Più di mille foto SEM presenti su DB AMI
- Marco E. Ciriotti
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Più di mille foto SEM presenti su DB AMI
Con Start Slideshow, opzione ottenibile cliccando su Advanced Options avrete modo di scorrere in rassegna le ormai più di 1000 foto SEM presenti nel database AMI:
http://dbami.amiminerals.org/lfm/viewer ... =1&stage=3
Molte sono le novità: nuove località ma anche nuove specie (molte rare o inusuali) in località preesistenti.
http://dbami.amiminerals.org/lfm/viewer ... =1&stage=3
Molte sono le novità: nuove località ma anche nuove specie (molte rare o inusuali) in località preesistenti.
Ultima modifica di Marco E. Ciriotti il gio 25 ott, 2007 14:28, modificato 4 volte in totale.
Marco E. Ciriotti
«Things are interesting only in so far as they relate themselves to other things»
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- Marco E. Ciriotti
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Le foto SEM sono al seguente indirizzo:
http://dbami.amiminerals.org/lfm/viewer ... =1&stage=1
Le potete scorrere regione per regione o saltando di palo in frasca.
http://dbami.amiminerals.org/lfm/viewer ... =1&stage=1
Le potete scorrere regione per regione o saltando di palo in frasca.
Marco E. Ciriotti
«Things are interesting only in so far as they relate themselves to other things»
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- TOSATO FABIO
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- Marco E. Ciriotti
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Caro Fabio, hai proprio ragione! Cerco di spiegarti concisamente e nel modo più semplice possibile come funziona il SEM e perchè le foto hanno zone di contrasto differenti.
Il principio di funzionamento del SEM (Scanning Electron Microscope) è il seguente: un cannone elettronico (catodo) collocato alla sommità della colonna del microscopio genera un fascio di elettroni che, opportunamente collimato e focalizzato, va a colpire il campione in esame. A sua volta il campione emette vari tipi di particelle, tra cui elettroni secondari, elettroni retrodiffusi (backscattered) e raggi X che vengono raccolti da opportuni detector, convertiti in segnali elettrici, amplificati e visualizzati a monitor. Gli elettroni secondari vengono utilizzati per ottenere immagini a forte ingrandimento e ad alta risoluzione del campione. Anche gli elettroni retrodiffusi possono essere utilizzati per ottenere immagini ed il differente contrasto che talvolta si nota nelle foto dei campioni mineralogici è funzione delle differenze di numero atomico degli elementi presenti sulla superficie del campione stesso. Infine i raggi X emessi vengono utilizzati tra l’altro per fare analisi sia qualitative che quantitative in quanto hanno una energia che è caratteristica per ciascun elemento ed il numero di conteggi è proporzionale alla concentrazione dell’elemento nel campione. Il SEM in funzione presso il Dipartimento di Chimica Strutturale e Stereochimica Inorganica dell’ Università di Milano, utilizzando le immagini ottenute dagli elettroni retrodiffusi, ha inoltre la possibilità di operare anche in condizioni di “basso vuoto” (solitamente 20-30 Pa) neutralizzando così qualsiasi carica elettrostatica accumulata sul campione, fornendo una perfetta immagine senza bisogno di ricorrere alla metallizzazione dello stesso e quindi senza rovinarlo.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro, anche se il discorso richiederebbe ben altro spazio!
Il principio di funzionamento del SEM (Scanning Electron Microscope) è il seguente: un cannone elettronico (catodo) collocato alla sommità della colonna del microscopio genera un fascio di elettroni che, opportunamente collimato e focalizzato, va a colpire il campione in esame. A sua volta il campione emette vari tipi di particelle, tra cui elettroni secondari, elettroni retrodiffusi (backscattered) e raggi X che vengono raccolti da opportuni detector, convertiti in segnali elettrici, amplificati e visualizzati a monitor. Gli elettroni secondari vengono utilizzati per ottenere immagini a forte ingrandimento e ad alta risoluzione del campione. Anche gli elettroni retrodiffusi possono essere utilizzati per ottenere immagini ed il differente contrasto che talvolta si nota nelle foto dei campioni mineralogici è funzione delle differenze di numero atomico degli elementi presenti sulla superficie del campione stesso. Infine i raggi X emessi vengono utilizzati tra l’altro per fare analisi sia qualitative che quantitative in quanto hanno una energia che è caratteristica per ciascun elemento ed il numero di conteggi è proporzionale alla concentrazione dell’elemento nel campione. Il SEM in funzione presso il Dipartimento di Chimica Strutturale e Stereochimica Inorganica dell’ Università di Milano, utilizzando le immagini ottenute dagli elettroni retrodiffusi, ha inoltre la possibilità di operare anche in condizioni di “basso vuoto” (solitamente 20-30 Pa) neutralizzando così qualsiasi carica elettrostatica accumulata sul campione, fornendo una perfetta immagine senza bisogno di ricorrere alla metallizzazione dello stesso e quindi senza rovinarlo.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro, anche se il discorso richiederebbe ben altro spazio!
- Luciano Vaccari
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Chiedo permesso e mi inserisco... se ho capito bene le ultime righe, con il vostro modo di procedere il campione non viene ricoperto da polveri varie come si fa altrove, quindi dopo l'esame rimane integro?
Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'è un campo. Ti aspetterò laggiù.
(Jalaluddin Rumi- XIII sec.)
Luciano
Socio AMI zona Modena
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- Marco E. Ciriotti
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Sì, esatto! Il campione rimane integro, se non necessita di ulteriori (sempre possibili) indagini analitiche.Chiedo permesso e mi inserisco... se ho capito bene le ultime righe, con il vostro modo di procedere il campione non viene ricoperto da polveri varie come si fa altrove, quindi dopo l'esame rimane integro?
Marco E. Ciriotti
«Things are interesting only in so far as they relate themselves to other things»
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- Carlo Alciati
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So che usciamo dall'argomento mineralogico, ma andate a vedere le foto SEM (fatte da personale del Museo Civico di Storia Naturale di Milano) di varie formiche, qualcosa di spettacolare:
http://www.repubblica.it/2006/05/galler ... pio/1.html
Carlo
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Segretario GMI - Gruppo Mineralogico di Ivrea "Aldo Nicola"
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- Carlo Alciati
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È una domanda che non ho mai osato porre a qualcuno per non rischiare di averla detta grossa... ma finalmente Antonio ha fatto outing...Antonio Borrelli ha scritto:Faccio una domanda forse stupida: esistono tecniche per ottenere foto SEM a colori?



e quindi mi aggiungo alla lista di coloro che avevano questa domanda "in canna"...
Carlo
Carlo Alciati
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- Luciano Vaccari
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- TOSATO FABIO
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No Fabio, i toni di grigio ti danno solo generiche informazioni riguardo alla presenza di elementi con numero atomico più o meno elevato (es. se hai un minerale di uranio l'immagine del cristallo sarà molto chiara, tendente al bianco, mentre viceversa se hai ad esempio un cristallo di calcite questo sarà grigio scuro). Per avere informazioni precise riguardo alla composizione chimica vengono utilizzati i raggi X emessi dal campione (vedi sopra).
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