La microfotografia come e con che cosa 2

microscopia binoculare e tecniche di fotografia e ripresa.
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Luigi Mattei
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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da Luigi Mattei » sab 15 mag, 2010 22:17

Foto effettuate con il microscopio Bresser, luce standard del microscopio, macchona fotografica digitale IXSUS 85 IS della Canon
Allegati
Hellandite, Tre Croci, Vetralla , Vt, Lazio, Italy 0,7 mm coll. e foto L. Mattei.jpg
Hellandite, Tre Croci, Vetralla , Vt, Lazio, Italy 0,7 mm coll. e foto L. Mattei

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enrifoto
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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da enrifoto » sab 15 mag, 2010 22:19

Bella Luigi..... buonanotte.
Enrico.
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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da Luigi Mattei » sab 15 mag, 2010 22:22

Grazie Enrico, ciao

Luigi

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Mirco
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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da Mirco » dom 16 mag, 2010 10:00

Maurizio_T ha scritto:...sul discorso autocostruzione, io che sono un fanatico del fai da te sconsiglierei farsi i tubi di prolunga. I problemi da risolvere sono diversi, primo l'assoluta impermeabilità alla luce, secondo la stabilità meccanica che è il fattore più importante, se l'accrocco non riesce a mantenere il parallelismo obiettivo-macchina non avrai mai buoni risultati.
Grazie Maurizio, seguirò i tuoi consigli. Il vero problema è che, prima di comprare il soffietto, vorrei essere sicuro di poter ottenere dei risultati apprezzabili, mica che compro il soffietto e poi mi tocca comprare anche l'obbiettivo, poi magari non riesco a costruire l'oculare ad altra estrazione e mi tocca rivendere tutto...
Maurizio_T ha scritto:...E' vero che l'hobby non rende e non deve costare ma questo vale solo in teoria perchè ci sono cose che giocoforza vanno comperate e oggi un set di tubi non costa una cifra iperbolica, specie sed usato. Tra l'altro i tubi non servono automatici perchè in macro è sempre preferibile lavorare in manuale.
In ogni caso preferirei il soffietto per la flessibilità d'uso e la posibilità di variare senza soluzione di continuità il rapporto di ingrandimento.
Visto poi che il soffietto serve solo per l'ingrandimento, volevo fare i primi esperimenti con 2 tubi scorrevoli e poi, in caso di risultati incoraggianti, comprerei un soffietto che, come dici tu, in effetti non costa tanto se usato, ho visto che partono da 45 euro.
Me lo dai un parere sull'obbiettivo che ho recuperato??
Grazie
Mirco

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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da Maurizio_T » dom 16 mag, 2010 14:59

Mirco ha scritto: Me lo dai un parere sull'obbiettivo che ho recuperato??
Grazie
Non conosco l'obiettivo nello specifico ma essendo un 50mm puoi usarlo rovesciato mediante un anello invertitore e cominciare con qualche prova.
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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da Luca Baralis » dom 16 mag, 2010 22:59

Con un 50 mm anche rovesciato non credo che si riesca a fare foto soddisfacenti a soggetti sotto il mm. (Auspico correzioni e puntualizzazioni di chi ha esperienza diretta in merito!), ma in ogni caso è un punto di partenza.
Caso mai in un secondo tempo si può aggiungere un 35 mm o ancora più corto...
Io sto lavorando per rendere operativo un 45 mm. Per il soffietto usato, (con attacchi a vite) ho speso circa 25 euro: se non hai fretta le occasioni capitano.
Lo scoglio per quanto mi riguarda è l'oculare ed il relativo adattatore: se devo spendere una cifra importante per compralo non ne vale la pena (parere personale); costruirlo non mi pare semplice (o perlomeno alla mia portata) nell'ottica ( :D ) di ottenere buoni risultati.
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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da Di Domenico Dario » lun 17 mag, 2010 8:46

Io quell'obbiettivo della Tamron,quasi quasi lo volevo "buttare",poi quando l'ho montato sul soffietto con quell'oculare,come per incanto si é trasformato in un "Luminar";usato da solo faceva pena.Ora stò usando quell'obbiettivo e non ho ancora provato a montare il 28 dell'Olympus e a questo punto non mi resta che fare la prova sia con questo che con il 50 mm.macro sempre invertiti.L'obbiettivo fa quello che deve fare,ma il vero artefice della trovata é l'oculare e non ho più nessun dubbio.In pratica che cosa ho fatto,non ho fatto altro che copiare lo schema ottico di un microscopio con il vantaggio che la qualità ottica di un obbiettivo fotografico e mille volte superiore di un semplice obbiettivo di microscopio,si intende microscopio di fascia media;inoltre il nostro obbiettivo é cromaticamente corretto,cosa che é difficile trovare su un microscopio,anche il migliore;e poi la notevole praticità del sistema,si guarda,si posiziona il soggetto si appoggia la digitale reflex o compatta e si scatta,con il microscopio e con tutti i problemi di paralasse trà terzo tubo e oculari,senza contare i problemi legati alla messa a fuoco,a meno che si disponga di un TV,e la continua focheggiatura causata dalle variazioni di ingrandimento dello zoom,non so se mi spiego;comunque sia le prove con il microscopio trinoculare le ho fatte,non una ma tante,e i risultati sono stati,per me,deludenti,forse disponendo di un microscopio già sui 5000 Euro invece di 400 Euro del Bresser può darsi che.....ma non credo a questo livello e poi non é questo l'obiettivo da raggiungere.Comunque sia il sistema é estremamente pratico,é come utilizzare un microscopio monoculare,e poi l'ingrandimento é superiore al microscopio perché é da mettere anche in conto l'ingrandimento dell'obbiettivo zoom,e nel caso di una compatta di solito é un 3X,ma ci sono compatte che arrivano a 10X;io per ora uso la reflex da dieci megapixel con un 50 mm.
Ancora un grazie,a tutti,per aver apprezzato l'idea .

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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da enrifoto » lun 17 mag, 2010 9:51

Tutto perfetto Cancrinite.-
Enrico.
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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da Di Domenico Dario » lun 17 mag, 2010 9:57

Le immagini fatte con il microscopio Bresser fanno letteralmente pena a meno di usare Helicon Focus come mi ha fatto vedere l'amico Luigi,allora le cose cambiano parecchio;purtroppo il Bresser,come quasi tutti i microscopi,é affetto da aberazioni che si fanno sentire mano a mano che aumentano gli ingrandimenti;c'é poi da dire che la profondità di campo,utilizzando il terzo tubo, é alquanto scarsa non certo paragonabile alla visione binoculare che in questo caso sfodera il meglio di se visto che il sistema ottico del Bresser é un sistema Greenough.La visione con quest'altro sistema é un altra cosa,quello che si vede é quello che si fotografa direttamente senza rifocheggiare quando si applica la digitale,mentre con il microscopio per problemi di parfocalità bisogna ogni volta rimettere un pò a posto la messa a fuoco;e poi non ci sono aberazioni,la profondità dell'immagine é notevolmente superiore e a mio parere,anche l'ingrandimento è maggiore.Il posizionamento del minerale é estremamente semplice dato che l'oculare,a vasto campo,fornice un immagine quasi tridimensionale nella visione,e poi non ci si deve incollare con l'occhio,basta mettersi ad una distanza di tre centimetri per osservare tutto il campo.Insoma é un altra cosa e i colori,poi,sono perfetti e la restituzione prospettica dell'immagine non trova paragone con il sistema tradizionale obbiettivo-soffietto-reflex e poi cosa non certo trascurabile.....costa poco ed é alla portata di tutti.

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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da Di Domenico Dario » lun 17 mag, 2010 10:24

Un altra foto fatta con questo sistema,tenete presente che non ho le fibre ottiche,comunque sia la prospetiva e la messa a fuoco é notevole,il soggetto misura meno di un millimetro.

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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da Di Domenico Dario » lun 17 mag, 2010 10:43

Altra foto che rende abbastanza bene la prospettiva e la profondità.Il campione con le zeoliti proviene dal Vesuvio,un gentile dono dell'AMIca Imma Punzo.

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Maurizio_T
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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da Maurizio_T » lun 17 mag, 2010 11:00

... io continuerei dicendo che SPERIMENTARE NECESSE EST!

… e così, dopo una settimana di prove, controprove, momenti di scoraggiamento e di estasi si comincia a vedere la luce in fondo al tunnel.
La foto dello spinello nobile che vedete è stata il primo scatto in assoluto realizzato con la reflex posta sul micro utilizzando la tecnica afocale mediante il kit adattatore/oculare proiettivo forniti dalla casa costruttrice, il risultato è evidente, una tragedia!!!
A questa foto sono seguiti centinaia di scatti, uno peggio dell’altro, fino a che, toccato il fondo della depressione, non mi sono reso conto che così non si poteva andare avanti, bisognava impostare un metodo sperimentale ragionato cercando di capire le cause che trasformavano uno spinello nobile di qualità gemma in una nebulosa accozzaglia di forme indistinte e colori improbabili.
Tralasciano per il momento la tecnica fotografica e la qualità della macchina (Nikon D90), mi sono concentrato sul set cercando di individuarne i difetti e limiti.
Non dirò niente di nuovo affermando che uno dei problemi individuati è il micro-mosso, ma l’effetto negativo provocato dalle riflessioni parassite è semplicemente devastante e forse è quello meno analizzato: la madre di tutte le battaglie contro questi due nemici è cominciata!
Primo passo, migliorare l’attrezzatura, dall’analisi che ho fatto ho potuto constatare che i micro di fascia media lasciano molto spazio all’iniziativa, quindi ho applicato al mio micro una terapia d’urto che mi ha consentito di ottenere il risultato che vedete nella seconda foto.
La differenza tra la prima è la seconda è evidentissima e il grazioso alberello di spinelli pleonasti (0,5mm) è rappresentato in modo già più accettabile, se si considera che la foto è stata scattata a 30X è un discreto risultato (PP solo su contrasto e luminosità con Photoshop).
Certo, i margini di miglioramento sono ampi, c’è ancora da debellare il micro-mosso, le luci sono ancora imperfette, il bianco non è a posto, la profondità di campo è quella che è, ma un passo alla volta si farà anche quello.
Sono consapevole che il micro non è lo strumento ideale per fare foto di qualità e penso anche che il metodo afocale di Dario sia una strada infinitamente migliore (i risultati sono evidenti), tuttavia mi rendo conto che non tutti vogliono o possono perseguirla, lascerei al momento anche i set di Bonacina o di Chinellato, che sono inarrivabili alla maggior parte di noi.
In base a queste considerazioni ho pensato, perché non cercare di spremere fino all’osso tutto ciò che un micro può dare? E’ un approccio forse più immediato e che molti potranno perseguire ottenendo fotografie, seppure non eccelse, ma che almeno possano essere mostrate con orgoglio nel forum.
Le modifiche che ho apportato al micro non servono solo alla fotografia, sono utilissime anche per l’osservazione visiva, il miglioramento del contrasto è netto, la visione è più riposante e non si ha più quell’effetto sgradevole di nebulosità, specie quando si sposta l’asse di osservazione dall’oculare.
Vi lascio, appena l’avrò terminata posterò la descrizione delle modifiche che ho apportato all’attrezzatura.

PS – complimenti Dario, l’accrocco mi piace molto, una realizzazione semplice ed efficace, dopo questa esperienza con il micro mi dedicherò alla tua tecnica.
Allegati
Prova_19_ridotta.jpg
la prima prova, spinello nobile, 1mm, Cava S. Vito, ercolano, collezione e foto Maurizio_t
Prova_99_corretta.jpg
Dopo una settimana di prove, aggregato di spinelli pleonasti, 0,5mmm, Cava S. Vito, Ercolano, collezione e foto Maurizio_t
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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da enrifoto » lun 17 mag, 2010 11:08

A parte la profondità di campo, la seconda foto non è male, AVANTI CON LE PROVE.
Ciao, Enrico.
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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da Di Domenico Dario » lun 17 mag, 2010 11:21

Attento Maurizio a smontare il micro,i sistemi Greenough perdono facilmente l'allineamento e li sono guai :o l'ultima immagine non sarebbe male ma vedo aberazione cromatica,e quella non si elimina e poi la profondità di messa a fuoco e scarsa e se non usi Helicon...... :D
Ti ringrazio per i compliments ma ti prego fai molta attenzione a smontare il micro,e poi,ma ne vale la pena?

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Re: La microfotografia come e con che cosa 2

Messaggio da Mirco » lun 17 mag, 2010 11:49

Cancrinite ha scritto:Le immagini fatte con il microscopio Bresser fanno letteralmente pena a meno di usare Helicon Focus come mi ha fatto vedere l'amico Luigi,allora le cose cambiano parecchio;purtroppo il Bresser,come quasi tutti i microscopi,é affetto da aberazioni che si fanno sentire mano a mano che aumentano gli ingrandimenti;c'é poi da dire che la profondità di campo,utilizzando il terzo tubo, é alquanto scarsa non certo paragonabile alla visione binoculare che in questo caso sfodera il meglio di se visto che il sistema ottico del Bresser é un sistema Greenough.La visione con quest'altro sistema é un altra cosa,quello che si vede é quello che si fotografa direttamente senza rifocheggiare quando si applica la digitale,mentre con il microscopio per problemi di parfocalità bisogna ogni volta rimettere un pò a posto la messa a fuoco;e poi non ci sono aberazioni,la profondità dell'immagine é notevolmente superiore e a mio parere,anche l'ingrandimento è maggiore.Il posizionamento del minerale é estremamente semplice dato che l'oculare,a vasto campo,fornice un immagine quasi tridimensionale nella visione,e poi non ci si deve incollare con l'occhio,basta mettersi ad una distanza di tre centimetri per osservare tutto il campo.Insoma é un altra cosa e i colori,poi,sono perfetti e la restituzione prospettica dell'immagine non trova paragone con il sistema tradizionale obbiettivo-soffietto-reflex e poi cosa non certo trascurabile.....costa poco ed é alla portata di tutti.
Però adesso mi hai buttato fuori strada: cos'è questo marchingegno??? Prima dici che usi un oculare a pupilla alta con un soffietto e un obbiettivo ribaltato SUL MICROSCOPIO, adesso vedo quel sistema Stand-alone a tubo fisso che mi spiazza totalmente... eppure ho seguito attentamente tutti i post perchè sono veramente interessato all'argomento :? :?: :? :?: :? mi puoi chiarire le idee anche in MP?? Comunque se secondo voi il 50mm che ho può funzionare quest'estate dedicherò qualche sera a fare i pezzi necessari: la moglie in montagna coi figli mi permette di avere molto più tempo libero...
Mirco

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