Geologia in libertà...
Re: Geologia in libertà...
torno a contribuire al thread dopo la perdita di un carissimo Amico
(che non era un AMIco ma che è stato un grande Amico comunque).
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Proseguiamo risalendo la colonnina stratigrafica della "Formazione di Costa Areasa", arrivando nella parte mediano-inferiore della suddetta dove, oltre alle zone a ritmiti torbiditiche (continue sequenze arenarie torbiditiche inframezzate da marne emipelagiche) di cui abbiamo già visto diversi esempi in affioramento (dalla parte inferiore), spingendoci appunto nella parte mediana della "Formazione di Costa Areasa" iniziamo ad osservare anche membri esclusivamente marnosi (come questo in affioramento, e non solo questo) a lunghe pause a "lenta" sedimentazione emipelagica (testimoniata dall'accumulo di potenti sequenze di marne grigiastre emipelagiche distali indisturbate senza "il disturbo" delle torbiditi) che per lunghi periodi caratterizzava la sedimentazione profonda nel bacino episuturale terziario. In letteratura il sottodescritto membro marnoso rappresenta l'ingresso nella parte mediana (e mediano-superiore della formazione il cui top vero e proprio è riferibile ad una potenza di circa 200 m sui 1000 m totali , ma non ci siamo ancora arrivati! è invece essenzialmente costituita da marne e peliti - marne - siltose con rare e sottili intercalazioni di arenarie). Insomma da qui in avanti inizieranno a diminuire le torbiditi arenacee tout court e ad aumentare le emipelagiti sia in interstrati potenti sia in membri veri e propri anche interamente costituiti da marne (e marne siltose) per potenze anche decametriche con più sporadiche intercalazioni torbiditiche arenacee. Intanto, abbiamo abbandonato la parte inferiore ed arriviamo a quella mediana : e già le cose iniziano visivamente a cambiare in affioramento.
Spostiamoci ad E di Pratolungo, in sx idr.Val Neirone, dove, facendo un pò di analisi di facies sedimentologiche di questa
formazione torbiditica prelanghiana di piana di bacino osserveremo sia zone a ritmiti frequenti (instabilità sedimentaria)
a sedimentazione "rapida" ma anche a lunghe pause a "lenta" sedimentazione emipelagica (testimoniata dall'accumulo di
potenti sequenze di marne grigiastre emipelagiche distali indisturbate senza "il disturbo" delle torbiditi) che per lunghi
periodi caratterizzava la sedimentazione nel bacino episuturale terziario. Non ci rimane che risalire la form. dell'Areasa.
Eccoci al membro marnoso potente una decina di mt (potenza ortogonale) circa che giace ben visibile nel greto
del torr.Neirone. Stiamo entrando in una zona mediana, di transizione non solo di facies ma anche di ambiente
passando dalla parte inferiore della formazione essenzialmente arenacea (dove le arenarie torbiditiche prevalevano)
alla parte mediana (qui) di transizione a marne siltose per poi passare alla parte superiore, essenzialmente pelitica,
il che potrebbe rappresentare il passaggio da un ambiente di piana sottomarina (parte inferiore classica) ad un altro
ambiente ossia quello di scarpata non attiva (Ghibaudo et al., 1985). E il membro che vedete in foto segna questo
importante cambiamento intraformazionale ossia di facies ed ambiente all'interno della "Formazione di Costa Areasa".
(che non era un AMIco ma che è stato un grande Amico comunque).
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Proseguiamo risalendo la colonnina stratigrafica della "Formazione di Costa Areasa", arrivando nella parte mediano-inferiore della suddetta dove, oltre alle zone a ritmiti torbiditiche (continue sequenze arenarie torbiditiche inframezzate da marne emipelagiche) di cui abbiamo già visto diversi esempi in affioramento (dalla parte inferiore), spingendoci appunto nella parte mediana della "Formazione di Costa Areasa" iniziamo ad osservare anche membri esclusivamente marnosi (come questo in affioramento, e non solo questo) a lunghe pause a "lenta" sedimentazione emipelagica (testimoniata dall'accumulo di potenti sequenze di marne grigiastre emipelagiche distali indisturbate senza "il disturbo" delle torbiditi) che per lunghi periodi caratterizzava la sedimentazione profonda nel bacino episuturale terziario. In letteratura il sottodescritto membro marnoso rappresenta l'ingresso nella parte mediana (e mediano-superiore della formazione il cui top vero e proprio è riferibile ad una potenza di circa 200 m sui 1000 m totali , ma non ci siamo ancora arrivati! è invece essenzialmente costituita da marne e peliti - marne - siltose con rare e sottili intercalazioni di arenarie). Insomma da qui in avanti inizieranno a diminuire le torbiditi arenacee tout court e ad aumentare le emipelagiti sia in interstrati potenti sia in membri veri e propri anche interamente costituiti da marne (e marne siltose) per potenze anche decametriche con più sporadiche intercalazioni torbiditiche arenacee. Intanto, abbiamo abbandonato la parte inferiore ed arriviamo a quella mediana : e già le cose iniziano visivamente a cambiare in affioramento.
Spostiamoci ad E di Pratolungo, in sx idr.Val Neirone, dove, facendo un pò di analisi di facies sedimentologiche di questa
formazione torbiditica prelanghiana di piana di bacino osserveremo sia zone a ritmiti frequenti (instabilità sedimentaria)
a sedimentazione "rapida" ma anche a lunghe pause a "lenta" sedimentazione emipelagica (testimoniata dall'accumulo di
potenti sequenze di marne grigiastre emipelagiche distali indisturbate senza "il disturbo" delle torbiditi) che per lunghi
periodi caratterizzava la sedimentazione nel bacino episuturale terziario. Non ci rimane che risalire la form. dell'Areasa.
Eccoci al membro marnoso potente una decina di mt (potenza ortogonale) circa che giace ben visibile nel greto
del torr.Neirone. Stiamo entrando in una zona mediana, di transizione non solo di facies ma anche di ambiente
passando dalla parte inferiore della formazione essenzialmente arenacea (dove le arenarie torbiditiche prevalevano)
alla parte mediana (qui) di transizione a marne siltose per poi passare alla parte superiore, essenzialmente pelitica,
il che potrebbe rappresentare il passaggio da un ambiente di piana sottomarina (parte inferiore classica) ad un altro
ambiente ossia quello di scarpata non attiva (Ghibaudo et al., 1985). E il membro che vedete in foto segna questo
importante cambiamento intraformazionale ossia di facies ed ambiente all'interno della "Formazione di Costa Areasa".
- Allegati
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- con aff.4 demarcato il posizionamento del membro marnoso della "Formazione di Costa Areasa", potente una decina di mt (potenza ortogonale) circa che giace ben visibile nel greto del torr.Neirone in sx idr. Stiamo entrando in una zona mediana, di transizione non solo di facies ma anche di ambiente passando dalla parte inferiore della formazione essenzialmente arenacea (dove le arenarie torbiditiche prevalevano) alla parte mediana (qui) di transizione a marne siltose per poi passare alla parte superiore, essenzialmente pelitica
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- particolari in affioramento c/o aff.4 demarcante il posizionamento del succitato membro marnoso della "Formazione di Costa Areasa", potente una decina di mt (potenza ortogonale compresa anche al di fuori di dette foto di particolare) circa che giace ben visibile nel greto del torr.Neirone in sx idr. Stiamo entrando in una zona mediana, di transizione non solo di facies ma anche di ambiente passando dalla parte inferiore della formazione essenzialmente arenacea (dove le arenarie torbiditiche prevalevano) alla parte mediana (qui) di transizione a marne siltose per poi passare alla parte superiore, essenzialmente pelitica, fondovalle al di sotto della testata della Val Neirone, sx idr.
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- particolari in affioramento c/o aff.4 demarcante il posizionamento del succitato membro marnoso della "Formazione di Costa Areasa", potente una decina di mt (potenza ortogonale compresa anche al di fuori di dette foto di particolare) circa che giace ben visibile nel greto del torr.Neirone in sx idr. Stiamo entrando in una zona mediana, di transizione non solo di facies ma anche di ambiente passando dalla parte inferiore della formazione essenzialmente arenacea (dove le arenarie torbiditiche prevalevano) alla parte mediana (qui) di transizione a marne siltose per poi passare alla parte superiore, essenzialmente pelitica, fondovalle al di sotto della testata della Val Neirone, sx idr.
"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "
Re: Geologia in libertà...
...continuando dal precedente ragionamento di inquadramento sedimentologico intraformazionale ecco alcuni particolari in affioramento c/o aff.4 demarcante il posizionamento del succitato membro marnoso (marne + marne siltose) della "Formazione di Costa Areasa", potente una decina di mt (potenza ortogonale compresa anche al di fuori di dette foto di particolare) circa che giace ben visibile nel greto del torr.Neirone in sx idr. Stiamo entrando in una zona mediana, di transizione non solo di facies ma anche di ambiente passando dalla parte inferiore della formazione essenzialmente arenacea (dove le arenarie torbiditiche prevalevano) alla parte mediana (qui) di transizione a marne siltose per poi passare alla parte superiore, essenzialmente pelitica. Siamo c/o fondovalle al di sotto della testata della Val Neirone, in sponda idrografica sinistra (idr. sx) dove l'erosione torrentizia ha denudato parte di suddetto membro.
Le marne affioranti in tale membro risultano differenzialmente diagenizzate, con frattura "a blocchi" (blocchetti per le marne siltose) e con frattura "a saponetta" (scagliette minute per le marne granulometricamente più fini) dal colore grigio-azzurrognolo in frattura fresca e più chiare in vecchia patina weathering (i segni bianchi lineari sono dati dall'attività di incisione del martello per ricavare frattura fresca) con straterelli centimetrici che variano di potenza da 1 cm a pochi cm (vedi particolare in terzo contributo).
Le marne affioranti in tale membro risultano differenzialmente diagenizzate, con frattura "a blocchi" (blocchetti per le marne siltose) e con frattura "a saponetta" (scagliette minute per le marne granulometricamente più fini) dal colore grigio-azzurrognolo in frattura fresca e più chiare in vecchia patina weathering (i segni bianchi lineari sono dati dall'attività di incisione del martello per ricavare frattura fresca) con straterelli centimetrici che variano di potenza da 1 cm a pochi cm (vedi particolare in terzo contributo).
- Allegati
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- 1/3 particolari progressivi (da 1 "nel grande" a 3 "nel piccolo") mutuati dal membro marnoso (aff.4 demarcante il posizionamento del succitato membro marnoso della "Formazione di Costa Areasa"), potente una decina di mt (potenza ortogonale compresa anche al di fuori di dette foto di particolare) circa che giace ben visibile nel greto del torr.Neirone in sx idr. Stiamo entrando in una zona mediana, di transizione non solo di facies ma anche di ambiente passando dalla parte inferiore della formazione essenzialmente arenacea (dove le arenarie torbiditiche prevalevano) alla parte mediana (qui) di transizione a marne siltose per poi passare alla parte superiore, essenzialmente pelitica, fondovalle al di sotto della testata della Val Neirone, sx idr.
Qui particolari su una porzione a marne siltose dove i segni bianchi lineari sono dati dall'attività di incisione del martello per ricavare frattura fresca evidenziante gli straterelli centimetrici di marna dal colore grigio-azzurrognolo
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- 2/3 particolari progressivi (da 1 "nel grande" a 3 "nel piccolo") mutuati dal membro marnoso (aff.4 demarcante il posizionamento del succitato membro marnoso della "Formazione di Costa Areasa"), potente una decina di mt (potenza ortogonale compresa anche al di fuori di dette foto di particolare) circa che giace ben visibile nel greto del torr.Neirone in sx idr. Stiamo entrando in una zona mediana, di transizione non solo di facies ma anche di ambiente passando dalla parte inferiore della formazione essenzialmente arenacea (dove le arenarie torbiditiche prevalevano) alla parte mediana (qui) di transizione a marne siltose per poi passare alla parte superiore, essenzialmente pelitica, fondovalle al di sotto della testata della Val Neirone, sx idr.
Qui particolari su una porzione a marne siltose dove i segni bianchi lineari sono dati dall'attività di incisione del martello per ricavare frattura fresca evidenziante gli straterelli centimetrici di marna dal colore grigio-azzurrognolo
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- 3/3 particolari progressivi (da 1 "nel grande" a 3 "nel piccolo") mutuati dal membro marnoso (aff.4 demarcante il posizionamento del succitato membro marnoso della "Formazione di Costa Areasa"), potente una decina di mt (potenza ortogonale compresa anche al di fuori di dette foto di particolare) circa che giace ben visibile nel greto del torr.Neirone in sx idr. Stiamo entrando in una zona mediana, di transizione non solo di facies ma anche di ambiente passando dalla parte inferiore della formazione essenzialmente arenacea (dove le arenarie torbiditiche prevalevano) alla parte mediana (qui) di transizione a marne siltose per poi passare alla parte superiore, essenzialmente pelitica, fondovalle al di sotto della testata della Val Neirone, sx idr.
Qui particolari su una porzione a marne siltose dove i segni bianchi lineari sono dati dall'attività di incisione del martello per ricavare frattura fresca evidenziante gli straterelli centimetrici di marna dal colore grigio-azzurrognolo
"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "
Re: Geologia in libertà...
Piccoli gusci di microorganismi all'interno di detto membro marnoso (aff.4 demarcante il posizionamento del succitato membro marnoso della "Formazione di Costa Areasa"), potente una decina di mt (potenza ortogonale compresa anche al di fuori di dette foto di particolare) circa che giace ben visibile nel greto del torr.Neirone in sx idr. Stiamo entrando in una zona mediana, di transizione non solo di facies ma anche di ambiente passando dalla parte inferiore della formazione essenzialmente arenacea (dove le arenarie torbiditiche prevalevano) alla parte mediana (qui) di transizione a marne siltose per poi passare alla parte superiore, essenzialmente pelitica, fondovalle al di sotto della testata della Val Neirone, sx idr. Particolari (micro)fossiliferi entro le marne siltose caratterizzate da straterelli centimetrici di marna dal colore grigio-azzurrognolo in frattura fresca e tinta più chiara in vecchia patina weathering. (nannofossili a guscio calcareo - reazione con HCl diluito : trattasi di foraminiferi bentonici - nummuliti (?) di non meglio precisata specie ma che sono tipici di ambiente di acque più tranquille e profonde e che hanno comunque un guscio visibile anche ad occhio nudo), così come non si possono escludere altri microorganismi a guscio calcareo visto che son segnalati in letteratura cit. "microfauna è assai scarsa ; solo in alcuni livelli - e questi potrebbero essere alcuni di quelli - sono presenti Globigerinoides triloba (Reuss), Vaginulina legumen (Linnè), Globorotalia mayeri (Cushman e Ellisor)" (note illustrative carta geologica al 1:100'00 Foglio Asti http://193.206.192.231/carta_geologica_ ... ive/69.pdf pag.25) ma il problema è sempre dimensionale visto che appartengono ai nummuliti i microgusci "più grandi" visibili anche ad occhio nudo, come nel caso. Ad hoc, andrebbero fatti campionamenti e riconoscimenti morfologici con analisi micropaleontologiche di dettaglio !
- Allegati
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- Particolari (micro)fossiliferi (nannofossili a guscio calcareo - reazione con HCl diluito : trattasi di foraminiferi bentonici - nummuliti (?)di non meglio precisata specie ma che sono tipici di ambiente di acque più tranquille e profonde) entro le marne siltose del membro marnoso mediano della "Formazione di Costa Areasa".
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- Particolari (micro)fossiliferi (nannofossili a guscio calcareo - reazione con HCl diluito : trattasi di foraminiferi bentonici - nummuliti (?) di non meglio precisata specie ma che sono tipici di ambiente di acque più tranquille e profonde) entro le marne siltose del membro marnoso mediano della "Formazione di Costa Areasa".
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- Particolari (micro)fossiliferi (nannofossili a guscio calcareo - reazione con HCl diluito : trattasi di foraminiferi bentonici - nummuliti (?)di non meglio precisata specie ma che sono tipici di ambiente di acque più tranquille e profonde) entro le marne siltose del membro marnoso mediano della "Formazione di Costa Areasa".
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- Luca Baralis
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Re: Geologia in libertà...
Piccola divagazione, ovvero un quesito per i geologi: termini come "terziario", "paleozoico", "carbonifero", "permiano", "astiano", ecc. devono essere considerati nomi propri e quindi scritti con l'iniziale maiuscola? C'è una qualche regola o consuetudine in proposito?
Luca (LB)
Socio AMI Piemonte
Socio AMI Piemonte
Re: Geologia in libertà...
Ciao Luca, dici bene : nel senso che termini come "Terziario", "Paleozoico", "Carbonifero", "Permiano", "Astiano", ecc. devono essere considerati nomi propri e quindi scritti con l'iniziale maiuscola , sia i nomi delle ere sia quelle dei periodi sia quelli dei piani. Infatti tali nomi temporali sono scritti in maiuscolo sia nei testi - manuali italiani così come in quelli in lingua anglosassone / altre lingue estere. Di solito provvedo a scriverli in quel modo infatti, se dovesse essere capitato il contrario sarebbe un mio errore di forma non voluto. Grazie per la domanda di precisazione.Luca Baralis ha scritto:Piccola divagazione, ovvero un quesito per i geologi: termini come "terziario", "paleozoico", "carbonifero", "permiano", "astiano", ecc. devono essere considerati nomi propri e quindi scritti con l'iniziale maiuscola? C'è una qualche regola o consuetudine in proposito?
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Dopo il bancone marnoso si entra nella parte mediano-superiore dove aumenta via via la componente pelitico-marnosa che predomina poi via via nella parte superiore della "Formazione di Costa Areasa" (che potrebbe rappresentare un ambiente di scarpata non attiva in transizione verso la piana bacinale). Alcuni contributi
- Allegati
"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "
Re: Geologia in libertà...
Dicevamo che dopo il bancone marnoso si entra nella parte mediano e mediano-superiore della "Formazione di Costa Areasa" dove aumenta via via la componente pelitico-marnosa che predomina poi via via nella parte superiore (che potrebbe rappresentare un ambiente di scarpata non attiva in transizione verso la piana bacinale). Per andare a osservare la stratigrafia di questa parte della formazione in parola (strat. appena sopra membro marnoso e vedendone la sua continuazione laterale oltre il solco vallivo della Val Neirone, in versante opposto ossia in versante idr.dx) consiglio di recarsi nella suddetta vallecola laterale (vallecola che si apre in versante idr.dx, appunto = aff.6) da cui si osserva il poggio denudato già osservato (aff.5) benchè qui siamo strat.leggermente sotto ed in continuità laterale - strat. appena sopra il già citato membro marnoso. Facciamoci un giro in questa vallecola laterale (aff.6) dove possiamo cogliere interessanti affioramenti nella parte mediana e mediano-superiore della "Formazione di Costa Areasa" dove in modo lampante aumenta via via la componente pelitico-marnosa che predomina poi nella parte superiore.
- Allegati
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- Per andare a osservare la stratigrafia di questa parte della formazione in parola (strat. appena sopra membro marnoso e vedendone la sua continuazione laterale oltre il solco vallivo della Val Neirone, in versante opposto ossia in versante idr.dx) consiglio di recarsi nella suddetta vallecola laterale (vallecola che si apre in versante idr.dx, appunto = aff.6) da cui si osserva il poggio denudato già osservato (aff.5) benchè qui siamo strat. leggermente sotto ed in continuità laterale - strat. appena sopra il già citato membro marnoso. Facciamoci un giro in questa vallecola laterale (aff.6) dove possiamo cogliere interessanti affioramenti nella parte mediana e mediano-superiore della "Formazione di Costa Areasa" dove in modo lampante aumenta via via la componente pelitico-marnosa che predomina poi nella parte superiore.
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- anche da qui (aff.6) vediamo in sfondo il poggio denudato già osservato (aff.5) benchè qui siamo strat. leggermente sotto ed in continuità laterale - strat. appena sopra il già citato membro marnoso. Facciamoci un giro in questa vallecola laterale (aff.6) dove possiamo cogliere interessanti affioramenti nella parte mediana e mediano-superiore della "Formazione di Costa Areasa" dove in modo lampante aumenta via via la componente pelitico-marnosa che predomina poi nella parte superiore.
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- risaliamo dunque detta vallecola laterale (aff.6) dove la predominanza marnosa si nota già a a primo impatto al di là di qualeche strato torbiditico arenaceo che fa capolino in affioramento dagli spacchi erosivi, lateralmente sulla dx ritroviamo per continuità laterale il già citato e visto membro marnoso mediano.
"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "
Re: Geologia in libertà...
...risaliamo dunque detta vallecola laterale (aff.6) in dx idr. della Val Neirone dove la predominanza marnosa si nota già a a primo impatto al di là di qualche strato torbiditico arenaceo che fa capolino in affioramento dagli spacchi erosivi, procediamo spediti ma guardinghi!
- Allegati
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- particolare satellitare sulla suddetta vallecola laterale (vallecola che si apre in versante idr.dx, appunto = aff.6) da cui si osserva il poggio denudato già osservato (aff.5) benchè qui siamo strat. leggermente sotto ed in continuità laterale - strat. appena sopra il già citato membro marnoso. Facciamoci un giro in questa vallecola laterale (aff.6) dove possiamo cogliere interessanti affioramenti nella parte mediana e mediano-superiore della "Formazione di Costa Areasa" dove in modo lampante aumenta via via la componente pelitico-marnosa che predomina poi nella parte superiore. Vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone
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- si accede a detta vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone mediante sentierino sito a fianco di piccola tenuta (privata, chiedere sempre permesso al - gentile - proprietario, che saluto anche da qui, visto che l'accesso presuppone un primo passaggio sul vialetto carrozzabile antistante a detta proprietà), si aggira la tenuta e si arriva...
"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "
Re: Geologia in libertà...
...guardiamoci intorno ! Gli affioramenti abbondano, ma avviciniamoci con cautela
vista la natura fortemente erodibile di questa parte della "Formazione di Costa Areasa"
dove in modo lampante aumenta via via la componente pelitico-marnosa che predomina
poi nella parte superiore. Risaliamo detta vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone
vista la natura fortemente erodibile di questa parte della "Formazione di Costa Areasa"
dove in modo lampante aumenta via via la componente pelitico-marnosa che predomina
poi nella parte superiore. Risaliamo detta vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone
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- spaccato erosivo naturale che offre la visione della parte mediana della "Formazione di Costa Areasa" (siamo proprio nella parte stratigrafica poggiante sul già visto membro marnoso qui completamente ricoperto - preda della vegetazione) dove in modo lampante aumenta via via la componente pelitico-marnosa, benchè rispetto al membro sottostante, come si può notare, si intercalano strati torbiditici arenacei (ma sempre facies D orfani del livello Ta basale grossolano) dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
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- particolare dal spaccato erosivo naturale che offre la visione della parte mediana della "Formazione di Costa Areasa" (siamo proprio nella parte stratigrafica poggiante sul già visto membro marnoso qui completamente ricoperto - preda della vegetazione) dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
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- anche da qui (aff.6) vediamo in sfondo il poggio denudato già osservato (aff.5) benchè qui siamo strat. leggermente sotto ed in continuità laterale - strat. appena sopra il già citato membro marnoso. Facciamoci un giro in questa vallecola laterale (aff.6) dove possiamo cogliere interessanti affioramenti nella parte mediana e mediano-superiore della "Formazione di Costa Areasa" dove in modo lampante aumenta via via la componente pelitico-marnosa.
"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "
Re: Geologia in libertà...
...prestiamo la nostra attenzione anche agli strati torbiditici arenacei che fanno capolino da queste marne in questa parte mediana della "Formazione di Costa Areasa" : trattasi sempre di facies D e ricordo, più nel particolare, da sottofacies D2 (rapporto arenaria/pelite < 1) e rare D3 (rapporto arenaria/pelite 0 o n.d., ossia praticamente costituite di sola pelite) ( = D2 e D3 come in tutte le torbiditi della Facies D comunque tutte sequenze incomplete di termini inferiori, il Ta appunto, con sabbia fine interamente laminate con deposizione prevalente in condizioni di trazione + decantazione, sola decantazione per le D3), riferibili ad un ambiente deposizionale di piana sottomarina profonda dell'Aquitaniano sup. - Burdigaliano inf. (?) (ad ogni modo nel cosiddetto "Prelanghiano"). Torbiditi diluite tipiche della piana di bacino dunque che presentano soprattutto sequenze incomplete di Bouma, ossia : Tb-e & Tb-d & Tc-e (mancando il Ta) : sequenze del tutto orfane del livello Ta basale grossolano - conglomeratico / arenaceo grossolano gradato : questo fattore unito al fatto che le marne tendono verso termini siltosi (marne siltose) al di sopra del sottostante membro marnoso che già presentava alcuni livelli più siltosi, ci potrebbe far riferire questo settore mediano - mediano-superiore della "Formazione di Costa Areasa" ad un ambiente in evoluzione da piana bacinale tout court ad ambiente di scarpata non attiva in transizione verso la piana bacinale , dove non si scaricavano i flussi più energetici (e con apporti grossolani tipici del Ta) : e ciò è come nella parte inferiore di detta formazione, ma la costituzione delle marne viranti verso i termini siltosi potrebbe in effetti far pensare ad un'evoluzione in questo senso. Dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
Osservare nel sottostante strato torbiditico arenaceo (avente potenza ortogonale misurata di una 50ina cm ca)
appartenente alla facies D di Bouma come le controimpronte basali (flute- e groove-casts) partano direttamente
dal Tb : sequenze del tutto orfane del livello Ta basale grossolano - conglomeratico / arenaceo grossolano gradato.
In generale osserveremo che i livelli Tb - Tc - Td sono quelli più sviluppati : trazione con apporti energetici grossolani
scarsi -> dunque ciò effettivamente, vista la loro diffusione nell'ammasso porterebbe ad ipotizzare evoluzioni dei vari
meccanismi deposizionali in giuoco nel senso della trazione più che della decantazione e dunque ad ipotizzare evoluzioni
bacinali che porterebbero all'instaurarsi di un ambiente di scarpata non attiva in transizione verso la piana bacinale
Osservare nel sottostante strato torbiditico arenaceo (avente potenza ortogonale misurata di una 50ina cm ca)
appartenente alla facies D di Bouma come le controimpronte basali (flute- e groove-casts) partano direttamente
dal Tb : sequenze del tutto orfane del livello Ta basale grossolano - conglomeratico / arenaceo grossolano gradato.
In generale osserveremo che i livelli Tb - Tc - Td sono quelli più sviluppati : trazione con apporti energetici grossolani
scarsi -> dunque ciò effettivamente, vista la loro diffusione nell'ammasso porterebbe ad ipotizzare evoluzioni dei vari
meccanismi deposizionali in giuoco nel senso della trazione più che della decantazione e dunque ad ipotizzare evoluzioni
bacinali che porterebbero all'instaurarsi di un ambiente di scarpata non attiva in transizione verso la piana bacinale
- Allegati
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- particolari da uno strato torbiditico arenaceo Tb-d (avente potenza ortogonale misurata di una 50ina cm ca). Osservare le laminazioni interne (Tb) e basali [che sfumano ad un sottile Tc a convoluzioni concavo-convesse ed uno sviluppato Td che sfuma nelle marne - marne siltose ... si vedranno questi ultimi più chiaramente nelle altre foto che osserveremo prossimamente] con le controimpronte basali nate a spese del Tb stesso (in assenza del Ta). Dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
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- particolari da uno strato torbiditico arenaceo Tb-d (avente potenza ortogonale misurata di una 50ina cm ca). Osservare le laminazioni interne (Tb) e basali [che sfumano ad un sottile Tc a convoluzioni concavo-convesse ed uno sviluppato Td che sfuma nelle marne - marne siltose ... si vedranno questi ultimi più chiaramente nelle altre foto che osserveremo prossimamente] con le controimpronte basali nate a spese del Tb stesso (in assenza del Ta). Dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
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- particolari da uno strato torbiditico arenaceo Tb-d (avente potenza ortogonale misurata di una 50ina cm ca). Osservare le laminazioni interne (Tb) e basali [che sfumano ad un sottile Tc a convoluzioni concavo-convesse ed uno sviluppato Td che sfuma nelle marne - marne siltose ... si vedranno questi ultimi più chiaramente nelle altre foto che osserveremo prossimamente] con le controimpronte basali nate a spese del Tb stesso (in assenza del Ta). Dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "
Re: Geologia in libertà...
ecco i particolari ravvicinati da uno strato torbiditico arenaceo Tb-d (avente potenza ortogonale misurata di una 50ina cm ca) appartenente alla parte mediana della "Formazione di Costa Areasa". Osservare le laminazioni interne (Tb) e basali [che sfumano ad un sottile Tc a convoluzioni concavo-convesse ed uno sviluppato Td che sfuma nelle marne - marne siltose ... si vedono questi ultimi più chiaramente in queste altre foto che stiamo osservando allegate al post] con le controimpronte basali (groove & flute casts) nate a spese del Tb stesso (in assenza del Ta). Il minor sviluppo del livello a convoluzioni / festoni / laminazioni incrociate (ossia il livello Tc) rispetto al Tb ed al Td (a laminazione piano-parallela) e con pressochè assenti apporti grossolani gradati (assenza del Ta) fa convergere verso meccanismi deposizionali distali a trazione omogenea e continua non turbolenta ma con una discreta energia di flusso e con pochi ostacoli al flusso stesso. Dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
- Allegati
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- particolari ravvicinati da uno strato torbiditico arenaceo Tb-d (posizione del relativo affioramento evidenziata nel 3°contributo sottostante in riquadro arancio) appartenente alla parte mediana della "Formazione di Costa Areasa". Osservare le laminazioni interne (Tb) e basali [che sfumano ad un sottile Tc a convoluzioni concavo-convesse ed uno sviluppato Td che sfuma nelle marne - marne siltose] con le controimpronte basali nate a spese del Tb stesso (in assenza del Ta). Dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
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- particolari ravvicinati da uno strato torbiditico arenaceo Tb-d (posizione evidenziata nel 3°contributo sottostante in riquadro arancio) appartenente alla parte mediana della "Formazione di Costa Areasa". Osservare le laminazioni interne (Tb) e basali [che sfumano ad un sottile Tc a convoluzioni concavo-convesse ed uno sviluppato Td che sfuma nelle marne - marne siltose] con le controimpronte basali nate a spese del Tb stesso (in assenza del Ta). Dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "
Re: Geologia in libertà...
...in questa parte mediana della "Formazione di Costa Areasa" la componente marnosa domina
sulla componente arenacea (torbiditica). Le litologie qui sono molto ben campionabili !
sulla componente arenacea (torbiditica). Le litologie qui sono molto ben campionabili !
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"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "
Re: Geologia in libertà...
...qui, il locale piccolo rio (secondario) tributario in dx idr. del torrente Neirone
incide profondamente detta parte mediana della "Formazione di Costa Areasa".
Le litologie in parola sono fortemente erodibili ed in assetto monoclinale
scorcio verso S dalle vistose incisioni meandriformi ("meandri incassati") prodotte dal locale piccolo rio (secondario)
tributario in dx idr. del torrente Neirone che serpeggiando nel fondovalle (fondovallecola), erodendo profondamente,
mette a giorno esposizioni continue di detta parte mediana della "Formazione di Costa Areasa" in un panorama di tutto
rispetto. L'erosione mette in affioramento di torbiditi arenacee Tb-d della Facies D che fanno capolino fortemente laminate
(molta trazione) dalle marne : tutte litologie immergenti in assetto monoclinale a WNW. A NE rispetto a Pratolungo fraz. di Gavi,
dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
incide profondamente detta parte mediana della "Formazione di Costa Areasa".
Le litologie in parola sono fortemente erodibili ed in assetto monoclinale
scorcio verso S dalle vistose incisioni meandriformi ("meandri incassati") prodotte dal locale piccolo rio (secondario)
tributario in dx idr. del torrente Neirone che serpeggiando nel fondovalle (fondovallecola), erodendo profondamente,
mette a giorno esposizioni continue di detta parte mediana della "Formazione di Costa Areasa" in un panorama di tutto
rispetto. L'erosione mette in affioramento di torbiditi arenacee Tb-d della Facies D che fanno capolino fortemente laminate
(molta trazione) dalle marne : tutte litologie immergenti in assetto monoclinale a WNW. A NE rispetto a Pratolungo fraz. di Gavi,
dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
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- scorcio verso S dalle vistose incisioni meandriformi ("meandri incassati") prodotte dal locale piccolo rio (secondario) tributario in dx idr. del torrente Neirone che serpeggiando nel fondovalle (fondovallecola), erodendo profondamente, mette a giorno esposizioni continue di detta parte mediana della "Formazione di Costa Areasa" in un panorama di tutto rispetto. Le litologie in parola sono fortemente erodibili ed in assetto monoclinale. A NE rispetto a Pratolungo fraz. di Gavi, dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
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- Osservando dalla parte opposta rispetto alla precedente panoramica : affioramento di torbiditi arenacee Tb-d della Facies D che fanno capolino fortemente laminate (molta trazione) dalle marne : tutte litologie immergenti in assetto monoclinale a WNW. A NE rispetto a Pratolungo fraz. di Gavi, dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "
Re: Geologia in libertà...
...talvolta gli strati torbiditici della "Formazione di Costa Areasa" offrono spettacolari livelli a convoluzioni (Tc)
che come sappiamo (e come si vede alla base dello strato a festoni) giacciono al di sopra dei livelli Tb a laminazione
piano-parallela. Offro qui alcuni particolari mutuati dal Tc dello strato delle precedenti foto (strato foto "44" - "45").
La sezione che osserviamo è ortogonale all'immersione dello strato (è stato pò scomodo riprenderle vista la precaria
ed instabile posizione in cui mi ritrovavo con piccola scarpatina incombente dietro ed intrastrato tra contorti rami
che premevano sulle reni). Ma fa niente : la bellezza di tali convoluzioni di uno dei più convoluti Tc che abbia mai
osservato da vicino ripaga di tutta la fatica !
che come sappiamo (e come si vede alla base dello strato a festoni) giacciono al di sopra dei livelli Tb a laminazione
piano-parallela. Offro qui alcuni particolari mutuati dal Tc dello strato delle precedenti foto (strato foto "44" - "45").
La sezione che osserviamo è ortogonale all'immersione dello strato (è stato pò scomodo riprenderle vista la precaria
ed instabile posizione in cui mi ritrovavo con piccola scarpatina incombente dietro ed intrastrato tra contorti rami
che premevano sulle reni). Ma fa niente : la bellezza di tali convoluzioni di uno dei più convoluti Tc che abbia mai
osservato da vicino ripaga di tutta la fatica !
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- La sezione (che offre queste bellissime convoluzioni in esposizione del Tc di uno strato torbiditico dell'Areasa) è ortogonale all'immersione dello strato stesso (è stato pò scomodo riprenderle vista la precaria ed instabile posizione in cui mi ritrovavo con piccola scarpatina incombente dietro ed intrastrato tra contorti rami che premevano sulle reni). Ma fa niente : la bellezza di tali convoluzioni di uno dei più convoluti Tc che abbia mai osservato da vicino ripaga di tutta la fatica !
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- Offro qui alcuni particolari mutuati da un bellissimo e sviluppatissimo (qui i superlativi ci vogliono) Tc. Talvolta gli strati torbiditici come questo della "Formazione di Costa Areasa" offrono spettacolari livelli a convoluzioni (Tc) che come sappiamo (e come si vede alla base dello strato a festoni in basso a sx) giacciono al di sopra del livello Tb (fa capolino in basso a sx foto a laminazione piano-parallela).
"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "
Re: Geologia in libertà...
...ancora dal livello (Tc) a convoluzioni/festoni/laminazione concava-convessa
osservato da suddetto spesso strato arenaceo torbiditico della parte mediana della
"Formazione di Costa Areasa". L'osservazione in sezione trasversale all'immersione
facilita l'osservazione 3D di detto livello suggiacente rispetto al Tb sottostante
osservato da suddetto spesso strato arenaceo torbiditico della parte mediana della
"Formazione di Costa Areasa". L'osservazione in sezione trasversale all'immersione
facilita l'osservazione 3D di detto livello suggiacente rispetto al Tb sottostante
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- le laminazioni piano-parallele (del Tb) e quelle a convoluzioni/festoni/laminazione concava-convessa (del Tc) possono essere seguite anche in sezioni parallele all'immersione di suddetto strato arenaceo torbiditico (oltre che dalla parte in sezione trasversale alla precedente - sezione naturale di erosione - in cui sono state scattate le foto di particolare) della parte mediana della "Formazione di Costa Areasa" c/o NE rispetto a Pratolungo fraz. di Gavi, dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "
Re: Geologia in libertà...
altri scorci sulle laminazioni piano-parallele (del Tb) e su quelle a convoluzioni/festoni/laminazione concavo-convessa (del Tc) : queste stesse possono essere seguite anche in sezioni parallele all'immersione di suddetto strato arenaceo torbiditico (oltre che dalla parte in sezione trasversale alla precedente - sezione naturale di erosione ossia in sezione grossomodo parallela alla direzione di strato - in cui sono state scattate queste foto di particolare) della parte mediana della "Formazione di Costa Areasa" c/o NE rispetto a Pratolungo fraz. di Gavi, dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
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- altri scenografici particolari, in continuità laterale (sezione grossomodo parallela alla direzione di strato ossia grossomodo ortogonale all'immersione) di suddetto strato arenaceo torbiditico ; particolari mutuati dal livello Tc di suddetto strato arenaceo torbiditico della parte mediana della "Formazione di Costa Areasa", c/o NE rispetto a Pratolungo fraz. di Gavi, dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
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- altri scenografici particolari, in continuità laterale (sezione grossomodo parallela alla direzione di strato ossia grossomodo ortogonale all'immersione) di suddetto strato arenaceo torbiditico ; particolari mutuati dal livello Tc di suddetto strato arenaceo torbiditico della parte mediana della "Formazione di Costa Areasa", c/o NE rispetto a Pratolungo fraz. di Gavi, dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
[da qui ci si rende conto della posizione precaria in cui versavo nel riprendere tali scorci sedimentologici : infatti è stato diciamo così "un pò scomodo" riprenderli vista la precaria ed instabile posizione in cui mi ritrovavo con piccola scarpatina incombente dietro ed intrastrato tra contorti rami che premevano sulle reni... Ma fa niente : la bellezza di tali convoluzioni di uno dei più convoluti Tc che abbia mai osservato da vicino ripaga di tutta la fatica - fastidio - scomodità ! talvolta, sul terreno, capita ... e ci si adatta o almeno si fa il possibile ! ]
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- direi chiaro ed evidente il passaggio dal livello Tb (a laminazione piano-parallela, sotto) al livello Tc (a laminazione convoluta, sopra) di suddetto strato arenaceo torbiditico affiorante nella parte mediana della "Formazione di Costa Areasa" , c/o NE rispetto a Pratolungo fraz. di Gavi, dalla vallecola laterale in dx idr. della Val Neirone.
"Geologo è colui che legge un libro che è la Terra,le cui pagine a volte contorte sono le rocce,è1libro bellissimo che parla delle pressioni, dello spazio, e degli abissi del tempo remoto.Ed i minerali sono i custodi di questa storia... "
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