Foto in libertà 2
- Luciano Vaccari
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Re: Foto in libertà 2
L'Abruzzo è una terra meravigliosa che merita una o più visite tanto è bella come regione.
Per noi non è il massimo in quanto a minerali, ma chi ama la natura ha di che stancarsi.
Qui un'immagine del laghetto azzurro (ce ne sono due in verità) che si forma presso le sorgenti sulfuree del torrente Lavinio, nel comune di Scafa, provincia di
Pescara, affluente del fiume Pescara
La colorazione è data da un particolare tipo di alga che cresce in queste acque ricchissime di zolfo (il "profumo" testimonia la presenza dell'elemento)
Per noi non è il massimo in quanto a minerali, ma chi ama la natura ha di che stancarsi.
Qui un'immagine del laghetto azzurro (ce ne sono due in verità) che si forma presso le sorgenti sulfuree del torrente Lavinio, nel comune di Scafa, provincia di
Pescara, affluente del fiume Pescara
La colorazione è data da un particolare tipo di alga che cresce in queste acque ricchissime di zolfo (il "profumo" testimonia la presenza dell'elemento)
Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'è un campo. Ti aspetterò laggiù.
(Jalaluddin Rumi- XIII sec.)
Luciano
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- TOSATO FABIO
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Re: Foto in libertà 2
Una delle valli alpine più belle
Tosato Fabio
"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi." M. Proust
Noi siamo anche quello che non siamo riusciti ad essere.
Sic transit gloria mundi.
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Re: Foto in libertà 2
Questi reperti, conservati nei depositi del Museo di Taranto, riguardano alcuni miei studi.
È stata una grande emozione maneggiarli.
Il primo è un elmo in bronzo apulo-corinzio rinvenuto nella tomba di un guerriero.
Il secondo è un unguentario in pasta vitrea dipinta trovato nella tomba di una bambina di rango.
Provengono entrambi da Rutigliano (nel sud-est barese) e risalgono al V secolo a.C.
È stata una grande emozione maneggiarli.
Il primo è un elmo in bronzo apulo-corinzio rinvenuto nella tomba di un guerriero.
Il secondo è un unguentario in pasta vitrea dipinta trovato nella tomba di una bambina di rango.
Provengono entrambi da Rutigliano (nel sud-est barese) e risalgono al V secolo a.C.
- Massimo Russo
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Re: Foto in libertà 2
Bellissimi reperti.
Massimo
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"Un minerale senza nome è solo un inutile pezzo di pietra" (Massimo Russo)
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- andrea oppicelli
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Re: Foto in libertà 2
Interessanti i reperti archeologici che ci mostri ed avvincente l'opera archeologica nel determinarli.Andrea_Montanaro ha scritto: ↑sab 07 set, 2019 0:05Questi reperti, conservati nei depositi del Museo di Taranto, riguardano alcuni miei studi.
È stata una grande emozione maneggiarli.
Il primo è un elmo in bronzo apulo-corinzio rinvenuto nella tomba di un guerriero.
Il secondo è un unguentario in pasta vitrea dipinta trovato nella tomba di una bambina di rango.
Provengono entrambi da Rutigliano (nel sud-est barese) e risalgono al V secolo a.C.
Ti voglio chiedere, visto che studi questa disciplina, che cosa stava, ipoteticamente, sopra l'elmo, infisso in quella specie di U ( piume o altro ?).
Molto belle le finiture dell'unguentario; che dimensioni ha ?
Ogni cosa ha la sua bellezza, ma non tutti la vedono (Confucio)
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Re: Foto in libertà 2
Sull'elmo, molto probabilmente, vi erano proprio delle piume.andrea oppicelli ha scritto: ↑lun 09 set, 2019 20:18Interessanti i reperti archeologici che ci mostri ed avvincente l'opera archeologica nel determinarli.Andrea_Montanaro ha scritto: ↑sab 07 set, 2019 0:05Questi reperti, conservati nei depositi del Museo di Taranto, riguardano alcuni miei studi.
È stata una grande emozione maneggiarli.
Il primo è un elmo in bronzo apulo-corinzio rinvenuto nella tomba di un guerriero.
Il secondo è un unguentario in pasta vitrea dipinta trovato nella tomba di una bambina di rango.
Provengono entrambi da Rutigliano (nel sud-est barese) e risalgono al V secolo a.C.
Ti voglio chiedere, visto che studi questa disciplina, che cosa stava, ipoteticamente, sopra l'elmo, infisso in quella specie di U ( piume o altro ?).
Molto belle le finiture dell'unguentario; che dimensioni ha ?
Le dimensioni dell'unguentario: h. cm 10; diam. orlo cm 3,3.
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Re: Foto in libertà 2
Questa è stata una mia scoperta.
La patera baccellata in bronzo nella foto era custodita (lo è ancora) nelle vetrine del Museo Archeologico Nazionale di Altamura. Ma nessuno ne conosceva l'esistenza e neppure l'origine.
Mi è capitata per caso una foto in b/n da una pubblicazione in quanto stavo portando avanti una ricerca sui vasi di bronzo etruschi in Puglia. A prima vista sembrava di produzione etrusca. Ovviamente, ho voluto approfondire la questione andando a vederla personalmente e quando l'ho rovesciata con grande sorpresa ho notato il tipo di decorazione (una rete di bugne) che non avevo mai visto. Pertanto, ho intrapreso delle ricerche e ho scoperto che si tratta di una patera di produzione assiro-iraniana riferibile alla fine dell'VIII secolo a.C. che per la sua decorazione costituisce un pezzo unico in Italia.
Questi oggetti erano usati dai sovrani assiri per le libagioni.
La patera baccellata in bronzo nella foto era custodita (lo è ancora) nelle vetrine del Museo Archeologico Nazionale di Altamura. Ma nessuno ne conosceva l'esistenza e neppure l'origine.
Mi è capitata per caso una foto in b/n da una pubblicazione in quanto stavo portando avanti una ricerca sui vasi di bronzo etruschi in Puglia. A prima vista sembrava di produzione etrusca. Ovviamente, ho voluto approfondire la questione andando a vederla personalmente e quando l'ho rovesciata con grande sorpresa ho notato il tipo di decorazione (una rete di bugne) che non avevo mai visto. Pertanto, ho intrapreso delle ricerche e ho scoperto che si tratta di una patera di produzione assiro-iraniana riferibile alla fine dell'VIII secolo a.C. che per la sua decorazione costituisce un pezzo unico in Italia.
Questi oggetti erano usati dai sovrani assiri per le libagioni.
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Re: Foto in libertà 2
Vi mostro quest'altro oggetto molto interessante.
Si tratta dei resti di un corpetto in cuoio che doveva proteggere il petto di un guerriero trovato in una sepoltura di rango di Rutigliano che ha restituito un corredo eccezionale (parte di questo corredo è esposto nel Museo di Taranto), conservato nei depositi del Museo di Taranto. E' un oggetto raro, in quanto è quasi impossibile trovare oggetti intatti in materiale deperibile.
Notate anche la lavorazione e le rifiniture (a destra una palmetta trapuntata; a sinistra dei girali a rilievo).
Risale al V secolo a.C.
Non vi preoccupate non posto più altri reperti....
Si tratta dei resti di un corpetto in cuoio che doveva proteggere il petto di un guerriero trovato in una sepoltura di rango di Rutigliano che ha restituito un corredo eccezionale (parte di questo corredo è esposto nel Museo di Taranto), conservato nei depositi del Museo di Taranto. E' un oggetto raro, in quanto è quasi impossibile trovare oggetti intatti in materiale deperibile.
Notate anche la lavorazione e le rifiniture (a destra una palmetta trapuntata; a sinistra dei girali a rilievo).
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Re: Foto in libertà 2
se non ne posti più mi preoccupo
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Re: Foto in libertà 2
Vai così, molto interessanti le tue ricerche ... e scoperte
Massimo
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Re: Foto in libertà 2
Dimenticavo.
Le due foto che si vedono tratte da Facebook appartengono al profilo Facebook del Museo di Altamura.
Le due foto che si vedono tratte da Facebook appartengono al profilo Facebook del Museo di Altamura.
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Re: Foto in libertà 2
Allora visto che volete inguaiarvi.....
vi posto le immagini di due reperti eccezionali che costituiscono uno dei miei filoni di ricerca: si tratta di due pendenti in ambra intagliati, provenienti rispettivamente da Canosa e da Ruvo di Puglia (conservati al British Museum di Londra), risalenti alla fine del VI secolo a.C., raffiguranti un satiro vendemmiante e un satiro ed una menade abbracciati (le dimensioni si aggirano attorno ai 13 cm).
Il filone di ricerca di cui mi sto occupando è quello delle ambre figurate intagliate preromane: ho lavorato su quelle pugliesi (volume pubblicato nel 2012) ed ora mi sto occupando di quelle di tutta l'Italia meridionale (spero di pubblicare presto un nuovo volume).
Queste ambre, quasi certamente, rivestivano un valore apotropaico per i proprietari oltre a rappresentare un simbolo di status elevato, perché solo individui di rango potevano permettersi di acquistare tali oggetti di pregio ed esotici. Il valore apotropaico è dato dalle rappresentazioni figurate (le menadi e i satiri sono i simboli di Dioniso e del suo mondo che prometteva l'immortalità dell'anima a coloro che fossero iniziati al suo culto; altre rappresentazioni animali con teste umane, sfingi e tori accovacciati, raffigurazioni di altri personaggi rappresentavano divinità che dovevano accompagnare e proteggere l'anima del defunto nel lungo viaggio verso l'aldilà.
Spero di non aver annoiato con questa breve spiegazione, ma vi posso assicurare che tali reperti sono di fattura eccezionale e davvero belli da ammirare. Le dimensioni di questi oggetti variano dai 3-4 cm per le semplici teste ai 20-22 cm per le sculture più complesse.
vi posto le immagini di due reperti eccezionali che costituiscono uno dei miei filoni di ricerca: si tratta di due pendenti in ambra intagliati, provenienti rispettivamente da Canosa e da Ruvo di Puglia (conservati al British Museum di Londra), risalenti alla fine del VI secolo a.C., raffiguranti un satiro vendemmiante e un satiro ed una menade abbracciati (le dimensioni si aggirano attorno ai 13 cm).
Il filone di ricerca di cui mi sto occupando è quello delle ambre figurate intagliate preromane: ho lavorato su quelle pugliesi (volume pubblicato nel 2012) ed ora mi sto occupando di quelle di tutta l'Italia meridionale (spero di pubblicare presto un nuovo volume).
Queste ambre, quasi certamente, rivestivano un valore apotropaico per i proprietari oltre a rappresentare un simbolo di status elevato, perché solo individui di rango potevano permettersi di acquistare tali oggetti di pregio ed esotici. Il valore apotropaico è dato dalle rappresentazioni figurate (le menadi e i satiri sono i simboli di Dioniso e del suo mondo che prometteva l'immortalità dell'anima a coloro che fossero iniziati al suo culto; altre rappresentazioni animali con teste umane, sfingi e tori accovacciati, raffigurazioni di altri personaggi rappresentavano divinità che dovevano accompagnare e proteggere l'anima del defunto nel lungo viaggio verso l'aldilà.
Spero di non aver annoiato con questa breve spiegazione, ma vi posso assicurare che tali reperti sono di fattura eccezionale e davvero belli da ammirare. Le dimensioni di questi oggetti variano dai 3-4 cm per le semplici teste ai 20-22 cm per le sculture più complesse.
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Re: Foto in libertà 2
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Re: Foto in libertà 2
il British Museum conserva opere eccezionali ... anche quelle illegalmente trafugate (vedi i fregi del Partenone di Atene ed altro), ma è un museo che non mi stancheri mai di vedere e rivedere. Complimenti per i tuoi studi.
Massimo
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