Identificazione zone con possibilità di nuovi ritrovamenti

dove e cosa cercare e come collezionare minerali
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Fabio F.
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Identificazione zone con possibilità di nuovi ritrovamenti

Messaggio da Fabio F. » mer 12 dic, 2007 17:53

Ciao a tutti.
Apro un nuovo topic perchè da una ricerca sul forum sembra non esserci... almeno non specificatamente. Come si fa a identificare una zona nella quale esista una reale possibilità di trovare minerali? A parte le miniere, cave e zone note mineralogicamente, per zone "nuove", inesplorate o non conosciute, quale potrebbe essere un "dettaglio" da non trascurare per "iniziare" a cercare?
Esiste in superfice un particolare (rocce, vegetazione, terreno ecc.) che potrebbe indicare la presenza di minerali?
Grazie anticipatamente a tutti.
Fabio Franceschelli
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Alessio73
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Messaggio da Alessio73 » mer 12 dic, 2007 17:56

Beh intanto bisogna riconoscere le rocce, distinguerle e osservarle per capire.

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Fabio F.
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Messaggio da Fabio F. » mer 12 dic, 2007 18:00

Quindi sono solo le rocce che danno un primo indizio?
Fabio Franceschelli
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Messaggio da Tiberio Bardi » mer 12 dic, 2007 18:00

Un primo approccio sarebbe avere una carta geologica della zona.
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Messaggio da Marco E. Ciriotti » mer 12 dic, 2007 18:04

Una buona carta geologica indica tutti gli affioramenti verificati (pochi sono quelli mai scoperti e pertanto non segnalati).
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Messaggio da Alessio73 » mer 12 dic, 2007 18:06

Parlando ad esempio dell' Abruzzo, la presenza in alcuni casi di acque sulfuree, può indicare la presenza dello strato gessoso - solfifero. Vedi ad esempio la zona di San Valentino in Abruzzo Citeriore. La zona del Gran Sasso se non sbaglio è principalmente formata da quello che viene definito massiccio calcareo, in genere è possibile trovare calcite micro cristallina. Nelle zone dove sono presenti grotte, non è escluso che nelle rocce esterne circostanti si possano rinvenire cristalli di calcite di alcuni cm.
Nelle zone di rocce calcaree stratificate, è possibile rinvenire calcite, pirite/marcasite, "calcedonio" stratificato o in noduli (detta anche selce).

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Messaggio da Alessio73 » mer 12 dic, 2007 18:11

Fabio F. ha scritto:Quindi sono solo le rocce che danno un primo indizio?
In genere faccio così, poi come ha detto Marco e Tiberio, è utile avere le cartine geologiche. Se riesci però trova un buon libro, abbastanza tecnico, per una infarinatura sulle rocce, se non lo hai già fatto, ti può essere utile e chiarificatore.

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Messaggio da Roberto Bracco » mer 12 dic, 2007 19:02

La domanda da un miliardo...
Direi due i fattori determinanti per l'informazione, la carta geologica e il vecchietto.

Da una formazione rocciosa interessante che vedo in carta possono uscire minerali interessanti, soprattutto dai suoi confini stratigrafici e tettonici. I minerali infatti (i giacimenti metalliferi ma non solo) amano concentrarsi là dove c'è movimento. Più la carta somiglia a un vestito di Arlecchino più sono i luoghi potenziali dove cercare.
Il problema è che una formazione "interessante" può estendersi per 20 km e magari all'interno di questo esistono 100 m - o 100 mm - di posti "buoni".
Il secondo problema è che in ben pochi posti d'Italia le carte geologiche sono abbastanza dettagliate e aggiornate da essere utilizzabili per le nostre ricerche - a parte le zone oggetto di studi specifici dove magari è stata pubblicata una carta al 10.000 con le caratteristiche di ogni sasso.
Ma sul resto la situazione è decisamente triste, vedi le sconsolanti aree bianche nello stato di avanzamento dell carta nazionale al 50.000.

Ecco in aiuto il secondo fattore: se in un posto esistono minerali interessanti è quasi certo che in passato qualcuno avrà scavato per cercarli, e intervistando un congruo numero di vecchietti locali spesso si raggiunge una precisione di puntamento che neanche i satelliti della NASA.

Se riusciamo a concentrare nello stesso posto la notizia storica, il vecchietto e una carta decente possiamo già cominciare a scrivere i cartellini per la collezione.

Per il restante 99% dei posti andare alla ventura è sempre difficile, ma è il tipo di ricerca che sicuramente dà le maggiori soddisfazioni.
Non dimentichiamo in ruolo importante dell'acqua: l'acqua quasi sempre si scava la strada dove è più facile, per esempio dove un movimento tettonico (faglia) ha creato debolezza. E guardate infatti quanti posti da sassi si trovano in prossimità di rii e ruscelli (quest'estate il Piemonte ci ha regalato un sito inedito a manganese, guarda un po', con la formula carta aggiornata + acqua + geologo dall'occhio vispo).

E ricordiamo anche che cercare un minerale su terreno libero è molto, molto più difficile che raccogliere materiale estratto in profondità, fresco, abbondante e inalterato. Sbancamenti, scavi stradali e gallerie sono sempre da tenere d'occhio!

Roberto

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Messaggio da Pasquale Antonazzo » mer 12 dic, 2007 19:35

Chi lo sa... Se solo trovassi qualcosa di bello qui... :?
Ma non demordo... anche trovare la "solita" calcite per me sarebbe tantissimo...
PASCOTTE Socio AMI n° 310.

"Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace; poi il valore dei campioni raccolti è un valore affettivo da condividere con gli altri appassionati se hai dei doppioni da poter scambiare"M. Deidda

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Messaggio da bortolozzi giorgio » mer 12 dic, 2007 20:57

Fabio F. ha scritto:Ciao a tutti.
Apro un nuovo topic perchè da una ricerca sul forum sembra non esserci... almeno non specificatamente. Come si fa a identificare una zona nella quale esista una reale possibilità di trovare minerali? A parte le miniere, cave e zone note mineralogicamente, per zone "nuove", inesplorate o non conosciute, quale potrebbe essere un "dettaglio" da non trascurare per "iniziare" a cercare?
Esiste in superfice un particolare (rocce, vegetazione, terreno ecc.) che potrebbe indicare la presenza di minerali?
Grazie anticipatamente a tutti.

Nel Veneto (in particolare nel Vicentino), a parte cave e miniere abbandonate, minerali interessanti sono stati trovati nelle rocce dei torrenti, andando a spaccarle nei periodi di magra.
In genere bisogna cercare rocce scure, un po' variegate, che i collezionisti estetici di solito trascurano, per cui il micromineralista ha la possibilità di avere un mondo micro tutto per sé e lo deve sfruttare.

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Messaggio da geocronite » gio 13 dic, 2007 9:00

A parte lo studio e la conoscenza del territorio un altro fattore importantissimo è l'amico che conosce determinate zone e che ti porta a visitarle. Da lui potrai apprendere moltissime nozioni pratiche, imparerai a farti "l'occhio" che è una delle cose più importanti nella ricerca, rimarrai stupito come l'esperto, anche da lontano possa riconoscere un posto buono e, mentre tu martelli a destra e a manca, lui andrà diretto in una particolare e limitatissima zona. L'occhio si fa solo con anni ed anni di esperienza ed a volte nemmeno è sufficiente (lo dimostra il fatto che alcuni migliori ritrovamenti sono stati effettuati in zone dove erano già passati numerosi ricercatori anche esperti).
Lo studio delle rocce però è fondamentele ed è importantissimo soprattutto per riconoscere le zone utili sulla carta geologica (che all'inizio ti sembrerà un puzzle di colori senza senso!) ma vedrai che piano piano ti ci abituerai e sarai in grado (almeno teoricamente) di riconoscere le zone "di contatto" fra vari tipi di rocce. Come è già stato detto, più una situazione geologica è complessa e più faglie vi sono, più si avrà la possibilità di potervi reperire minerali. Nel tuo caso e quindi nelle tue zone, a parte qualche piccolo nucleo differente e la formazione gessoso solfifera (che pochi conoscono) non ci sono particolarità geologiche interessanti. Quindi per trovare qualcosa dovrai spostarti nelle zone limitrofe all'Abruzzo (Lazio, Toscana ecc).
Quando mi verrai a trovare ne parleremo bene e soprattutto ti metterò subito al lavoro con la geologica del Lazio. :study: :D
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Messaggio da machv83 » gio 13 dic, 2007 21:39

A mio avviso:
carta geologica, conoscenza delle rocce, tempo a disposizione, naso per il sasso giusto, sesto senso e fattore C (circa il 90% sul totale rappresentato da tutti gli elementi considerati).

... O son stato troppo sincero? :D

Chris
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Fabio F.
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Messaggio da Fabio F. » ven 14 dic, 2007 8:37

Il fattore C ancora non l'aveva nominato nessuno!!! :D :D

machv83 ha scritto:A mio avviso:
carta geologica, conoscenza delle rocce, tempo a disposizione, naso per il sasso giusto, sesto senso e fattore C (circa il 90% sul totale rappresentato da tutti gli elementi considerati).

... O son stato troppo sincero? :D

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Messaggio da geocronite » ven 14 dic, 2007 8:40

Il fattore c... non, lo aveva ancora nominato nessuno perchè è scontato! O lo hai oppure difficilmente trovi!!! :D :D :D :D
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Alessio73
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Messaggio da Alessio73 » ven 14 dic, 2007 10:29

Oppure fai come me, che per il fattore c mi porto mio padre o un altro amico a seconda dei casi. Puoi sempre utilizzare quello di altri (novellini/principianti, da non sottovalutare). Scusate per il messaggio molto poco tecnico. :D

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