qui dal mio intervento e seguenti.
viewtopic.php?f=6&t=6707&start=4995
Grazie per i consigli
Ogni cosa ha la sua bellezza, ma non tutti la vedono (Confucio)
- Luca Baralis
- Messaggi: 3723
- Iscritto il: lun 06 set, 2004 18:55
- Località: Torino
- Contatta:
Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
Concordo pienamente sui limiti meccanici dei sostegni.
Quant alla resa dei colori è un argomento critico anche con dispositivi più blasonati, ma certamente su un apparato economico non può eccellere. Il problema è in parte dovuto anche alla posizione frontale dei LED built-in di questi microscopi.
Quant alla resa dei colori è un argomento critico anche con dispositivi più blasonati, ma certamente su un apparato economico non può eccellere. Il problema è in parte dovuto anche alla posizione frontale dei LED built-in di questi microscopi.
Luca (LB)
Socio AMI Piemonte
Socio AMI Piemonte
Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
Ottimo, vedo che la curiosità per questo tipo di strumenti albergava già sul vostro Forum.
Io li ho provati per la prima volta l'estate scorsa, quando un noto produttore mi ha chiesto di fare la recensione di un suo prodotto, appunto uno dei tanti microscopi digitali USB.
Be, mi sono tanto divertito a tirarci fuori anche l'impossibile, che alla fine ne ho acquistati 7, naturalmente tutti di marca e modelli diversi.
E, se mi serve un ingrandimento di valore medio, vai sicuro che metto al lavoro uno di questi trespoli.
Troooppo comodo !
Ne approfitto per postare una immagine ripresa in luce polarizzata: è una sezione sottile di granito, il micro utilizzato è quello nero della prima foto, acquistato usato su eBay per 16 Euro.
Io li ho provati per la prima volta l'estate scorsa, quando un noto produttore mi ha chiesto di fare la recensione di un suo prodotto, appunto uno dei tanti microscopi digitali USB.
Be, mi sono tanto divertito a tirarci fuori anche l'impossibile, che alla fine ne ho acquistati 7, naturalmente tutti di marca e modelli diversi.
E, se mi serve un ingrandimento di valore medio, vai sicuro che metto al lavoro uno di questi trespoli.
Troooppo comodo !
Ne approfitto per postare una immagine ripresa in luce polarizzata: è una sezione sottile di granito, il micro utilizzato è quello nero della prima foto, acquistato usato su eBay per 16 Euro.
Andrea
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Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
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Per completare l'argomento e considerando che, molto probabilmente, il microscopio verrà utilizzato anche per altre attività ed in altre condizioni di lavoro, posto di seguito alcuni suggerimenti di set di ripresa o di accorgimenti utili per estendere il campo di operatività di questo simpatico strumentino.
Fotografia di monete o di altri oggetti metallici
In questo caso il problema sono i riflessi sulla superficie lucida del metallo e la relativa soluzione è la vecchia "gabbia di luce".
Si prende un bicchiere di plastica bianca traslucida, sul fondo fate un foro di almeno 20 mm, altrettanto fate nella parete e, sull'imboccatura, incollate un foglio di carta bianca. Poi appoggiatelo sul piano, ma capovolto e dentro mettete la moneta da fotografare.
La luce entra nel bicchiere dall'apertura laterale, rimbalza ovunque diffondendosi in modo uniforme e senza creare riflessi indesiderati.
Per completare l'argomento e considerando che, molto probabilmente, il microscopio verrà utilizzato anche per altre attività ed in altre condizioni di lavoro, posto di seguito alcuni suggerimenti di set di ripresa o di accorgimenti utili per estendere il campo di operatività di questo simpatico strumentino.
Fotografia di monete o di altri oggetti metallici
In questo caso il problema sono i riflessi sulla superficie lucida del metallo e la relativa soluzione è la vecchia "gabbia di luce".
Si prende un bicchiere di plastica bianca traslucida, sul fondo fate un foro di almeno 20 mm, altrettanto fate nella parete e, sull'imboccatura, incollate un foglio di carta bianca. Poi appoggiatelo sul piano, ma capovolto e dentro mettete la moneta da fotografare.
La luce entra nel bicchiere dall'apertura laterale, rimbalza ovunque diffondendosi in modo uniforme e senza creare riflessi indesiderati.
Andrea
URL: http://spazioinwind.libero.it/andrea_bosi/index.htm
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- TOSATO FABIO
- Messaggi: 7519
- Iscritto il: ven 13 gen, 2006 11:39
- Località: via A.Cantele n.15 35129 PADOVA
Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
Grazie di queste informazioni
Tosato Fabio
"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi." M. Proust
Noi siamo anche quello che non siamo riusciti ad essere.
Sic transit gloria mundi.
"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi." M. Proust
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- Massimo Russo
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- Iscritto il: mar 29 giu, 2004 12:00
- Località: via Consalvo, 120/A, I-80125 Napoli
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Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
Grazie Andrea, puoi fare una foto al bicchierino forato?
Massimo
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"Un minerale senza nome è solo un inutile pezzo di pietra" (Massimo Russo)
Massimo Russo
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Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
Hai ragione, il bicchiere forato è molto importante e viene utilizzato in svariate occasioni, pertanto meglio farlo bene.
Nel mio caso conteneva yogurt, la carta sul fondo l'ho messa perché il bicchiere spesso viene appoggiato su dei fondi che possono essere macchiati o colorati, per cui la luce assumerebbe antipatiche dominanti. I fori, superiore e laterale, li ho fatti da 35 mm.
Già che ci siamo, ne approfitto per vedere un altro suo utilizzo.
Il micro digitale nasce per lavorare in episcopia, cioè con luce che illumina dall'alto, mentre non è previsto che funzioni in diascopia, cioè con luce che proviene dal basso.
Peccato, perché così facendo ci tagliamo la possibilità di vedere i vetrini già preparati per microscopia, certamente molto interessanti e indispensabili per gli studenti di Biologia, Scienze o Medicina.
La soluzione è semplicissima: il nostro bicchiere che riceve la luce dal fianco forato e la diffonde verso il foro superiore, dove noi abbiamo appoggiato il vetrino da esaminare.
Il risultato è una ottima immagine per diascopia, in questo caso abbiamo una sezione di midollo spinale umano che può venire osservato e fotografato fino a 200 ingrandimenti circa.
Nel mio caso conteneva yogurt, la carta sul fondo l'ho messa perché il bicchiere spesso viene appoggiato su dei fondi che possono essere macchiati o colorati, per cui la luce assumerebbe antipatiche dominanti. I fori, superiore e laterale, li ho fatti da 35 mm.
Già che ci siamo, ne approfitto per vedere un altro suo utilizzo.
Il micro digitale nasce per lavorare in episcopia, cioè con luce che illumina dall'alto, mentre non è previsto che funzioni in diascopia, cioè con luce che proviene dal basso.
Peccato, perché così facendo ci tagliamo la possibilità di vedere i vetrini già preparati per microscopia, certamente molto interessanti e indispensabili per gli studenti di Biologia, Scienze o Medicina.
La soluzione è semplicissima: il nostro bicchiere che riceve la luce dal fianco forato e la diffonde verso il foro superiore, dove noi abbiamo appoggiato il vetrino da esaminare.
Il risultato è una ottima immagine per diascopia, in questo caso abbiamo una sezione di midollo spinale umano che può venire osservato e fotografato fino a 200 ingrandimenti circa.
Andrea
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Ogni oggetto ha la sua storia,
. . . io non vendo oggetti,
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Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
ottimo e ingegnoso
Massimo
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- Luca Baralis
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Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
Interessante il foro laterale. Ho sempre usato il diffusore senza foro laterale, ponendo una o più sorgenti di luce vicino alla parete esterna del diffusore.
Luca (LB)
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- Luca Baralis
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Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
Un problema serio che incontro per l'illuminazione è dovuto al bilanciamento del bianco. Utilizzando i LED incorporati a questi microscopi si riesce ad ottenere una resa dei colori accettabile in buona parte dei casi, ma con luci esterne (alle volte basta l'illuminazione della stanza) il bilanciamento del bianco va in crisi, e diventa complesso correggere anche in post elaborazione (dove, lo ammetto, sono tutt'altro che abile!).
E' possibile che sia un problema software. Tra chi legge qualcuno conosce un software per la gestione dei microscopi digitali scaricabile, valido, libero, nel senso di non vincolato a una marca/modello? E magari che consenta di effettuare misurazioni?
No, grazie, non mi serve che faccia anche il caffè!
E' possibile che sia un problema software. Tra chi legge qualcuno conosce un software per la gestione dei microscopi digitali scaricabile, valido, libero, nel senso di non vincolato a una marca/modello? E magari che consenta di effettuare misurazioni?
No, grazie, non mi serve che faccia anche il caffè!
Luca (LB)
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- Maurizio_T
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Re: Fotografia dei micro minerali, ma con quattro soldi
Luca, le foto si scattano al buio completo, ci devono essere solo le luci di scena, quindi luci ambientali spente/oscurate e, di giorno, serrande abbassate, se non fai così le differenti temperature di colore vengono recepite dal sensore e si possono creare sbilanciamenti.Luca Baralis ha scritto: ↑ven 28 apr, 2017 9:42Un problema serio che incontro per l'illuminazione è dovuto al bilanciamento del bianco. Utilizzando i LED incorporati a questi microscopi si riesce ad ottenere una resa dei colori accettabile in buona parte dei casi, ma con luci esterne (alle volte basta l'illuminazione della stanza) il bilanciamento del bianco va in crisi, e diventa complesso correggere anche in post elaborazione (dove, lo ammetto, sono tutt'altro che abile!).
"Quelli che s’innamoran di pratica senza scienzia son come ‘l nocchier ch’entra in navilio sanza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada" (Leonardo)
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