Identificazione zone con possibilità di nuovi ritrovamenti
Identificazione zone con possibilità di nuovi ritrovamenti
Ciao a tutti.
Apro un nuovo topic perchè da una ricerca sul forum sembra non esserci... almeno non specificatamente. Come si fa a identificare una zona nella quale esista una reale possibilità di trovare minerali? A parte le miniere, cave e zone note mineralogicamente, per zone "nuove", inesplorate o non conosciute, quale potrebbe essere un "dettaglio" da non trascurare per "iniziare" a cercare?
Esiste in superfice un particolare (rocce, vegetazione, terreno ecc.) che potrebbe indicare la presenza di minerali?
Grazie anticipatamente a tutti.
Apro un nuovo topic perchè da una ricerca sul forum sembra non esserci... almeno non specificatamente. Come si fa a identificare una zona nella quale esista una reale possibilità di trovare minerali? A parte le miniere, cave e zone note mineralogicamente, per zone "nuove", inesplorate o non conosciute, quale potrebbe essere un "dettaglio" da non trascurare per "iniziare" a cercare?
Esiste in superfice un particolare (rocce, vegetazione, terreno ecc.) che potrebbe indicare la presenza di minerali?
Grazie anticipatamente a tutti.
Fabio Franceschelli
L'Aquila
"Non condivido la tua idea ma darei la vita affinché tu possa esprimerla". Voltaire
L'Aquila
"Non condivido la tua idea ma darei la vita affinché tu possa esprimerla". Voltaire
-
- Messaggi: 1486
- Iscritto il: gio 04 gen, 2007 10:25
- Località: Via Delle Poggiole 409 - Quarrata (PT)
- Marco E. Ciriotti
- Messaggi: 31675
- Iscritto il: ven 25 giu, 2004 11:31
- Località: via San Pietro, 55 I-10073 Devesi/Cirié TO - Italy
- Contatta:
Parlando ad esempio dell' Abruzzo, la presenza in alcuni casi di acque sulfuree, può indicare la presenza dello strato gessoso - solfifero. Vedi ad esempio la zona di San Valentino in Abruzzo Citeriore. La zona del Gran Sasso se non sbaglio è principalmente formata da quello che viene definito massiccio calcareo, in genere è possibile trovare calcite micro cristallina. Nelle zone dove sono presenti grotte, non è escluso che nelle rocce esterne circostanti si possano rinvenire cristalli di calcite di alcuni cm.
Nelle zone di rocce calcaree stratificate, è possibile rinvenire calcite, pirite/marcasite, "calcedonio" stratificato o in noduli (detta anche selce).
Nelle zone di rocce calcaree stratificate, è possibile rinvenire calcite, pirite/marcasite, "calcedonio" stratificato o in noduli (detta anche selce).
In genere faccio così, poi come ha detto Marco e Tiberio, è utile avere le cartine geologiche. Se riesci però trova un buon libro, abbastanza tecnico, per una infarinatura sulle rocce, se non lo hai già fatto, ti può essere utile e chiarificatore.Fabio F. ha scritto:Quindi sono solo le rocce che danno un primo indizio?
- Roberto Bracco
- Messaggi: 2437
- Iscritto il: lun 18 apr, 2005 10:42
- Località: Savona
La domanda da un miliardo...
Direi due i fattori determinanti per l'informazione, la carta geologica e il vecchietto.
Da una formazione rocciosa interessante che vedo in carta possono uscire minerali interessanti, soprattutto dai suoi confini stratigrafici e tettonici. I minerali infatti (i giacimenti metalliferi ma non solo) amano concentrarsi là dove c'è movimento. Più la carta somiglia a un vestito di Arlecchino più sono i luoghi potenziali dove cercare.
Il problema è che una formazione "interessante" può estendersi per 20 km e magari all'interno di questo esistono 100 m - o 100 mm - di posti "buoni".
Il secondo problema è che in ben pochi posti d'Italia le carte geologiche sono abbastanza dettagliate e aggiornate da essere utilizzabili per le nostre ricerche - a parte le zone oggetto di studi specifici dove magari è stata pubblicata una carta al 10.000 con le caratteristiche di ogni sasso.
Ma sul resto la situazione è decisamente triste, vedi le sconsolanti aree bianche nello stato di avanzamento dell carta nazionale al 50.000.
Ecco in aiuto il secondo fattore: se in un posto esistono minerali interessanti è quasi certo che in passato qualcuno avrà scavato per cercarli, e intervistando un congruo numero di vecchietti locali spesso si raggiunge una precisione di puntamento che neanche i satelliti della NASA.
Se riusciamo a concentrare nello stesso posto la notizia storica, il vecchietto e una carta decente possiamo già cominciare a scrivere i cartellini per la collezione.
Per il restante 99% dei posti andare alla ventura è sempre difficile, ma è il tipo di ricerca che sicuramente dà le maggiori soddisfazioni.
Non dimentichiamo in ruolo importante dell'acqua: l'acqua quasi sempre si scava la strada dove è più facile, per esempio dove un movimento tettonico (faglia) ha creato debolezza. E guardate infatti quanti posti da sassi si trovano in prossimità di rii e ruscelli (quest'estate il Piemonte ci ha regalato un sito inedito a manganese, guarda un po', con la formula carta aggiornata + acqua + geologo dall'occhio vispo).
E ricordiamo anche che cercare un minerale su terreno libero è molto, molto più difficile che raccogliere materiale estratto in profondità, fresco, abbondante e inalterato. Sbancamenti, scavi stradali e gallerie sono sempre da tenere d'occhio!
Roberto
Direi due i fattori determinanti per l'informazione, la carta geologica e il vecchietto.
Da una formazione rocciosa interessante che vedo in carta possono uscire minerali interessanti, soprattutto dai suoi confini stratigrafici e tettonici. I minerali infatti (i giacimenti metalliferi ma non solo) amano concentrarsi là dove c'è movimento. Più la carta somiglia a un vestito di Arlecchino più sono i luoghi potenziali dove cercare.
Il problema è che una formazione "interessante" può estendersi per 20 km e magari all'interno di questo esistono 100 m - o 100 mm - di posti "buoni".
Il secondo problema è che in ben pochi posti d'Italia le carte geologiche sono abbastanza dettagliate e aggiornate da essere utilizzabili per le nostre ricerche - a parte le zone oggetto di studi specifici dove magari è stata pubblicata una carta al 10.000 con le caratteristiche di ogni sasso.
Ma sul resto la situazione è decisamente triste, vedi le sconsolanti aree bianche nello stato di avanzamento dell carta nazionale al 50.000.
Ecco in aiuto il secondo fattore: se in un posto esistono minerali interessanti è quasi certo che in passato qualcuno avrà scavato per cercarli, e intervistando un congruo numero di vecchietti locali spesso si raggiunge una precisione di puntamento che neanche i satelliti della NASA.
Se riusciamo a concentrare nello stesso posto la notizia storica, il vecchietto e una carta decente possiamo già cominciare a scrivere i cartellini per la collezione.
Per il restante 99% dei posti andare alla ventura è sempre difficile, ma è il tipo di ricerca che sicuramente dà le maggiori soddisfazioni.
Non dimentichiamo in ruolo importante dell'acqua: l'acqua quasi sempre si scava la strada dove è più facile, per esempio dove un movimento tettonico (faglia) ha creato debolezza. E guardate infatti quanti posti da sassi si trovano in prossimità di rii e ruscelli (quest'estate il Piemonte ci ha regalato un sito inedito a manganese, guarda un po', con la formula carta aggiornata + acqua + geologo dall'occhio vispo).
E ricordiamo anche che cercare un minerale su terreno libero è molto, molto più difficile che raccogliere materiale estratto in profondità, fresco, abbondante e inalterato. Sbancamenti, scavi stradali e gallerie sono sempre da tenere d'occhio!
Roberto
- Pasquale Antonazzo
- Messaggi: 2646
- Iscritto il: sab 03 mar, 2007 22:08
- Località: Mondovì
- Contatta:
Chi lo sa... Se solo trovassi qualcosa di bello qui...
Ma non demordo... anche trovare la "solita" calcite per me sarebbe tantissimo...
Ma non demordo... anche trovare la "solita" calcite per me sarebbe tantissimo...
PASCOTTE Socio AMI n° 310.
"Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace; poi il valore dei campioni raccolti è un valore affettivo da condividere con gli altri appassionati se hai dei doppioni da poter scambiare"M. Deidda
"Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace; poi il valore dei campioni raccolti è un valore affettivo da condividere con gli altri appassionati se hai dei doppioni da poter scambiare"M. Deidda
- bortolozzi giorgio
- Messaggi: 2924
- Iscritto il: ven 22 apr, 2005 22:40
- Località: Treviso
Fabio F. ha scritto:Ciao a tutti.
Apro un nuovo topic perchè da una ricerca sul forum sembra non esserci... almeno non specificatamente. Come si fa a identificare una zona nella quale esista una reale possibilità di trovare minerali? A parte le miniere, cave e zone note mineralogicamente, per zone "nuove", inesplorate o non conosciute, quale potrebbe essere un "dettaglio" da non trascurare per "iniziare" a cercare?
Esiste in superfice un particolare (rocce, vegetazione, terreno ecc.) che potrebbe indicare la presenza di minerali?
Grazie anticipatamente a tutti.
Nel Veneto (in particolare nel Vicentino), a parte cave e miniere abbandonate, minerali interessanti sono stati trovati nelle rocce dei torrenti, andando a spaccarle nei periodi di magra.
In genere bisogna cercare rocce scure, un po' variegate, che i collezionisti estetici di solito trascurano, per cui il micromineralista ha la possibilità di avere un mondo micro tutto per sé e lo deve sfruttare.
-
- Messaggi: 825
- Iscritto il: lun 02 lug, 2007 13:14
- Località: nepi (Vt)
- Contatta:
A parte lo studio e la conoscenza del territorio un altro fattore importantissimo è l'amico che conosce determinate zone e che ti porta a visitarle. Da lui potrai apprendere moltissime nozioni pratiche, imparerai a farti "l'occhio" che è una delle cose più importanti nella ricerca, rimarrai stupito come l'esperto, anche da lontano possa riconoscere un posto buono e, mentre tu martelli a destra e a manca, lui andrà diretto in una particolare e limitatissima zona. L'occhio si fa solo con anni ed anni di esperienza ed a volte nemmeno è sufficiente (lo dimostra il fatto che alcuni migliori ritrovamenti sono stati effettuati in zone dove erano già passati numerosi ricercatori anche esperti).
Lo studio delle rocce però è fondamentele ed è importantissimo soprattutto per riconoscere le zone utili sulla carta geologica (che all'inizio ti sembrerà un puzzle di colori senza senso!) ma vedrai che piano piano ti ci abituerai e sarai in grado (almeno teoricamente) di riconoscere le zone "di contatto" fra vari tipi di rocce. Come è già stato detto, più una situazione geologica è complessa e più faglie vi sono, più si avrà la possibilità di potervi reperire minerali. Nel tuo caso e quindi nelle tue zone, a parte qualche piccolo nucleo differente e la formazione gessoso solfifera (che pochi conoscono) non ci sono particolarità geologiche interessanti. Quindi per trovare qualcosa dovrai spostarti nelle zone limitrofe all'Abruzzo (Lazio, Toscana ecc).
Quando mi verrai a trovare ne parleremo bene e soprattutto ti metterò subito al lavoro con la geologica del Lazio.
Lo studio delle rocce però è fondamentele ed è importantissimo soprattutto per riconoscere le zone utili sulla carta geologica (che all'inizio ti sembrerà un puzzle di colori senza senso!) ma vedrai che piano piano ti ci abituerai e sarai in grado (almeno teoricamente) di riconoscere le zone "di contatto" fra vari tipi di rocce. Come è già stato detto, più una situazione geologica è complessa e più faglie vi sono, più si avrà la possibilità di potervi reperire minerali. Nel tuo caso e quindi nelle tue zone, a parte qualche piccolo nucleo differente e la formazione gessoso solfifera (che pochi conoscono) non ci sono particolarità geologiche interessanti. Quindi per trovare qualcosa dovrai spostarti nelle zone limitrofe all'Abruzzo (Lazio, Toscana ecc).
Quando mi verrai a trovare ne parleremo bene e soprattutto ti metterò subito al lavoro con la geologica del Lazio.
fabio
Socio GMR
libero ricercatore
Socio GMR
libero ricercatore
- machv83
- Messaggi: 327
- Iscritto il: mer 22 feb, 2006 20:34
- Località: Stati Uniti d'America (per ora...)
- Contatta:
A mio avviso:
carta geologica, conoscenza delle rocce, tempo a disposizione, naso per il sasso giusto, sesto senso e fattore C (circa il 90% sul totale rappresentato da tutti gli elementi considerati).
... O son stato troppo sincero?
Chris
carta geologica, conoscenza delle rocce, tempo a disposizione, naso per il sasso giusto, sesto senso e fattore C (circa il 90% sul totale rappresentato da tutti gli elementi considerati).
... O son stato troppo sincero?
Chris
"Don't follow the known path, lead a new highway instead".[...] Christian Mavris
Il fattore C ancora non l'aveva nominato nessuno!!!
machv83 ha scritto:A mio avviso:
carta geologica, conoscenza delle rocce, tempo a disposizione, naso per il sasso giusto, sesto senso e fattore C (circa il 90% sul totale rappresentato da tutti gli elementi considerati).
... O son stato troppo sincero?
Chris
Fabio Franceschelli
L'Aquila
"Non condivido la tua idea ma darei la vita affinché tu possa esprimerla". Voltaire
L'Aquila
"Non condivido la tua idea ma darei la vita affinché tu possa esprimerla". Voltaire
-
- Messaggi: 825
- Iscritto il: lun 02 lug, 2007 13:14
- Località: nepi (Vt)
- Contatta:
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 36 ospiti