Punto di partenza o del "codice deontologico"

discussioni circa il forum e circa i minerali in genere
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Luciano Vaccari
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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da Luciano Vaccari » mar 22 mar, 2011 14:40

Dario, hai per due volte detto "meno male che c'è il forum"....vedi che il forum è la concretizzazione di quello che dice Fabio....credere in una cosa e condividerla/lavorarci insieme.

Non riesco a capire perchè molti continuino a pensare che una bella idea non vale o è solo "aria al vento" se non è condivisa da tutti quanti.

Se io posso insieme a Fabio e ad Andrea (cito due nomi a caso) portare avanti questo pensiero e questo modo di vivere la mia passione per i minerali, sono a dama, ossia posso quotidianamente veder realizzato quel pensiero a cui Fabio fa riferimento.
Perchè ci si continua a nascondere dietro ad una sorta di "saggia negatività" solo perchè il mondo intero non cambia?

La cosa importante è poter fare quello in cui si crede, non la quantità di persone che lo fanno...
Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'è un campo. Ti aspetterò laggiù.
(Jalaluddin Rumi- XIII sec.)

Luciano
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Di Domenico Dario
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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da Di Domenico Dario » mer 23 mar, 2011 8:58

Ne abbiamo già parlato Marco,é chiaro che non si ricorda di me perché le analisi le ha fatte allo Stoppani a cui avevo consegnato i campioni.Per quanto riguarda le analisi dei campioni,sono contento di aver potuto usufruire del nuovo servizio messo a disposizione dei soci e quindi,da parte mia,non mancheranno altre analisi su altri campioni che ho trovato di recente,finalmente AMI ci da una marcia in più e non é poco :P Ritengo la Rivista un punto di partenza e di arrivo su quanto vogliamo fare delle nostre ricerche e su come si dovrebbe portare avanti l'interesse,perché al di là dei vari atteggiamenti di ognuno di noi,và da se che per poterci "identificare"come veri appassionati di minerali ci debba essere da parte nostra una condivisione con gli altri del nostro interesse;la Rivista ci fà conoscere e ci fà vedere chi siamo e cosa facciamo.La Rivista,però deve poter dare a tutti lo spazio per esprimere le proprie ricerche,deve avere maggiore penetrazione in quelle fasce di persone meno esperte,al momento,la vedo solo per pochi.Se vogliamo cambiare e farci conoscere per quello che siamo ritengo che sia la Rivista che il Forum siano un buon punto di partenza,meno dogmatici siamo e più possibilità ci sono ai tanti che si avvicinano al nostro interesse con interessi diversi dal solito.
Grazie e perdonatemi errare humanum est!

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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da Roberto Bracco » mer 23 mar, 2011 9:28

Certo Dario, sarebbe bello avere un MICRO che oltre agli articoli di rilievo scientifico abbia anche lo spazio per il racconto della gita, la segnalazione locale, la ricerca in posti classici... ma chi la dovrebbe gestire una rivista così?? Si esce con un volume al mese?
Ti dico solo che abbiamo un articolo pronto su specie di rilevanza mondiale identificate in Liguria col servizio AMI che dovrà aspettare il prossimo numero per semplice mancanza di spazio!
Sono un accanito sostenitore del "day by day", della mineralogia raccontata col martello in una mano e la penna nell'altra, della paginetta di emozioni davanti al bel sasso, ma una rivista di livello nazionale e oltre non se lo può permettere!
Mettetevi piuttosto d'accordo voi che state in una delle regioni più ricche di bei minerali. Avete già l'ottimo Cercapietre ma mi pare di capire che lo spazio e il materiale per un'iniziativa tipo PRIE ci sia eccome... dovete solo inventarvi il titolo... PRIE non costa niente, non consuma carta, ha un comitato (virtuale) di redazione di tre persone e pubblica un centinaio di pagine all'anno raccontando ciò che succede in un cinquantesimo del territorio nazionale.
A proposito, il n. 3/2010 è ai torchi e ci sarà la settimana prossima!
Non siamo più belli o più bravi: ne abbiamo semplicemente voglia, la nostra iniziativa non deve restare isolata. SCOPIAZZATECI!!!
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Perché seguire il calcio, quando accanto c'è lo scandio e poco più in là il vanadio?

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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da Luca Baralis » gio 24 mar, 2011 19:53

Seppur più indirizzata alla vita sociale, ci sarebbe anche AMI Notizie per ospitare articoli brevi e notizie spiccie.
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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da Massimo Russo » ven 25 mar, 2011 9:23

... questo sarebbe valido se anche altri si impegnassero a scrivere qualcosa per arricchire il periodico e farlo diventare davvero DI TUTTI . Se avete voglia mandare a massimo.russo@ov.ingv.it

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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da angelo giovinazzo » sab 26 mar, 2011 18:23

Ciao a tutti. Ho cercato di leggere tutte le 54 pagine di discussione ma sono davvero tante.
Qualcuno mi sa dire se esistono regole o leggi che regolamentano la raccolta di minerali?
Faccio un esempio...
Se girovagando per monti su territorio del demanio trovo un filone con qualsivoglia mineralizzazione, posso scavare e raccogliere i minerali o devo chiedere una autorizzazione e a chi? (fermo restando che sono coscente che nessuno mi autorizza a fare scempi).
Forse se n'è già parlato in altre sezioni del forum, questa mi pareva la più pertinente ma non ho trovato le info che mi occorrevano.
Grazie per l'attenzione.
Angelo

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angelo giovinazzo
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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da angelo giovinazzo » sab 26 mar, 2011 18:28

Scusate come non detto... ho trovato le info che cercavo sul forum... Ero un po' di fretta e non ho letto attentamente!
Grazie comunque!

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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da Marco E. Ciriotti » sab 26 mar, 2011 18:38

Perfetto. Grazie.
Le regioni italiane che hanno regolamentato la ricerca e la raccolta sono a oggi, Piemonte, Valle d'Aosta, Lombartdia, Trentino Alto Adige.
Una certa qual regolamentazione esiste anche per l'intero territorio nazionale. Naturalmente raccolta e ricerca sono di norma vietate nelle zone soggette a vincolo naturale (Parchi).
Per tutto trovi traccia qui nel forum.
Marco E. Ciriotti

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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da TOSATO FABIO » lun 08 ago, 2022 16:27

Riporto a galla questo topic alquanto anziano ma sempre valido.
I fatti della Val formazza con tre ricercatori italiani indagati su vari reati ha riportato alla ribalta un tema, spesso sottovalutato o tenuto "sotto il tappeto", ma sempre presente e spinoso.
Quale è l'etica nella ricerca dei minerali?
Esiste una deontologia del ricercatore?
Le posizioni dell'AMI sono state ampiamente discusse e sono molto chiare.
Le accuse sollevate ai tre ricercatori per i fatti della Val formazza sono desumibili dagli articoli di stampa che sono presenti in rete e, sempre in rete, è presente un video che illustra la zona di ricerca e quello che hanno trovato le Guardie di Finanza: ma credo sia inutile parlare del fatto in sè e speriamo che la Magistratura faccia chiarezza; negli articoli di stampa si legge che vogliono indagare sull'attività pregressa di questi tre ricercatori e a chi vendevano i loro ritrovamenti.
Ma guardiamo più in alto, visto che l'etica, la deontologia ormai vanno a braccetto con la sostenibilità della ricerca.

Proviamo a limitarci a discutere sull'attività da svolgere in campo libero, anche a quote elevate, escludendo le cave e miniere.
E' evidente che l'anno torrido 2022 ha fatto regredire i nevai e ghiacciai di molto (erano già in regressione veloce): sta a significare che vengono alla luce zone un tempo coperte e potenzialmnete utili per la ricerca (nuove fessure alpine ecc.), come era già successo nell'anno 2003.
La mia posizione è semplice: ricerca libera regolamentata e svolta con mezzi leciti, cioè mazzetta e scalpelli.
Regolamentata per esempio come per la regione Piemonte dove ci si registra a un elenco regionale e si accetta di condurre la ricerca con mezzi leciti.

La ricerca con mezzi leciti in montagna rispecchia la filosofia adottata per gli scalatori di alte vette: niente ossigeno, spedizione veloce e "leggera", pochi portatori e affidamento alle proprie forze fisiche.
Credo che tale condotta sia sostenibile, ma vado un po' oltre.

Se guardate il filmato del fatto della Val Formazza, noterete un'ampia distesa di zone moreniche: personalmente andrei a rimestare tra i sassi rotti alla ricerca di piccole fessure e piccole zone mineralizzate da guardare sul posto con il lentino e sperare poi nella visione al microscopio.
Personalmente ritengo ormai poco interessante ricercare i quarzi in sè per sè, dato che questo comporta lavorare fessure alpine ecc.: e poi, mi interessa ancora ritrovare per l'ennesima volta un quarzo da 2 - 5 - 7 centimetri?
Possibile che dopo piàù di 45 anni di collezionismo io debba ancora ricercare del quarzo, calcite ed ematite?
La mia risposta è NO: preferisco ricercare altro.

Questa mia impostazione è più o meno impattante? può essere considerata più sostenibile?
Ho lanciato il sasso (però prima l'ho esaminato...): proviamo a discutere, senza alzare i toni e vediamo se ne esce qualcosa, tenendo presente che è un tema che ci tocca TUTTI
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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da agi » lun 08 ago, 2022 17:55

La ricerca con mezzi leciti in montagna rispecchia la filosofia adottata per gli scalatori di alte vette: niente ossigeno, spedizione veloce e "leggera", pochi portatori e affidamento alle proprie forze fisiche
... ricordando di portare a casa la monnezza :D
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Mirco
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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da Mirco » mar 09 ago, 2022 1:24

Carissimo Fabio
Il tuo intervento sarebbe condivisibile in toto ma devo farti un paio di appunti.

Il primo è che i fatti da me citati riguardo la Val Formazza si sono svolti (guarda caso) proprio nella regione da te citata dove vige una splendida legge. Se tale legge fosse applicata da tutti io avrei ad esempio una tubulite ma i siti da me visitati sono stati ripuliti in maniera ben poco deontologica.

Secondo appunto: io non cercherei un quarzo per nessun motivo, il quarzo è proprio un minerale che non mi piace MA, avendo trascorso varie estati in Formazza, ho conosciuto persone che cercano quarzi, ematiti e altri minerali estetici e comuni perché ci sono negozianti che li comprano per rivenderli a loro volta, fanno tanta scena in vetrina da loro e nelle vetrine dei turisti.

Parlando con un negoziante che li esponeva (spacciandoli come raccolti da suo padre negli anni passati e ogni volta CASUALMENTE sono gli ultimi rimasti) ho scoperto l'acqua calda, ovvero che loro stessi ignorano totalmente l'esistenza del registro dei ricercatori. Quando gli ho mostrato il mio documento sono trasaliti o almeno hanno fatto finta,.insistendo a dire che lì la ricerca è vietata da anni (casualmente da dopo che il sopracitato padre passasse a miglior vita).

Per il resto oggi ho fatto un po' di ricerca in alta val Bognanco, con il solo martello da geologo: tutto a norma di legge!
Mirco

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Di Domenico Dario
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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da Di Domenico Dario » mer 10 ago, 2022 8:54

A parte la ricerca dei proietti erratici nei campi che nulla ha che vedere con la ricerca nei filoni e conseguentemente con lo scavo e il danno ambientale fatto anche senza l'uso di martelli pneumatici a benzina o batteria, ma anche e solo con mazzetta e scalpello; non vedo alternative se si vuole trovare qualcosa che non sia presente in superficie.
Per trovare i minerali non alterati e estetici devi scavare, buttare giù pareti perché lì sta il bello della ricerca, scoprire scavando e rompendo con semplice mazza e scalpello.Altra alternativa le cave, se ti fanno entrare e anche qui di straforo c'è il reato, il furto in proprietà privata per qualcuno.Poi con questi minerali, a parte quelli da mettere in vetrina o nei cassetti, che ci facciamo ? li scambiamo ? o si mettono in vendita sul web o alle mostre "scambio" o meglio nelle borse mineralogiche ? Nei paesi più ricchi di minerali si fanno scavi senza guardare troppo al danno ambientale, ma sono paesi poveri dove non esistono leggi di tutela ambientale; da noi con le leggi attuali sul dissesto e altro, non può essere legale cercare minerali, è sempre un furto e danno allo Stato se non hai i permessi per farlo.Quindi di cosa vogliamo parlare dopo questi incresciosi fatti di cronaca ?

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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da Di Domenico Dario » mer 10 ago, 2022 9:40

Con le Z.P.S. (Zone a Protezione Speciale) come la mettiamo con la ricerca ?
Dove abito è tutta Z.P.S., se ti vedono fare uno scavo, sia i proprietari dei terreni e sia i Carabinieri Forestali sei passibile di denuncia; per questo motivo non metto più nulla e non pubblico nulla di quello che trovo in superficie o che trovavo prima dell'istituzione di zona protetta.Visto questi divieti non faccio più ricerche da molti anni e non ho nessuna intenzione di fare pubblicazioni o di allestire musei e quant'altro; troppa ignoranza sia nelle istituzioni che nella gente di paese che vedono solo interesse pecuniari nella ricerca dei minerali, grazie anche a quei bei documentari esteri molto istruttivi, trasmessi sulle reti TV.

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Luciano Vaccari
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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da Luciano Vaccari » mer 10 ago, 2022 10:55

Dario, ad oggi l'unica cosa incresciosa che noto è il come l'articolo sia stato scritto, null'altro.
Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'è un campo. Ti aspetterò laggiù.
(Jalaluddin Rumi- XIII sec.)

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Re: Punto di partenza o del "codice deontologico"

Messaggio da Ferdinando Giovine » mer 10 ago, 2022 11:28

"Fare uno scavo in un terreno privato" senza aver chiesto prima il permesso al proprietario tanto da aver paura della sua denuncia?
Spero di aver capito male.

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