ad elezioni fatte eccomi qua con alcune riflessioni.
Ho volontariamente aspettato gli scrutini del consiglio direttivo per il prossimo triennio per non fare ostruzionismo e "campagna elettorale" contro il vecchio c.d. .
Avevo lanciato l'idea delle elezioni online perchè ritengo che, dopo quasi 20 anni dalla fondazione, l' AMI debba avere un profondo rinnovamento di metodi e modi che riguardano tutto: le elezioni, la pubblicazione degli articoli su micro, la qualità scientifica degli articoli, la correttezza delle informazioni ivi contenute, la trasparenza sui lavori in programma ecc. ecc. .
Lungi da me pensare che in passato alcune cose venissero fatte nella penombra ma gli avvenimenti dell'ultimo periodo fanno venire un po' di dubbi, anche considerando che sono stati fatti dei comunicati ufficiali sulla ormai famosa questione AMI-MICRO-Finello che rasentano il ridicolo per la falsità delle informazioni contenute e vi assicuro che tantissima gente si è fatta delle grasse risate..
Riporto i miei due messaggi postati in altro topic:
E ancora:"Siamo nel 2021 e possiamo tranquillamente dire che il digitale offre tutte le comodità che vogliamo e l'esperienza politica del Movimento 5 Stelle, sulla quale ben me ne guardo di esprimere il mio pensiero, ha fatto scuola. Le scuole sono dotate di registro elettronico, le email certificate valgono come una raccomandata, da un qualsiasi dispositivo connesso alla rete puoi prenotare una visita medica e presentare la dichiarazione dei redditi.
Ci sono un'infinità di portali online che permettono alle associazioni di votare per l'elezione del consiglio direttivo in maniera legalmente valida ma hanno tutti un costo che, credo, qualsiasi associazione potrebbe permettersi.
C'è anche da dire che nella maggior parte delle associazioni la scheda elettorale viene inviata a casa ed è preaffrancata in modo da doverla semplicemente mettere in doppia busta e inviarla. La nostra associazione prevede il voto "a carico del votante" e di sicuro non si diventa poveri per quei 2-3 euro che si spendono, non è questo il problema.
Per poter eleggere il consiglio direttivo di un'associazione online è necessario che questo sia previsto dallo statuto dell'associazione stessa e la nostra, da quanto mi risulta, non lo prevede.
La proposta che mi sento di fare è una modifica dello statuto in modo che preveda questa modalità di votazione da votarsi a maggioranza assoluta durante l'assemblea di Bologna o in alternativa (e che mi sembrerebbe maggiormente corretta) da approvare con una raccolta firme ufficiale nel corso delle manifestazioni 2021 che prevedono la presenza di un banco dell'Ami.
Parere personale: non avrei nessun problema a manifestare pubblicamente l'intenzione di voto perché sono un inguaribile ottimista e poco mi importerebbe della considerazione dei candidati non votati. Ma riconosco il fatto che spesso, nell'italico reame, il voto è in buona parte legato a quello che si crede che si riceverà in cambio e l'obbligatorietà della segretezza del voto diventa a questo punto necessaria."
In una qualsiasi elezione, al termine dello spoglio, vengono resi pubblici tutti i voti affidati alle urne ma fino ad ora ci si è limitati a comunicare solo i nominativi di chi ha ricevuto sufficienti voti da essere eletto nel consiglio direttivo ed onestamente mi sembra una mancanza di trasparenza non trascurabile anche perchè sono certo che molti di noi hanno inserito dei nomi "spia" a riprova della correttezza dello spoglio."Sono entrato nell'associazione pochissimo dopo la sua nascita e da allora sono passati credo 13-14 anni quindi credo di aver visto, crescendo, tutte le sue fasi e le persone che scappavano a gambe levate dopo avermi adottato e coccolato.
Voglio farvi una domanda:
Cosa è l'AMI per voi? Ha ancora lo spirito di condivisione dei primi anni o è solo un'associazione di convenienza per il servizio di identificazione e per il resto "chissenef...e"?
Vi chiamo direttamente in causa soci fondatori che ancora siete tra noi (Marco, Fabio, Massimo, Luciano ecc ecc), mi piacerebbe sapere cosa ne pensate."
Sono sicuro che tutto sia avvenuto nella massima correttezza ma manca la trasparenza che agli occhi di un esterno può sembrare come un "tentativo" di manomettere gli esiti delle votazioni.
Inoltre non sono stati ancora resi noti i nomi del segretario e del tesoriere nominati dal consiglio direttivo come previsto dall'art. 18 dello Statuto oltre ai contatti dei membri del c.d. e dei probiviri ai quali ci si rivolge in caso di contenzioso con i membri del consiglio.
Alla luce di questo ritengo che si debba discutere di cosa è oggi l'AMI e soprattutto cosa vogliamo che diventi nel futuro, fermo restando il fatto che non dobbiamo accontentarci di essere una semplice associazione ma che dobbiamo puntare ad essere L'ASSOCIAZIONE di riferimento della mineralogia italiana.
I tempi sono cambiati e se vogliamo attirare ragazzi e ragazze che nemmeno sanno dell'esistenza della nostra associazione dobbiamo essere noi ad andare in contro a loro, ne sono un esempio le innumerevoli pagine social che pullulano di ragazzi vogliosi di scienza e conoscenza. A tal proposito vi porto l'esempio di una pagina Facebook con cui collaboro. Geopop è una pagina che seguo da tantissimo tempo, da quando il suo fondatore, un tal Andrea Moccia, pubblicava video completamente autoprodotti; oggi questa pagina è diventata un'azienda e conta diverse centinaia di migliaia di iscritti in buona parte under 30. Da qualche tempo hanno lanciato una nuova rubrica sui minerali in cui creano dei post parlando in maniera molto generica del minerale preso in esame allegando una mia foto. Per chi se lo stesse chiedendo sì, ho concesso a loro l'utilizzo delle mie foto a titolo completamente gratuito conscio che per loro questo rappresenti per loro un guadagno economico in termini di pubblicità.
Vi invito ad andare a vedere quanti "mi piace" contano questi post (migliaia), siamo certi che tra loro non ci sia nessuno interessato a far parte della nostra associazione? E qualora ce ne sia qualcuno, come fa a sapere che esistiamo se non ci facciamo vedere sulle frequenze che ben risuonano con quello che i giovani cercano?
Lancio un'idea e vorrei che ne discutessimo insieme: ha senso secondo voi pensare di affidare a qualcuno l'attività di "social media manager" dell'associazione ?
Personalmente sono quasi certo che l'investimento possa ripagarsi da solo..
Ho messo un po' troppa carne a cuocere, ma la reputazione dell'AMI non è più quella di 10 anni fa ed è ora di darci una svegliata.
Non voglio che questo mio post venga inteso come un attacco personale nei confronti di qualcuno.