Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
Grande verità Matteo!!
Mirco
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Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
Bello. A me è capitato nel web coding. Tempi passati.ChinellatoPhoto ha scritto: ↑dom 20 set, 2020 18:16pensa chi lo fa per lavoro, ora a chi mi dice che i servizi costano, gli faccio leggera questa cosa
Un cliente mi ha chiesto quanto costasse fare un lavoro.
Gli ho risposto: "3.000 €''
Mi ha detto: ''Per questo lavoro? È così tanto!''
[...]
Apprezzo molto che Matteo abbia detto la sua sull'importanza del PP. E di tutto il workflow, dalla preparazione del campione alla stampa.
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Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
I "vermetti" ? io non ho i vermetti sulle foto e le immagini sono perfette sui bordi, vibrazioni zero, immagini fantasma ridotte; e non devo rifilarle come fanno tanti.Problemi con chi ha a che fare con sistemi a soffietto e poi se non fai foto in RAW a che ti serve Lightroom ? Forse per migliorare mi servirebbe una fotocamera un po più recente.
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Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
non per dire ma nelle tue ultime foto su mindat se le allargo le vedo sfocatine e i bordi cristalli non netti, cosa che a me capita se faccio foto a cristalli sui 0.3 mm e anche anche, e si vede bene che sono fatte al microscopio come se fai uno scatto singolo ovvio che non hai fantasmi o vermetti. Voi siete fissati con il raw come se fosse una cosa che se non fai non sai fotografare, errore madornale anche perchè se permetti con una macchina da 3000-7000 euro il mio JPG lo puoi stampare anche con misure da 5 metri e non vedi perdite, non per nulla tutte le mie foto sono in JPG. Lightroom fa parte del mio pacchetto Photoshop 2020, come tutte le altri applicazioni, quei pochi raw che scatto li sistemo in camera raw e son più che apposto...come sempre dico lo scatto, se sei bravo, lo fai subito senza poi perdere tempo in postproduzione, se perdi ore al pc allora vuol dire che lo scatto non va bene.Di Domenico Dario ha scritto: ↑mer 23 set, 2020 8:44I "vermetti" ? io non ho i vermetti sulle foto e le immagini sono perfette sui bordi, vibrazioni zero, immagini fantasma ridotte; e non devo rifilarle come fanno tanti.Problemi con chi ha a che fare con sistemi a soffietto e poi se non fai foto in RAW a che ti serve Lightroom ? Forse per migliorare mi servirebbe una fotocamera un po più recente.
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Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
Bravo Matteo.....
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Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
Il formato RAV mi è stato detto e io l'ho verificato, è più utile quando si utilizza Helicon Prof 7. E lo uso solo con quello scopo. I vermetti saltano fuori quando usi Helicon con il metodo C. Con il B si formano solo nelle parti uniformi e in modo facilmente eliminabile. Poi dipende dalle slitte. Ma non esiste l'assoluto perché ogni slitta ha difetti e pregi.
Dimenticavo: ho notato che i cosiddetti vermetti cambiano anche in relazione al raggio e al valore di lisciatura scelto.
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Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
Non che quelle di altri siano migliori per definizione; é altrettanto logico che con una full frame e con obiettivi Mitutoyo o simili la risoluzione é di gran lunga superiore a sensori Aps-c e ai vecchi Luminar.Una cosa che però non tutti sanno é il problema dei microspostamenti delle immagini con sistemi di ripresa servocontrollati da motori passo passo; e quei"vermetti" sono il risultato finale di difetti sul sensore che vengono impressi su ogni frame come punti neri che il programma poi impila seguendo appunto questi microspostamenti della slitta.Io non ce l'ho perché uso un biologico a visione diretta oculari-sensore con spostamenti micrometrici del portacampione con messa a fuoco diretta manuale,e esente da qualsiasi vibrazione introdotta dalla fotocamera sul corpo del microscopio.
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Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
Uso una vecchia versione di Helicon Focus 8 bit modificata su un vecchio computer da 4 Gb di ram e con Windows XP professional 32 bit, e con hard disk SSD da 250 Gb..Forse otterrei maggiore definizione lavorando a 16 bit ?
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Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
Non credo che la definizione sarebbe migliore a 16 bit. Un pò più veloce si ma non migliore.Di Domenico Dario ha scritto: ↑gio 24 set, 2020 10:23Uso una vecchia versione di Helicon Focus 8 bit modificata su un vecchio computer da 4 Gb di ram e con Windows XP professional 32 bit, e con hard disk SSD da 250 Gb..Forse otterrei maggiore definizione lavorando a 16 bit ?
Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
8-16-32 bit credo che sia la profondità colore. Non la codifica del programma, che ormai è 32/64 bit. Fa differenza, imho.
Ps: non ci vogliono delle ore, solo pochi minuti. Con le azioni di Photoshop basta un click.
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Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
Interessante argomento sulla profondità di colore.
Sulla mia fotocamera sono 24 bit ma in pratica sono 8 bit canale (RGB), 3x8=24 bit.
Sulla mia fotocamera sono 24 bit ma in pratica sono 8 bit canale (RGB), 3x8=24 bit.
Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
Basta parlare la stessa linguaDi Domenico Dario ha scritto: ↑ven 25 set, 2020 8:28Interessante argomento sulla profondità di colore.
Sulla mia fotocamera sono 24 bit ma in pratica sono 8 bit canale (RGB), 3x8=24 bit.
8 bit per canale di colore + 8 eventuali per il canale Alpha (24/32 bit) sono lo standard oggi per la codifica delle immagini. E hanno a che fare con la velocità solo nel senso che un'immagine a 24-32 bit è più pesante e impegna maggiormente i processori nell'elaborazione. Ma oggi non te ne accorgi quasi più (tranne nei giochi).
Sono stato io che forse ho interpretato male l'accenno di gattorantolo sulla velocità: mi sono digerito i processori a 8, 16-32, 32 e 64 bit uno dopo l'altro e sono stato tratto in inganno dai ricordi.
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Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
Mi sono ripreso un po' in mano GIMP, anche stimolato dalla diatriba Foto come scattate=buono Vs foto elaborata=cattivo.
La mia idea di elaborazione tende a non dover mettere il puntatore del mouse sull'immagine. Ogni variazione dovrebbe essere automatica. No tampone, no cerotto, no pennello ma solo camera oscura in Photoshop o filtri in Gimp. Niente nemmeno Topaz studio. Solo Gimp (che è meglio di Photoshop, per me )
Un cristallo delle scorie livornesi, affogato in una bolla di fusione, uscito dalla macchina e dopo 5 passaggi di filtri (camera raw) non additivi nè distruttivi. Potrebbe essere Anglesite. Fov mm 2.3. Amscope 10x.
La mia idea di elaborazione tende a non dover mettere il puntatore del mouse sull'immagine. Ogni variazione dovrebbe essere automatica. No tampone, no cerotto, no pennello ma solo camera oscura in Photoshop o filtri in Gimp. Niente nemmeno Topaz studio. Solo Gimp (che è meglio di Photoshop, per me )
Un cristallo delle scorie livornesi, affogato in una bolla di fusione, uscito dalla macchina e dopo 5 passaggi di filtri (camera raw) non additivi nè distruttivi. Potrebbe essere Anglesite. Fov mm 2.3. Amscope 10x.
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Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
La versione piu scrausa di Photoshop solo per ridimensionare l'immagine e colore automatico; il contrasto regolato sulla fotocamera.
Per me la foto deve essere originale direttamente dalla fotocamera.
Per me la foto deve essere originale direttamente dalla fotocamera.
Re: Ripresa e post-produzione: dal campione preparato alla foto finale
Lo so, Dario. Ognuno produce con le macchine e col software che ama.Di Domenico Dario ha scritto: ↑sab 13 mar, 2021 18:03La versione piu scrausa di Photoshop solo per ridimensionare l'immagine e colore automatico; il contrasto regolato sulla fotocamera.
Per me la foto deve essere originale direttamente dalla fotocamera.
Ma fammi capire la differenza di una temperatura del colore, e del bilanciamento del bianco, corretto con la scelta delle lampade (e 'solo' certe lampade) e il bilanciamento-temperatura corretto in post col software. Non c'è, o almeno io non la conosco.
E lasciamo perdere chi toglie i granelli di polvere con acqua, aria compressa, tampone o cerotto dei programmi. Quale è la differenza?
Comunque, lasciamo andare. Qui volevo discutere di strumenti 'in più' e delle relative tecniche che magari possono servire.
Ciao!
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