Diario mineralogico

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Re: Diario mineralogico

Messaggio da mineralenzo » lun 29 mar, 2021 22:27

Ancora una bella chiacchierata mineralogica sabato sera ma più breve, terminata alle 22.

La tematica questa volta riguardava i minerali smdi Sicilia, e le tematiche quasi tutte negative ad essi associati, sia in termini di ricerche, sia dal punto di vista scientifico e anche collezionistico.

Chi ha letto i precedenti interventi da me inseriti avrà certamente già intuito che una delle problematiche riguarda proprio il tipo di collezionismo presente qui; un collezionismo dedicato ai minerali estetici, almeno nella maggior parte dei casi. Da qui si può dedurre come le escursioni vengano programmate sempre con le solite destinazioni, quelle in cui si possono rinvenire campioni di minerali grandi visibili e crbtinetrici, se possibile anche frequenti, cosa che tuttora qui un Sicilia è possibile.

Bisogna anche dire che rispetto ad alcuni anni fa qualche progresso è stato fatto ma troppo poco.

In virtù di quanto scritto sopra il risultato attuale, che dura da decenni, è il seguente:

A parte alcune miniere di zolfo, (al massimo una cinquantina e quelle più grandi e conosciute) e qualche zona tipo Termini o cave varie altro non si conosce questo in generale. Eppure, senza andare a fondo, basta dire che le zolfare presenti in Sicilia sono 850!!! Praticamente 800 miniere di cui si sa poco o nulla.

Adesso vado a domani per la seconda parte.
Enzo

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Re: Diario mineralogico

Messaggio da mineralenzo » mar 30 mar, 2021 19:29

Da quanto scritto sopra adesso è facile comprendere del perché qui in Sicilia molte località e molti minerali non sono conosciuti o se lo sono (a parte certe località adeguatamente studiate da enti pubblici) lo sono sempre in modo piuttosto relativo. Di certo c'è che alcuni settorisopratutto alcune Isole minori e la catena dei Peloritani e dei Nebrodi, sono dal punto di vista mineralogico poco conosciute a livello collezionistico.
Ovviamente molti ci sono andati in certi casi ottenendo anche buoni risultati (ma sempre per minerali estetici talvolta abbastanza comuni) ma pochi per ricerche approfondite come invece ci sarebbe bisogno. Molti minerali sono stati trovati addirittura nei cantieri di costruzione, con massi portati da lontano. Ma la vera origine dei massi il luogo dove affiorano non lo conosce nessuno, salvo rare eccezioni.
Ed ecco che l'attenzione di tutti si è rivolta verso me dato che sono tra i pochi che ha girato in quei posti complice il fatto che vado spesso in quelle zone e ho una buona dose di tempo.
Ad aiutatemi solo i giovani tra l'altro alle prime armi perché nessuno qui ha collaborato in questo tipo di ricerche, a parte alcuni del gruppo e qualche raccoglitore qui di Palermo.

Spero che queste delucidazioni abbiano fatto chiarezza del perché su certi minerali da ne postati spesso mancano dati quali: nome, provenienza e talvolta matrici, e, anche qualora l'indicazione di provenienza sia presente non è detto che sia quella originale dell'affioramento, bensì quella dove il campione è stato raccolto.
Una buona parte della CRS, presenta proprio queste caratteristiche e in parte è proprio per questo che le catalogazioni tardano ad arrivare (ammesso che con i dati in mio possesso si possa giungere ad una catalogazione).

Ma neppure io sono stato silenzioso. Se questi signorini online si fossero presi la briga in questi ultimi anni a fare qualche uscita in più in quei settori anche per conto loro, forse qualche progresso lo avremmo visto. E tale discorso lo si potrebbe fare anche con alcuni collezionisti che tanto si meravigliano, o non credono... finché non escono le analisi e gli studi... e allora si danno da fare. Ma sapete come è la storia chi primo arriva...

Alla prossima
Enzo

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Re: Diario mineralogico

Messaggio da Massimo Russo » mar 30 mar, 2021 19:49

Il problema è che se si va alle solite 4 specie presenti nelle solfare, non ne uscirete mai. Questi campioni presi a iosa servono ad incrementare i guadagni e non certo alla scienza. Dovreste costituire una associazione dove dovrebbero essere presenti collezionisti, giovani, geologi e mineralogisti. Carta geologica alla mano, scegliere le zone di possibile interesse e cercare cercare e analizzare. Se entrasse qualche "giovane rampante" dell'Univetsità interessato a pubblicare. . . allora il gioco è fatto.

Massimo
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Re: Diario mineralogico

Messaggio da mineralenzo » sab 03 apr, 2021 13:33

Ciao Massimo poi ti rispondo appena posso. Adesso dico solo che stasera ci sarà il solito incontro via internet con il gruppo... e siccome che il tema sarà la CRS, non credo potrò esimermi.
Approfitterò anche di fare un annuncio stasera, che sono certo a molti non piacerà, dopo averlo detto stasera poi domani lo riporto pure qui sul forum e neppure qui credo piacerà molto.

:D :D :D
Una cosa la dico già da ora!!! Nulla di grave e nulla a cui non ai possa sistemare.

Buona Pasqua
Enzo

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Re: Diario mineralogico

Messaggio da mineralenzo » dom 04 apr, 2021 19:00

Massimo Russo ha scritto:
mar 30 mar, 2021 19:49
Il problema è che se si va alle solite 4 specie presenti nelle solfare, non ne uscirete mai. Questi campioni presi a iosa servono ad incrementare i guadagni e non certo alla scienza. Dovreste costituire una associazione dove dovrebbero essere presenti collezionisti, giovani, geologi e mineralogisti. Carta geologica alla mano, scegliere le zone di possibile interesse e cercare cercare e analizzare. Se entrasse qualche "giovane rampante" dell'Univetsità interessato a pubblicare. . . allora il gioco è fatto.

Massimo
Ciao Massimo, ovvio che non se ne esce se si va sempre nei soliti posti, eppure quasi sempre succede.
Sui guadagni non so cosa dire perché gran parte di quello che raccolgono in genere non viene venduto, in realtà dietro c'è un altro fattore: quello di avere la soddisfazione di raccogliere qualcosa, per alcuni "sgamare" cristalli (non sempre belli e sempre peggiori di quelli presenti nelle raccolte) è comunque un rilassamento una specie di sfogo alla routine quotidiana.
Di certo andare in giro a minerali tra Peloritani e Nebrodi può essere un'impresa non da poco, sopratutto se si è alle prime armi (la maggior parte dei raccoglitori qui, anche quelli più esperti, probabilmente andrebbe in difficoltà in queste zone che sono anche mal servite e talvolta pericolose) e anche faticose quindi cosa non da tutti specialmente per quelli che sono in quell'età che termina in... "antina" cioè quasi tutti compreso il sottoscritto.
Costituire una associazione? Già ci sono, ma a parte l'organizzazione di qualche mostra o la gestione di qualche museo, a parte rare occasioni non si sono viste grandi cose. Ultimamente il presidente dell'associazione "La Tormalina" Franco Tusa, fondatore anche di un museo a Monreale, ha organizzato, prima della pandemia, alcune uscite con scolaresche e giovani proprio per incrementare e ampliare questa passione. Lui, come me in precedenza, lo abbiamo fatto i risultati? Per ora parlo per me sembrano discreti, ma sarà il tempo a dirlo.
Franco tuttavia, un paio di anni fa, voleva organizzare una uscita di tipo mineralogico, prima in una zona conosciuta, ove sia più facile trovare minerali visibili e poi in una zona meno conosciuta, ma il virus e il mio piede con la storta dello scorso febbraio e il perdurare della pandemia tuttora in corso hanno bloccato tutto.
Su pubblicazioni e altro, prima occorre conoscere l'ubicazione esatta dei ritrovamenti. Senza questi qualunque analisi non avrebbe grande senso. Se analisi sono state fatte riguardano alcuni minerali radioattivi o velenosi. Per ora è tutto

Buona Pasqua a tutti.
Enzo

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Re: Diario mineralogico

Messaggio da mineralenzo » mar 06 apr, 2021 10:07

Passata questa seconda Pasqua all'insegna del covid cioè chiusi dentro in pratica.
Tuttavia non mancano le cose da fare in casa anche quelle che riguardano i minerali. Sabato sera, ad esempio, vi è stata una bella discussione sulle novità mineralogiche avvenute negli ultimi anni in Sicilia, alcune a dire il vero, non sono proprio vere e proprie novità ma solo "rispolveranenti" di cose già rinvenute in passato con qualche minerale in più questo si nuovo. Si tratta di gesso, hedembergite con granato e titanite, alcuni granati e qualche zeolite, oltre che gessi e salgemma piuttosto strani. Parliamo comunque di una decina di anni di ricerche effettuate però da pochissime persone, in pratica sempre le stesse con qualche "apparizione rara".

Questo il preambolo a cui mi sono aggiunto pure io dato che dovevo dire una cosa, cosa che come prevedevo non sarebbe piaciuta più di tanto. Tuttavia l'ho dovuta fare e quasi all'inizio del collegamento. Siccome ultimamente non posso muovermi come dovrei (non saprei dire se "non posso" per le ragioni che tutti sappiamo o forse "non voglio" muovermi) e per muovermi intendo camminare non fare ricerche, questo ha ridotto le mie capacità di resistenza. In altre parole mi stanco prima. Anche se noto in queste ultime settimane un certo miglioramento, lento ma presente, ho deciso di limitare se non escludere del tutto le ricerche sul terreno dei minerali.
Ovviamente questo ha creato scompiglio anche più di quello che mi aspettassi perché almeno la metà di coloro che erano presenti, tutto si sarebbero aspettati tranne un'affermazione come questa che invece è arrivata in anticipo.
Poi però vedremo se sarà veramente cosi, lo scorso anno, la caduta del 9 febbraio di mattina, mi procurò una storta al piede tremenda che mi fece stare seduto per tutto il mese di febbraio. Eppure mi ripresi.
Alla prossima sul discorso effettivo della CRS che si è tenuto proprio sabato. La prossima sarà sui collezionisti di minerali.
Saluti.
Enzo

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Re: Diario mineralogico

Messaggio da Massimo Russo » mar 06 apr, 2021 10:15

Boh, e che cosa hai detto di tanto sconvolgente?

Inoltre nel post di prima citi minerali radioattivi e velenosi, quali?
Senza analisi, collegamento con università o centri di ricerca, non se ne esce !!! Diventa tutto uno sterile pour parler.

Massimo
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Re: Diario mineralogico

Messaggio da mineralenzo » mar 06 apr, 2021 15:28

Sconvolgente nulla. Proprio nulla. Di certo però mancherà qualche appoggio.
Molti qui si affidano a me per alcuni tipi di ricerche e spesso hanno anche seguito suggerimenti da ne dati (suggerimenti e qualche volta anche nuovi siti di ricerca laddove non siano in corso lavori di ricerca e analisi) che spesso hanno dato buoni risultati, come ben sanno molti ricercatori.

Di molti minerali, di cui è accertata l'esistenza, sia perché si tratta di campioni isolati sia perché si tratta di micro, non sono altrettanto conosciuti né in termini di località che di nome.

Per quanto riguarda quelli radioattivi, alcuni lo sono, ma di questi ancora non si conosce l'esatta provenienza e uno è stato anche identificato si tratta di autunite. Le università dopo il fatto di Monreale non mi convincono molto meglio e, dall'altra parte i ricercatori, neppure loro sono molto interessati perché abituati a campioni cin cristalli over 5 mm almeno, cosa rara per questi minerali più insoliti (senza contare che qui in genere, abituati come sono a trovare campioni di celestina gesso e perché no calcite, fluotite, barite, zolfo ecc che sono tutti MOLTO più comuni di quei minerali anche in cristalli molto grossi) non credo molti verrebbero a fare queste ricerche che comunque devo ammettere sono anche estremamente impegnative! Qualcuno ci ha anche tentato ma pochi ci sono riusciti! Mi riferisco ovviamente ai minerali insoliti (esclusi quindi gesso, quarzo hedembergite aragonite e calcite siderite).

Quindi Massimo, alla luce di quanto da me scritto nei precedenti post e in questo, a parte le altre considerazioni e al momento, che senso potrebbe avere procedere ad ulteriori analisi sui vari minerali SENZA conoscere la provenienza?

E dal resto, dato che i territori da controllare sono enormi e che pochi collaborano (e quei pochi o hanno famiglia, lavoro e cose varie o cominciano a non essere più tanto giovani compreso il sottoscritto) può risultare difficile "passeggiare" per valli e nontagnette varie! Fino a qualche anno fa l'ho pure fatto, spesso da solo e a volte col gruppo dei messinesi o coi giovani quelli che conosco e che sono riuscito a convincerli ad accompagnarmi! Ma adesso dopo la scivolata dello scorso 9 febbraio sono diventato molto più attento perché in questi tempi meglio evitare di farsi male (meglio evitare sempre intendiamoci, ma adesso col corona è pure peggio).

Non mi resta che salutare.
Alla prossima
Enzo.
Enzo

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Re: Diario mineralogico

Messaggio da mineralenzo » ven 16 apr, 2021 18:24

Poco da dire qui, sulla CRS, buona parte delle possibili soluzioni passano attraverso me, e con i vari impegni che ho attualmente, (anche una scarsa voglia che sempre mi attanaglia in questo periodo e che blocca in certi casi anche gli impegni più importanti anche se non determinanti) difficilmente farà passi in avanti significativi, anche se tutto è possibile.

Per quanto riguarda il collezionismo di minerali siciliano già i problemi si conoscono. Ultimamente però qualcosina si è fatto anche se spesso in località già conosciute, con l'apporto anche di specie insolite per la regione.
Però siamo sempre la, fin quando prevarrà la politica esclusivamente estetica che comunque è sempre prevalente, sarà molto difficile scovare nuove località mineralogiche di cui per quello che so attualmente, non sono ben conosciute e non lo sono del tutto (almeno ai più).

Da sabato si cambia registro, il tema sarà "dovrebbe" essere le fiere e le mostre mercato e scambio, italiane e straniere.
Vedremo il discorso che ne uscirà.
Saluti.
Enzo

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Re: Diario mineralogico

Messaggio da mineralenzo » mar 20 apr, 2021 19:00

Buona sera, fra le varie componenti affrontate finora quella delle mostre è stata decisamente interessante cin molti spunti.
Ne proporrò, qui di seguito, un riassunto precisando prima che non sono mai stato ad una mostra mercato (non che qui in Sicilia vi sia un gran che, c'è solo quella di Caltanissetta che si svolge nei primi giorni di novembre da qualche anno a questa parte, e non brilla più di tanto sopratutto da quando le miniere di zolfo hanno chiuso i battenti decenni orsono).

Intanto preciso che vi sono tre tipi di mostre intese come tali e riguardanti i minerali:

- mostre mercato
- mostre scambio (talvolta scambio e mercato)
- mostre espositive.

Sabato sera il tema erano proprio le mostre, con maggiore riguardo alle mostre mercato.
Intanto rispetto ad alcuni anni fa (decenni in certi casi) qualcosa è cambiato. Senza scomodare il passato, e per non allungare troppo, mi limiterò al presente. Le mostre in generale, servono spesso per incontrarsi, anche tra "colleghi" magari per una chiacchierata mineralogica oppure come talvolta accade, nel saggiare determinate idee, località e perché no minerali, ma anche possibili uscite da organizzare. Oggigiorno quest'ultima opzione è divenuta più rara a causa di internet, ma una volta era di moda... ovviamente nelle mostre più piccole o al massimo medie. Sono anche un metodo per avvicinare i ragazzi e ragazze al mondo dei minerali sopratutto le mostre espositive e scambio e un modo anche per passare un sabato o una domenica cin l'intera famiglia o una parte di essa in modo diverso.

Ma c'è anche l'altra parte della medaglia, quella negativa, che riguarda in particolare le nostre mercato. Come tutti sappiamo, di questi tempi la crisi economica ha colpito duramente (mi riferisco ai tempi pre-covid) e ora ancora peggio con la pandemia che tuttora è in atto. Raggiungere una mostra, spesso richiede una spesa non si poco conto: viaggi, mangiare, ingressi (certe mostre sono a pagamento mediamente 10 euro) che quando si è in tre o quattro se non di più può essere anche pesanruccio per una famiglia standard. Un altro problema poi, riguarda i giovani (figli o scolaresche) che osservando i minerali qui, potrebbero essere attratti più da altri "fattori" che dai campioni presenti , senza contare il fatto che una volta che avessero la volontà di andare a cercare minerali personalmente, saranno in grado di trovarli? Trovarli intendo più o meno come quelli esposti? (questo discorso potrebbe valere, per certi versi, anche per i musei).
Insomma il pericolo che queste giovani leve siano portate a mollare tutto tra qualche anno e una decina di escursioni resta elevato e potrebbero quindi affacciarsi al mondo degli acquisti... ma anche qui, già ne abbiamo parlato settimane fa, la moderna tecnologia sta intasando le menti (dei giovani in particolare) di tutti ad avere una vita comoda la più comoda possibile, basta vedere la moltitudine di cose che oggigiorno si può fare con internet e un semplice cellulare.
Voi pensate veramente che i ragazzi di oggi siano come eravamo noi alla loro età? Manco per sogno. Oggi tra console di videogiochi, fotocamere, cellulari all'ultimo grido, tablet auto moto biciclette e vestiti firmati, ci sono molti soldi da metterci dentro... e se si mettono qui, difficilmente si possono mettere altrove... escursioni e minerali compresi.
Questo potrebbe tradursi in un calo dei futuri raccoglitori e collezionisti di minerali, che in ogni caso non è soltanto legato a fattori descritti sopra ma che ne rappresentano un'aggravante.
Le mostre del futuro come saranno? Cambieranno ancora? Nessuno può dirlo, ma certamente internet avanza sempre più!
Saluti a tutti.
Enzo

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Re: Diario mineralogico

Messaggio da mineralenzo » mar 27 apr, 2021 21:09

Questa volta (sabato scorso) il tema è stato "la catalogazione". Ebbene si, sarà anche una delle scocciature più grandi della nostra insolita e stravagante passione, ma è estremamente importante. La catalogazione riguarda non solo i minerali bensì tutti i tipi di collezioni, ma nei minerali (e in parte anche per le rocce) la documentazione è una necessita. Eppure nella discussione è emerso che non sempre collezionisti e raccoglitori catalogano i propri campioni entrati a far parte della raccolta. E molti non lo fanno da anni, altri hanno iniziato in ritardo e alcuni invece lo hanno fatto dall'inizio. Ovviamente il problema riguarda sopratutto chi è all'inizio, il collezionista navigato di solito documenta i propri campioni. Eppure non basta catalogare, occorre farlo bene, e i problemi non mancano di certo vediamone alcuni:

Uno potrebbe essere il nome del campione (sopratutto se micro e magari raro o proveniente da fiumi, spiagge ecc) che con analisi specifiche può essere risolto.
Un altro potrebbe essere i campioni raccolti precedentemente (anche da anni) non catalogati. Catalogare può essere noioso alla lunga, e le dimenticanze potrebbero essere dietro l'angolo.

Il caso mio ad esempio ha creato e creerà problemi anche per il futuro. Mentre la collezione estetica è stata catalogata fin dal principio o quasi, quella regionale, iniziata quasi per scherzo, per i primi 10 e più anni, nessuna prescrizioni è stata effettuata salvo rari pezzi particolari grazie ai quali è stato anche possibile capire orientativamente la provenienza. Onestamente però io potevo catalogarli, ma non l'ho fatto perché pensavo che tali esemplari fossero conosciuti almeno per la maggior parte... invece non solo i raccoglitori collezionisti non li conoscevano (neppure tuttora li conoscono tranne alcuni del gruppo dei messinesi che comunque conoscono i minerali anche il nome in certi casi, ma non la località di affioramento) e neppure gli enti tipo università, alcuni neppure mai visti! E così il risultato è stato che il lavoro da fare è immenso e per ora incompleto.
Della CRS sabato si è parlato abbastanza.
Tornando alle catalogazioni si è discusso anche delle catalogazioni digitali (io preferisco le manuali) che alcuni prediligono con tanto di fotografie scattate anche con un semplice cellulare e il tutto registrato in una scheda inserita direttamente sul cellulare.
Alcuni prendono note direttamente dal luogo di raccolta, con tanto di foto e anche filmati con audio, in questo caso anche io preferisco le documentazioni fotografiche. Tutti lo fanno nel gruppi la maggior parte prima di me.

Insomma un bel discorso!
Questo il riassunto di sabato, il prossimo il tema sarà lo zolfo! Si passa ai minerali direttamente.
A presto
Enzo

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Re: Diario mineralogico

Messaggio da mineralenzo » lun 17 mag, 2021 19:51

Buona sera. Sabato pomeriggio ho incontrato, con molto piacere, Marco Bianchi, che non vedevo da almeno due anni, giunto a Palermo da Livorno con la nave.
Mi ha anche portato la rivista di minerali (RMI 2020 n° 2) quella che contiene l'articolo sui minerali di Pachino. Certamente un pensiero gentile.

Intanto continuano le videoconferenze anche se quella precedente di sabato, dato la stancata non da poco per attendere tutte le varie burocrazie legate anche ai tamponi del corona, che mi hanno fatto attendere in piedi quasi tre ore, non mi ha più consentito, la sera stessa, di seguire l'altra conferenza che comunque è stata molto breve poco meno di mezzora e aveva come tema le prossime uscite estive, tema che per adesso non era da affrontare. Due settimane fa invece è toccato alle miniere di zolfo, con una piccola e breve storia che non ho apprezzato molto. Tuttavia belle le foto dell'epoca postate.
Saluti.
Enzo

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Re: Diario mineralogico

Messaggio da mineralenzo » dom 27 giu, 2021 15:18

Fra i vari discorsi che normalmente si fanno tra noi, che abbiamo questa strana passione, ormai troppo spesso si parla (o meglio si cerca di prevedere) di come sarà la nostra passione fra 20 anni, senza neppure andare più avanti.

Proprio questo è stato il tema di molte discussioni online, che ultimamente a causa della pandemia, si sono moltiplicate a dismisura.

Dicevo, come sarà il futuro ricercatore/collezionista di minerali? Che ruolo e impatto avrà nelle ricerche? Cosa cercherà, sempre che vi sia qualcosa da cercare? Che metodi utilizzeranno i futuri ricercatori?

Un mucchio di domande a cui è difficile dare una risposta, almeno con una certa certezza.

Il discorso, durato ben tre settimane, si è comunque rivelato interessante ma non certo chiaro, anche se esposto molto bene, con tanto di mini filmati, spezzoni di forum che hanno trattato questo argomento (sono davvero tanti) e anche opinioni personali, derivate fin parte all'intuito e dall'esperienza, e a volte dalle chiacchierate tra colleghi, e talvolta anche con commercianti del settore, alcuni pure di livello internazionale, presenti in certi casi nelle varie mostre sopratutto
straniere.
Tra le altre cose si è discusso a lungo anche delle mostre mercato, italiane e non, piccole e grandi, e neppure qui le cose sono tanto rosee, anzi...

La prossima volta approfondiremo.
Buona domenica.
Enzo

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Re: Diario mineralogico

Messaggio da mineralenzo » sab 03 lug, 2021 20:21

E allora iniziamo a rispondere a quelle domande che ci riguardano direttamente.

Come sarà il collezionista/ricercatore fra alcuni anni?

Sono state formulate numerose ipotesi, quasi tutte negative. I problemi nascono da lontano (sia nel tempo sia per i fattori) e in parte, nel tempo, siamo stati noi stessi a crearci i nostri problemi.
Noi, già stagionati, non entriamo in questa visione se non per il futuro, e in parte il passato, nei confronti dei giovani. I giovani sono nostra linfa vitale, se non riusciamo ad avvicinarli il nostro destino è segnato, senza se e senza ma, con sicurezza pari al 100%.
Alcuni effettivamente si sono dati da fare, organizzando escursioni e uscite a scopo mineralogico, altri utilizzando dei filmati o delle mostre mineralogiche nelle scuole (con minerali di basso livello) oppure con visite nei musei (possibilmente di poca importanza) ma con risultati piuttosto scarsi.
Ovvero i giovanissimi sono in genere più predisposti a tali tipi di ricerche, tuttavia mano mano che aumenta l'età spesso diminuisce l'interesse per i sassi.
Alla prossima

Enzo

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Re: Diario mineralogico

Messaggio da mineralenzo » dom 04 lug, 2021 19:28

Cosa cercherà, sempre che vi sia qualcosa da cercare? Che metodi utilizzeranno i futuri raccoglitori di minerali? E... sopratutto chi saranno?

I metodi a mio (nostro) giudizio saranno sempre gli stessi, con una minore ricerca sul terreno, e maggiori acquisti e minori scambi. Secondo alcuni i mineralogici diminuiranno di numero, in modo anche esteso, un po ovunque e non solo in italia. Insomma torneremo indietro.
Proprio ieri sera si è discusso di questa "marcia del gambero" mineralogica.
Ma come si è giunti a questa abbastanza sconcertante conclusione? Da una serie di fattori neppure collegati tra loro, eppure in grado, se uniti, di portare potenzialmente ai risultati sopra citati, e che i principali sono questi:

divieti di raccolta, e limitazione nel prelievo di minerali oltre che altri iter burocratici presenti sopratutto da noi in Italia ma non soltanto.
situazioni economiche che di questi tempi stanno dilagando sempre più, e le restrizioni economiche in un settore come il nostro possono avere nefaste conseguenze specie per i giovani ma non solo.
tecnologie: queste "beneamate" comodità che già da qualche decennio ci accompagnano potrebbero avere veramente un peso determinante sul continuo della nostra passione. Oggigiorno i commercianti di minerali (ma anche gli acquirenti) trovano molto più comodo vendere/acquistare mediante internet mezzo ormai divenuto quasi alla portata di tutti e anche con corrieri sicuri con tanto di base di appoggio (per controllare che il campione arrivi in ottimo stato o non abbia incollature o altro) e con tanto di garanzie!!! E questo, alla lunga potrebbe essere un problema anche per le mostre dei minerali.
un problema attuale che personalmente ho riscontrato è la scarsa presenza di nuove leve fatta eccezione per pochi eletti.
Fino all'età di 18-20 anni va tutto bene poi iniziano i problemi per i giovincelli sia maschi (prevalenti) e femnine; tra fidanzamenti, discoteche, cellulari, computer, consolle di videogiochi, internet, automobili e moto, ecc sfido chiunque a pensare anche lontanamente che codesti futuri ricercatori avranno la tenacia di proseguire? E anche coloro che superano i 20 o 30 anni quanto resisteranno? Quando avranno una famiglia, con tutto quello che compatta oggigiorno (cosa molto diversa dai nostri tempi un paio o tre decenni fa) a danno la possibilità economica di sostenere quelle spese che i minerali comportano?


Ai posteri l'ardua sentenza.
Enzo

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