AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFICAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

database, nuove specie, discrediti,
ridefinizioni, classificazioni, ecc.
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Marco E. Ciriotti
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Re: AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFCAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

Messaggio da Marco E. Ciriotti » gio 04 mar, 2021 11:08

Avevo dimenticato: una terza nuova specie. Appena approvata…
Comparirà nel prossimo resoconto IMA CNMNC (Newsletter 60).

(Nello specifico i dati ottenuti al SEM-EDS sono stati di gran lunga superiori a quelli ottenuti con l'EPMA. Avevo fatto cenno a questo "problema", causato da un particolare motivo, in un thread di qualche tempo fa, ma non ricordo quale...)
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Re: AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFCAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

Messaggio da Marco E. Ciriotti » lun 29 mar, 2021 14:46

Le specie identificate dal SIUK dell'AMI e da SpectraLab su commissione AMI sono, se valutate di interesse, pubblicate sul periodico dell'AMI e cioè Micro.
Ogni qual altro tipo di pubblicazione deve essere pre-autorizzata dal Comitato di Redazione di Micro o dal Consiglio Direttivo dell'AMI.
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Re: AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFCAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

Messaggio da Marco E. Ciriotti » sab 17 apr, 2021 11:03

IMA Commission on New Minerals, Nomenclature and Classification (CNMNC)
Newsletter 60

IMA No. 2020-093
Graulichite-(La)
LaFe3+3(AsO4)2(OH)6
Patte d’Oie mine, Bou Skour mining district, Djebel Saghro
mountain range, ca. 50 km south-east of Ouarzazate,
Morocco (30°55’47”N, 6°18’05”W)
Cristian Biagioni, Marco E. Ciriotti, Georges Favreau, Daniela
Mauro and Federica Zaccarini
*E-mail: cristian.biagioni@unipi.it
Alunite supergroup
Trigonal: R3m; structure determined
a = 7.252(13), c = 16.77(3) Å
5.86(m), 3.045(s), 2.511(mw), 2.239(m), 1.960(mw), 1.813
(mw), 1.689(mw), 1.478(m)
Type material is deposited in the mineralogical collections of
the Museo di Storia Naturale, Università di Pisa, Via Roma
79, Calci (PI), Italy, catalogue number 19924
How to cite: Biagioni, C., Ciriotti, M.E., Favreau, G., Mauro,
D. and Zaccarini, F. (2021) Graulichite-(La), IMA 2020-093.
CNMNC Newsletter 60; Mineralogical Magazine, 85, https://
doi.org/10.1180/mgm.2021.30
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Re: AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFCAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

Messaggio da Marco E. Ciriotti » ven 17 set, 2021 11:30

Al momento l'operatività del SIUK è sospesa per almeno due motivi principali:
- soltanto gli studenti e i dipendenti ed equiparati del dipartimento (strutturati o meno) possono accedere all'interno del dipartimento stesso e, nello specifico, a strumentazioni che dopo ogni impiego devono essere sanificate;
- scadenza temporale delle convenzioni SEM-EDS e micro-Raman a suo tempo sottoscritte tra AMI e Università di Torino - Dipartimento di Scienze della Terra (per l'EDS), AMI - Università di Torino - Dipartimento di Scienze della Terra e Dipartimento di Chimica e Interdepartmental Centre “G. Scansetti” (per il micro-Raman).

Centro Scansetti: https://www.centroscansetti.unito.it/
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Re: AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFCAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

Messaggio da Marco E. Ciriotti » mar 12 ott, 2021 13:29

Finché è in vigore il super green pass non sarà possibile accedere al SEM-EDS, al Raman e al Crisdi fuori dal normale orario di servizio dei dipartimenti.
L'operatività del SIUK è pertanto notevolmente ridotta.
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Re: AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFCAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

Messaggio da Marco E. Ciriotti » lun 09 mag, 2022 12:16

Testo integrale deliberato dal Consiglio Direttivo dell'AMI - Associazione Micromineralogica Italiana e approvato dall'Assemblea dei Soci tenutasi in seconda convocazione alle ore del giorno 8 maggio 2022 (08/05/2022) presso la Sala Ruah, piazza San Francesco, Bagno a Ripoli (Firenze).

Dichiarazione di etica e negligenza della pubblicazione Micro

Micro (periodico dell’AMI – Associazione Micromineralogica Italiana: Codice Fiscale e Partita IVA 93041990198) aderisce ai principi delineati da COPE – Committee on Publication Ethics (http://publicationethics.org/). Il comitato editoriale della rivista si impegna a garantire l'etica nella pubblicazione e la qualità degli articoli. Pertanto viene richiesta la conformità agli standard di comportamento etico da tutte le parti coinvolte: autori, comitato editoriale, revisori ed editore.
Con il termine autore si intende sia il singolo che il gruppo di autori; il termine editore afferisce al direttore responsabile. I componenti del comitato editoriale hanno il compito di vigilare sulla condotta dell’editore e di coadiuvarlo per il miglior svolgimento dei lavori, ma – diversamente dal direttore responsabile – così come i referee, il comitato editoriale non risponde di fronte a terzi per alcun tipo di negligenza.
Doveri degli autori
Standard di rendicontazione
Gli autori di rapporti di ricerca originali devono presentare un resoconto accurato del lavoro svolto, nonché una discussione obiettiva del suo significato. I dati devono essere rappresentati accuratamente nel documento. I risultati della ricerca devono essere registrati e mantenuti in una forma che consenta l'analisi e la revisione. Dichiarazioni false o consapevolmente inesatte costituiscono un comportamento non etico e sono inaccettabili.
Originalità
Gli autori devono garantire che il loro lavoro sia interamente originale e, se sono stati utilizzati lavori e/o parole di altri, questo fatto deve essere opportunamente citato. Il plagio in tutte le sue forme costituisce un comportamento accademico-deontologico immorale ed è inaccettabile. Le informazioni ottenute tramite comunicazione privata, corrispondenza o discussioni con terzi non devono essere utilizzate senza l'espresso consenso scritto della fonte corrispondente.
Pubblicazioni multiple o simultanee
Gli autori non devono, di norna, pubblicare articoli che descrivono la stessa ricerca su più di una rivista. L'invio contemporaneo dello stesso manoscritto a più riviste costituisce un comportamento editoriale non etico ed è inaccettabile. La pubblicazione di alcuni tipi di articoli (per esempio traduzioni) in più di una rivista è giustificabile solo a determinate condizioni: gli autori e gli editori delle riviste interessate devono accettare la pubblicazione secondaria, che deve riflettere gli stessi dati e la stessa interpretazione del documento principale. Il riferimento primario deve essere citato nella pubblicazione secondaria.
Riconoscimento delle fonti
Deve essere sempre dato un adeguato riconoscimento del lavoro di altri utilizzato in un progetto di ricerca. Tale riconoscimento, al minimo, deve consistere in una citazione testuale e nelle referenze.
Divulgazione del sostegno finanziario
Tutte le fonti di sostegno finanziario per il progetto devono essere rese pubbliche.
Errori fondamentali nel lavoro pubblicato
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Decisioni di pubblicazione
L'editore della rivista decide quale degli articoli presentati deve essere pubblicato e ne programma la data di uscita. La convalida del lavoro e la sua importanza per ricercatori e lettori devono sempre guidare tali decisioni. L'editore è guidato dalle politiche del comitato editoriale della rivista e vincolato dai requisiti legali in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio.
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Riservatezza
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Standard di obiettività
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Divulgazione e conflitti di interesse
Le informazioni privilegiate o le idee ottenute attraverso la revisione tra pari non devono essere utilizzate per vantaggio personale. I revisori non devono prendere in considerazione manoscritti in cui hanno conflitti di interesse derivanti da rapporti o connessioni concorrenziali, di collaborazione o di altro tipo con autori, aziende o istituzioni collegate agli articoli.

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Re: AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFCAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

Messaggio da Marco E. Ciriotti » lun 10 ott, 2022 17:56

Seppur con personale ridotto e, conseguentemente a ritmi più lenti, indagini per l'identificazione di UK sono comunque alla portata dei soci AMI.
Le condizioni sono le medesime che si possono rilevare sul primo messaggio di questo thread.
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Re: AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFCAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

Messaggio da Marco E. Ciriotti » lun 14 nov, 2022 15:21

Alcune precisazioni / informazioni sul Servizio di Identificazione di UK (SIUK)

1. Fotografia a colori: una foto ad alta definizione del miglior cristallo o gruppo (aggregato) di cristalli deve essere fatta (o fatta fare) dai soci prima di spedire i campioni al SIUK per le indagini analitiche necessarie, soprattutto allorquando il socio attento e buon conoscitore delle località sa che il campione può essere di notevole interesse o comunque tale da poter dar adito a un articolo per Micro e/o altra rivista.

2. Materiale necessario: di norma (salvo eccezioni che potrebbero essere di volta in volta precisate se anziché inviare direttamente i campioni vengono prima proposti - via e-mail - i campioni che si intendono identificare tramite una breve descrizione e una foto, anche solo da telefonino, a: marco.ciriotti45@gmail.com), è sufficiente avere una piccola quantità del materiale che si vuole venga identificato. Due o tre (micro)cristalli, staccati dalla matrice, sono sufficienti. In tal caso i (micro)cristalli devono essere riposti in uno scatolino di plastica o in una fialetta di vetro che riporta almeno il nome del socio e la località dettagliata del ritrovamento.

3. Procedura analitica: di norma per ognuno dei campioni inoltrati per l'identificazione le procedura analitica è la seguente:
- 3a: prima operazione. il cristallo viene analizzato al micro-Raman: in un elevato numero di casi il responso è sufficiente per una corretta identificazione della specie;
- 3b: seconda operazione: se il responso micro-Raman non garantisce una sicura identificazione della specie minerale, possibilmente lo stesso cristallo viene sottoposto ad analisi SEM-EDS;
- 3c: terza operazione: in alcuni casi le due precedenti operazioni non sono sufficienti per una identificazione certa della specie minerale. In tal caso si rende necessaria un'indagine diffrattometrica (quest'ultima operazione - PXRD o SCXRD - in funzione della qualità di cristallizzazione della fase può richiedere tempi alquanto lunghi con costi operativi piuttosto elevati). Il costo della diffrazione non è incluso nel contributo richiesto ai soci per l'identificazione e pertanto dovrà essere sostenuto per intero dai soci. Soltanto in casi molto particolari (nuova specie, ritrovamento di specie rarissima ecc.) l'AMI (a propria discrezione) può farsi carico di questo costo suppletivo.

4. Se si procede come qui indicato ai punti precedenti, si ottengono due risultati importanti:
- 4a: il cristallo esaminato sarà esattamente quello che il socio certamente voleva fosse esaminato. In campioni rilasciati con matrice senza una descrizione accurata della fase che si vuole far identificare e senza una freccetta (ben ferma) che la indichi, mancherebbe la certezza a cui si fa cenno;
- 4b: viene meno la necessità di dover restituire il campione ai soci dopo aver prelevato i cristalli necessari alle indagini 1, 2 e 3;
- 4c: qualora venga meno il prelievo a monte effettuato direttamente dai soci, il costo per l'eventuale restituzione dei campioni non può essere a carico a dell'AMI.

5. Considerato il personale ridotto, i tempi di attesa dei responsi potrebbero non essere brevi.

6. Il pacco contenente i (micro)cristalli che si intende far esaminare deve essere inoltrato a:
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E-mail: marco.ciriotti45@gmail.com
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Re: AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFCAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

Messaggio da Marco E. Ciriotti » gio 19 gen, 2023 18:20

Importanti risultati sono stati effettuati (per altri più recenti si riferirà a fine lavori) nel corso dell'ultimo semestre 2022, rilevando molte novità (per la località, per l'isola e per l'Italia) su alcuni storici siti della Sardegna. L'occhio del ricercatore di micro dà sempre risultati di rilievo...

Nei lavori sono stati esaminati (prevalentemente al SEM-EDS e micro-Raman, ma anche PXRD) quasi un migliaio di campioni.

I lavori di redazione degli articoli per la pubblicazione su Micro sono in corso d'opera e alcuni già in fase di referaggio. Forse solo un paio di essi troverà spazio per la pubblicazione entro il 2023, gli altri lo saranno nel corso del 2024.
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Re: AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFCAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

Messaggio da Marco E. Ciriotti » ven 20 gen, 2023 16:15

Alcune precisazioni / informazioni sul Servizio di Identificazione di UK (SIUK)

1. Fotografia a colori: possibilmente una foto ad alta definizione del miglior cristallo o gruppo (aggregato) di cristalli deve essere fatta (o fatta fare) dai soci prima di spedire i campioni al SIUK per le indagini analitiche necessarie, soprattutto allorquando il socio attento e buon conoscitore delle località sa che il campione può essere di notevole interesse o comunque tale da poter dar adito a un articolo per Micro e/o altra rivista.

2. Materiale necessario: di norma (salvo eccezioni che potrebbero essere di volta in volta precisate se anziché inviare direttamente i campioni vengono prima proposti - via e-mail - i campioni che si intendono identificare tramite una breve descrizione e una foto, anche solo da telefonino, a: marco.ciriotti45@gmail.com), è sufficiente avere una piccola quantità del materiale che si vuole venga identificato. Due o tre (micro)cristalli, staccati dalla matrice, sono sufficienti. In tal caso i (micro)cristalli devono essere riposti in uno scatolino di plastica o in una fialetta di vetro che riporta almeno il nome del socio e la località dettagliata del ritrovamento.

3. Procedura analitica: di norma per ognuno dei campioni inoltrati per l'identificazione le procedura analitica è la seguente:
- 3a: prima operazione. il cristallo viene analizzato al micro-Raman: in un elevato numero di casi il responso è sufficiente per una corretta identificazione della specie;
- 3b: seconda operazione: se il responso micro-Raman non garantisce una sicura identificazione della specie minerale, possibilmente lo stesso cristallo viene sottoposto ad analisi SEM-EDS;
- 3c: terza operazione: in alcuni casi le due precedenti operazioni non sono sufficienti per una identificazione certa della specie minerale. In tal caso si rende necessaria un'indagine diffrattometrica (quest'ultima operazione - PXRD o SCXRD - in funzione della qualità di cristallizzazione della fase può richiedere tempi alquanto lunghi con costi operativi piuttosto elevati). Il costo della diffrazione non è incluso nel contributo richiesto ai soci per l'identificazione e pertanto dovrà essere sostenuto per intero dai soci. Soltanto in casi molto particolari (nuova specie, ritrovamento di specie rarissima ecc.) l'AMI (a propria discrezione) può farsi carico di questo costo suppletivo.

4. Se si procede come qui indicato ai punti precedenti, si ottengono due risultati importanti:
- 4a: il cristallo esaminato sarà esattamente quello che il socio certamente voleva fosse esaminato. In campioni rilasciati con matrice senza una descrizione accurata della fase che si vuole far identificare e senza una freccetta (ben ferma) che la indichi, mancherebbe la certezza a cui si fa cenno;
- 4b: viene meno la necessità di dover restituire il campione ai soci dopo aver prelevato i cristalli necessari alle indagini 1, 2 e 3;
- 4c: qualora venga meno il prelievo a monte effettuato direttamente dai soci, il costo per l'eventuale restituzione dei campioni non può essere a carico a dell'AMI.

5. Considerato il personale ridotto, i tempi di attesa dei responsi potrebbero non essere brevi.

6. Il pacco contenente i (micro)cristalli che si intende far esaminare deve essere inoltrato a:
Marco Ciriotti
AMI - Associazione Micromineralogica Italiana
via San Pietro, 55
10073 Devesi-Ciriè

E-mail: marco.ciriotti45@gmail.com

7. Il costo per i soci AMI per i campioni che eccedono i 5 gratuiti/anno è di € 15 per il solo Raman e di € 30 per SEM-EDS + micro-Raman. L'ammontare deve essere bonificato all'AMI - Associazione Micromineralogica Italiana:
IBAN IT-24-E-07601-01000-000093325421

Per un numero di campioni superiore a 50 verrà applicato uno sconto speciale con la riduzione del costo a € 25 per SEM-EDS e micro-Raman.
Per un numero di campioni superiore a 100 verrà applicato uno sconto speciale con la riduzione del costo a € 20 per SEM-EDS e micro-Raman.

NB: In alcuni casi le due precedenti operazioni non sono sufficienti per una identificazione certa della specie minerale. In tal caso si rende necessaria un'indagine diffrattometrica (quest'ultima operazione - PXRD o SCXRD - in funzione della qualità di cristallizzazione della fase può richiedere tempi alquanto lunghi con costi operativi piuttosto elevati). Il costo della diffrazione non è incluso nel contributo richiesto ai soci per l'identificazione e pertanto dovrà essere sostenuto per intero dai soci. Soltanto in casi molto particolari (nuova specie, ritrovamento di specie rarissima ecc.) l'AMI (a propria discrezione) può farsi carico di questo costo suppletivo.
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Re: AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFCAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

Messaggio da Marco E. Ciriotti » mar 18 lug, 2023 11:24

Dal 15 luglio al 31 agosto 2023 il servizio è sospeso e riprenderà a settembre 2023.
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Re: AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFCAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

Messaggio da Marco E. Ciriotti » mer 06 set, 2023 13:13

I lavori per l'identificazione di minerali non noti al collezionista sono ora ripresi.

Soltanto il 5% della materia che ci circonda (l'universo in senso lato) è scientificamente noto.
Scoprire qualcosa che nessuno sinora ha ancora fatto conoscere è pertanto un qualcosa di estremamente normale. Il 95% della materia (s.l.) è infatti ancora del tutto sconosciuto.
Se si è curiosi e si è intrinsecamente interessati alla conoscenza, non esitate a far analizzare quello che ai vostri occhi o per le vostre conoscenze appare "strano".
L'AMI SIUK cercherà di dare una risposta alle "stranezze" che lo meritano che, se di interesse generale per la mineralogia, troveranno pubblicazione sul periodico dell'AMI: Micro
(viewtopic.php?f=5&t=10646)

https://www.amimineral.org/
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Messaggio da Marco E. Ciriotti » lun 18 set, 2023 15:11

Posto, a seguire, il messaggio di Emanuele Costa relativo alla strumentazione SEM-EDS, di norma usata per l'identificazione degli UK.

""Buongiorno a tutti,

scrivo questo messaggio -che per forza di cose sarà un po' verboso- per aggiornare il Dipartimento sulle condizioni del SEM-EDS Jeol LV 300.

I tecnici della Jeol sono venuti venerdi' scorso per un ulteriore intervento, e hanno provveduto ad una pulizia profonda di alcune fenditure interne alla colonna, della camera del portacampione e della parte terminale della colonna stessa, compreso il detector di backscatter.

I problemi che abbiamo avuto nelle ultime settimane sono derivati fondamentalmente da un accumulo protratto nel tempo di contaminanti, sia sotto forma di polveri fini sia sotto forma di sostanze organiche varie, che si sono accumulate e che si spostano ogni volta sotto effetto di vari agenti come turbolenza dell'aria all'interruzione del vuoto della camera, all'azione dei campi elettromagnetici etc. Allego alla mail una foto che mostra la contaminazione raccolta su un foglio di carta da laboratorio passata sulla struttura di supporto del portacampione.

Al momento attuale SEMBRA CHE IL PROBLEMA SIA RISOLTO e il sem dovrebbe essere pienamente operativo anche sotto l'aspetto del Low Vacuum, per l'osservazione di campioni non metallizzati.

MA:

PER EVITARE CHE IN FUTURO PROBLEMI SIMILI SI POSSANO DI NUOVO VERIFICARE:

- non si potranno inserire nella camera del sem dei campioni che presentino polveri non fissate in modo adeguato Potrebbe essere sufficiente la metallizzazione, ma molto meglio la dipsersione su supporto adesivo conduttivo e trattamento con aria compressa successivo per eliminare le particelle non adese.

- i campioni polverosi, se proprio e' necessario analizzarli, dovranno inoltre essere trattati prima con un magnete allo scopo di eliminare eventuali particelle magnetiche (nel caso si debbano proprio analizzare delle polveri metalliche, per giunta magnetiche, potete chiedere informazioni a me o a Roberto Cossio)

- se fosse necessario analizzare campioni che contengano o possano contenere una componente organica (materiali biologici, polimeri, argille, sostanze carboniose etc) chiedete prima a me o a Cossio, e comunque non si dovra' operare senza apertura, ma utilizzare al massimo la apertura 2. (ricordo che apertura 1 e' la piu' piccola, adatta a foto ad alto ingrandimento, poi abbiamo apertura 2 e 3, sempre piu' grandi, e la possibiltà di operare senza apertura (fascio molto intenso, poco adatto a visualizzazione)

- se non in casi accertati, non si opererà piu' senza fenditura per l'acquisizione in tempi brevi di mappe su superfici estese. Lavorare senza fenditura permette di usare fasci molto intensi, che pero' riscaldano molto il campione e ne consentono l'evaporazione e il degassamento, soprattutto se contengono minerali idrati o argille o polimeri. Ovviamente il fenomeno e' meno grave se si analizzano sezioni sottili di graniti o campioni metallici, per cui nel dubbio chiedete a me o a Cossio. Questo comporterà sicuramente un allungamento dei tempi necessari ad acquisire mappe di superfici estese, ma speriamo anche che allunghi la vita operativa dello strumento.

- a lato di questo discorso (fasci molto intensi), e' stata riscontrata una degradazione del detector degli elettroni secondari, che quando vengono effettuate delle analisi viene comunque investito da un gran numero di elettroni, a maggior ragione se si lavora con fasci intensi. Qundi il lavorare con fasci meno intensi allungherà anche la vita del fotomoltiplicatore SE.

Quanto sopra per doverosa comunicazione a tutti i componenti del dipartimento, soprattutto di coloro che in questi giorni hanno dovuto sopportare disagi e ritardi. Non dimentichiamo inoltre che questi interventi comportano costi ingent.

Io e Roberto Cossio e Simona Cavagna rimaniamo a disposizione per chiarimento e per aiutarvi nelle scelte di preparazione del campione.

allego qui a seguito la foto che mostra la contaminazione intensa di cui riferivo piu' sopra.

Emanuele Costa""
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Re: AMI SIUK: SERVIZIO PER L'IDENTIFCAZIONE DI SPECIE MINERALI NON NOTE (UK)

Messaggio da Marco E. Ciriotti » mer 06 dic, 2023 15:58

Una breve comunicazione per coloro che inoltrano campioni di UK per analisi.
Oltre al messaggio e-mail che preannuncia l'inoltro del materiale, i soci sono pregati di aggiungere il numero di telefono attivo con cui raggiungerli per eventuali urgenti comunicazioni.
Ho infatti rilevato che molti dei contatti telefonici, rilasciati al momento dell'iscrizione o in altre occasioni, sono stati sostituiti da nuovi recapiti e, pertanto, non sono più attivi.
Grazie molte.
Marco E. Ciriotti

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