I minerali dei Monzoni (prov. TN)
Re: I minerali dei Monzoni (prov. TN)
Cristalli prismatici allungati di probabile diopside profondamente alterati, nella parte esterna, in cristalli fibrosi di colore verde di amphibole 'uralite' , su cristalli malformati di magnetite nera. Il cristallo in primo piano misura 2,4 mm. Dal toal dell'Allochet. https://www.mindat.org/photo-914100.html
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Re: I minerali dei Monzoni (prov. TN)
Buona sera,
giusto per rinfrescare un poco questo topic. Forse qualcuno avrà letto sui giornali dell' alluvione che ha investito il paese di Moena e dintorni il giorno 3 luglio di quest' anno. Premesso che alluvioni ed altri cataclismi naturali sono sempre brutti, delle volte non ogni male vien per nuocere. Così è stato pure per il tempaccio che ha sconvolto la bassa Valle di Fassa. Nei Monzoni le piogge torrenziali accoppiate ad una fenomenale grandinata nel giro di una mezz' ora si sono aperti vari fossi profondi alcuni metri dove da secoli non si era più mosso niente. Così sono venuti alla luce del giorno parecchi campioni mineralizzati caduti secoli or sono e rimasti sepolti per tantissimo tempo. Bastava andare a raccattarli, una volta sparite le masse d' acqua e di fango/pietre smosse dal temporale. È quello che abbiamo fatto io e i miei figli nei giorni dopo l' alluvione come potete vedere dalle foto seguenti.
Saluti
Daniel
giusto per rinfrescare un poco questo topic. Forse qualcuno avrà letto sui giornali dell' alluvione che ha investito il paese di Moena e dintorni il giorno 3 luglio di quest' anno. Premesso che alluvioni ed altri cataclismi naturali sono sempre brutti, delle volte non ogni male vien per nuocere. Così è stato pure per il tempaccio che ha sconvolto la bassa Valle di Fassa. Nei Monzoni le piogge torrenziali accoppiate ad una fenomenale grandinata nel giro di una mezz' ora si sono aperti vari fossi profondi alcuni metri dove da secoli non si era più mosso niente. Così sono venuti alla luce del giorno parecchi campioni mineralizzati caduti secoli or sono e rimasti sepolti per tantissimo tempo. Bastava andare a raccattarli, una volta sparite le masse d' acqua e di fango/pietre smosse dal temporale. È quello che abbiamo fatto io e i miei figli nei giorni dopo l' alluvione come potete vedere dalle foto seguenti.
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Daniel
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Ultima modifica di daniel lorenz il mar 10 set, 2019 16:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: I minerali dei Monzoni (prov. TN)
Ed infine il cristallo di vesuviana del quale si vede lo stampo in negativo nel grosso blocco.
Saluti
Daniel
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Daniel
Re: I minerali dei Monzoni (prov. TN)
Riprendendo quanto scritto da Daniel a proposito dell'alluvione di quest'estate, ricordo che ero proprio a Moena la mattina del 3, dove fra l'altro ho incontrato l'amico Gianfranco Ciccolini, e niente faceva pensare a quello che sarebbe accaduto nel pomeriggio.
Qualche giorno dopo, il giorno 7 luglio, in preda ad astinenza mineralogica, sono andato a fare un giretto solitario nei Monzoni, in particolare al Toal del Malinverno. Non vi sto a raccontare il numero impressionante di piante abbattute e allineate come stuzzicadenti nei vari toal ecc.. Ieri sera ho scattato un paio di foto ai ritrovamenti di qual giorno Quest'ultima foto è interessante perché dimostra l'accrescimento della "thomsonite" sul un cristallo di "chabasite" e successivamente, sopra questa, sono spuntati dei cristallini di "chabasite" di seconda generazione. Il tutto viene documentato da quest'articolo risalente addirittura al 1923.
http://www.lincei.it/pubblicazioni/ren ... ileId=6411
Qualche giorno dopo, il giorno 7 luglio, in preda ad astinenza mineralogica, sono andato a fare un giretto solitario nei Monzoni, in particolare al Toal del Malinverno. Non vi sto a raccontare il numero impressionante di piante abbattute e allineate come stuzzicadenti nei vari toal ecc.. Ieri sera ho scattato un paio di foto ai ritrovamenti di qual giorno Quest'ultima foto è interessante perché dimostra l'accrescimento della "thomsonite" sul un cristallo di "chabasite" e successivamente, sopra questa, sono spuntati dei cristallini di "chabasite" di seconda generazione. Il tutto viene documentato da quest'articolo risalente addirittura al 1923.
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Re: I minerali dei Monzoni (prov. TN)
Buon giorno Marco,
il giro te lo sei fatto in solitaria, ma la sera, al ritorno inaspettatamente ci siamo incontrati poco al di sotto della Malga Monzoni, ognuno con i suoi bravi ritrovamenti nello zaino.
Saluti
Daniel
il giro te lo sei fatto in solitaria, ma la sera, al ritorno inaspettatamente ci siamo incontrati poco al di sotto della Malga Monzoni, ognuno con i suoi bravi ritrovamenti nello zaino.
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Daniel
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Re: I minerali dei Monzoni (prov. TN)
Desidero ravvivare il topic con un campione che certamente mi rimarrà nel cuore in maniera particolare. Mi è stato regalato dal compianto Tone Rizzi (che immagino molti di voi avranno conosciuto), in quel di Vigo di Fassa, quando andai a visitare nell'agosto 2017 il suo bellissimo museo.
Si tratta di una Ematite ?? (non vorrei aver capito male a suo tempo) proveniente da Pas de Sele, Monzoni, Val di Fassa.
Dimensioni campione: h. cm 26; largh. cm 11.
Dimensioni XX: da mm 15 a mm 48.
Si tratta di una Ematite ?? (non vorrei aver capito male a suo tempo) proveniente da Pas de Sele, Monzoni, Val di Fassa.
Dimensioni campione: h. cm 26; largh. cm 11.
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Re: I minerali dei Monzoni (prov. TN)
Qui posto una foto del campione visto interamente.
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Re: I minerali dei Monzoni (prov. TN)
Anche questo campione di Analcime è un suo dono.
Dimensioni campione: cm 15 x 8.
Dimensione X: mm 62.
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Re: I minerali dei Monzoni (prov. TN)
Buona sera Andrea,
che il compianto Tone Rizzi fosse un grande, non solo nel senso metaforico, vista la sua stazza, è più che giusto. Ed è un peccato che non sia più tra di noi. Sui luoghi di ritrovamento dei suoi minerali comunque aveva talvolta idee tutte proprie, in parte per motivi di "sicurezza", in parte per motivi noti solamente a lui stesso. Comunque sia, il campione di ematite da te postato viene dall' isola d' Elba e certamente non dai Monzoni. Nei Monzoni l' ematite si presenta esclusivamente in cristalli lamellari, e mai così tozzi e sfacettati come quelli del tuo campione. Per di più non è mai così concentrata da formare una matrice massiva come quella del tuo campione.
Il secondo campione non può provenire dai Monzoni, poichè in quella catena montuosa mancano le vulcaniti triassiche di tipo basaltico-andesitiche manifestate dal tuo campione. Quello invece proviene dal Sas de le Cornace/Do le Pele/Val di Fassa. Si tratta di una paragenesi tipica per questo posto, composta da quarzo ematoide e pseudomorfosi di quarzo su analcime.
Saluti
Daniel
che il compianto Tone Rizzi fosse un grande, non solo nel senso metaforico, vista la sua stazza, è più che giusto. Ed è un peccato che non sia più tra di noi. Sui luoghi di ritrovamento dei suoi minerali comunque aveva talvolta idee tutte proprie, in parte per motivi di "sicurezza", in parte per motivi noti solamente a lui stesso. Comunque sia, il campione di ematite da te postato viene dall' isola d' Elba e certamente non dai Monzoni. Nei Monzoni l' ematite si presenta esclusivamente in cristalli lamellari, e mai così tozzi e sfacettati come quelli del tuo campione. Per di più non è mai così concentrata da formare una matrice massiva come quella del tuo campione.
Il secondo campione non può provenire dai Monzoni, poichè in quella catena montuosa mancano le vulcaniti triassiche di tipo basaltico-andesitiche manifestate dal tuo campione. Quello invece proviene dal Sas de le Cornace/Do le Pele/Val di Fassa. Si tratta di una paragenesi tipica per questo posto, composta da quarzo ematoide e pseudomorfosi di quarzo su analcime.
Saluti
Daniel
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Re: I minerali dei Monzoni (prov. TN)
Grazie per i chiarimenti. Ovviamente, non essendo del posto e non avendo la sua esperienza, non avevo dubitato. Anche se guardando proprio questo topic qualche perplessità, soprattutto sul campione di Ematite, mi era venuta.daniel lorenz ha scritto: ↑mer 11 set, 2019 17:02Buona sera Andrea,
che il compianto Tone Rizzi fosse un grande, non solo nel senso metaforico, vista la sua stazza, è più che giusto. Ed è un peccato che non sia più tra di noi. Sui luoghi di ritrovamento dei suoi minerali comunque aveva talvolta idee tutte proprie, in parte per motivi di "sicurezza", in parte per motivi noti solamente a lui stesso. Comunque sia, il campione di ematite da te postato viene dall' isola d' Elba e certamente non dai Monzoni. Nei Monzoni l' ematite si presenta esclusivamente in cristalli lamellari, e mai così tozzi e sfacettati come quelli del tuo campione. Per di più non è mai così concentrata da formare una matrice massiva come quella del tuo campione.
Il secondo campione non può provenire dai Monzoni, poichè in quella catena montuosa mancano le vulcaniti triassiche di tipo basaltico-andesitiche manifestate dal tuo campione. Quello invece proviene dal Sas de le Cornace/Do le Pele/Val di Fassa. Si tratta di una paragenesi tipica per questo posto, composta da quarzo ematoide e pseudomorfosi di quarzo su analcime.
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Daniel
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