Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
- Giovanni Fraccaro
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Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
Complimenti....sia per i campioni sia per i reportage!!!!
Gianni
- roccelllans
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Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
Grazie, molto gentili.
Saluti
Daniel
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Daniel
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Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
Buona sera,
quest' anno, come tutti sappiamo, l' estate, dal punto di vista meteorologico è stata una pura catastrofe (a luglio tre giorni veramente senza pioggia, ad agosto poco meglio). Comunque qualche uscita siamo riusciti a farla. Una di queste ci ha portato, come quasi ogni anno, alla Costa de Viezena, in comune di Moena, in Val di Fassa. Il luogo, abbastanza noto anche oltre i confini della valle, vale una visita anche solo per la vista a 360° che si gode, indipendentemente dal fatto che si trovi qualcosa o meno. Quest' anno la fortuna ci ha assistiti e abbiamo potuto portare a casa alcuni bei campioni oltre alla bella giornata passata in compagnia di un paio di amici, di mia moglie e dei miei figli.
Il posto è formato da lave a blocchi fortemente idrotermalizzate (apporto dei fluidi idrotermali tramite due filoni basaltici che attraversano le lave a blocchi tagliandole in più "corpi" nettamente distinti e mineralizzati a epidoto, quarzo, calcite, "granato", tremolite, pirite, calcopirite, ematite, sanidino, "clorite" e poco altro.
Le foto riportate qui di seguito non possono che dare una pallida idea di un posto e di una giornata di inizio luglio in queste zone...
Saluti
Daniel
quest' anno, come tutti sappiamo, l' estate, dal punto di vista meteorologico è stata una pura catastrofe (a luglio tre giorni veramente senza pioggia, ad agosto poco meglio). Comunque qualche uscita siamo riusciti a farla. Una di queste ci ha portato, come quasi ogni anno, alla Costa de Viezena, in comune di Moena, in Val di Fassa. Il luogo, abbastanza noto anche oltre i confini della valle, vale una visita anche solo per la vista a 360° che si gode, indipendentemente dal fatto che si trovi qualcosa o meno. Quest' anno la fortuna ci ha assistiti e abbiamo potuto portare a casa alcuni bei campioni oltre alla bella giornata passata in compagnia di un paio di amici, di mia moglie e dei miei figli.
Il posto è formato da lave a blocchi fortemente idrotermalizzate (apporto dei fluidi idrotermali tramite due filoni basaltici che attraversano le lave a blocchi tagliandole in più "corpi" nettamente distinti e mineralizzati a epidoto, quarzo, calcite, "granato", tremolite, pirite, calcopirite, ematite, sanidino, "clorite" e poco altro.
Le foto riportate qui di seguito non possono che dare una pallida idea di un posto e di una giornata di inizio luglio in queste zone...
Saluti
Daniel
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Ultima modifica di daniel lorenz il mar 25 nov, 2014 23:07, modificato 1 volta in totale.
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Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
Ora due immagini di "buchi" nella roccia...
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Ultima modifica di daniel lorenz il mer 26 nov, 2014 12:41, modificato 1 volta in totale.
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Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
Ed infine alcuni campioni rinvenuti in questa memorabile giornata.
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- Massimo Russo
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Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
Ottimo Daniel
Massimo
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"Un minerale senza nome è solo un inutile pezzo di pietra" (Massimo Russo)
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Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
Seconda puntata dell' uscita di luglio di quest' anno.
Saluti
Daniel
Saluti
Daniel
Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
Ciao Daniel,
ottimo reportage!
Io ci sono stato in agosto, non ho trovato nulla ma in compenso ho visto 4 aquile reali (contemporaneamente! 3 di sicuro erano giovani), 1 gheppio, 1 falco pellegrino che mi è sfrecciato a fianco e, dulcis in fundo, 1 falco pescatore in migrazione (di ritorno dal nord) che per oltre mezzora ha volteggiato, eseguito lo "spirito santo" e poi planato sul versante sud della Cima Viezzena
Diciamo che oltre ai minerali, è un posto naturalisticamente fantastico (anche per le fioriture, infatti dietro a me c'era un gruppetto di professori di botanica)
Ciao!
ottimo reportage!
Io ci sono stato in agosto, non ho trovato nulla ma in compenso ho visto 4 aquile reali (contemporaneamente! 3 di sicuro erano giovani), 1 gheppio, 1 falco pellegrino che mi è sfrecciato a fianco e, dulcis in fundo, 1 falco pescatore in migrazione (di ritorno dal nord) che per oltre mezzora ha volteggiato, eseguito lo "spirito santo" e poi planato sul versante sud della Cima Viezzena
Diciamo che oltre ai minerali, è un posto naturalisticamente fantastico (anche per le fioriture, infatti dietro a me c'era un gruppetto di professori di botanica)
Ciao!
Alessandro M.
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Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
Buona sera Ale,
beato te che tutti questi pennuti pure li riconosci. Io mi devo limitare a guardarli (con tanto piacere ovviamente) e lasciarli essere "uccelli"... Per i fiori poi veramente mi servirebbero dei professori di botanica vista la quantità impressionante di piante e fiori, soprattutto in luglio quando la fioritura è al massimo. Buone Feste e buona fortuna per l' anno a venire.
Saluti
Daniel
beato te che tutti questi pennuti pure li riconosci. Io mi devo limitare a guardarli (con tanto piacere ovviamente) e lasciarli essere "uccelli"... Per i fiori poi veramente mi servirebbero dei professori di botanica vista la quantità impressionante di piante e fiori, soprattutto in luglio quando la fioritura è al massimo. Buone Feste e buona fortuna per l' anno a venire.
Saluti
Daniel
- Flavio G. Taricco
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- Località: Venaria Reale (TO)
Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
Molto molto belli ed interessanti quei quarzi ematoidi, ricchi di faccette!
Bel ritrovamento!
Bel ritrovamento!
Flavio G. Taricco
http://www.mindat.org/user-23710.html
Borders? I have never seen one. But I have heard they exist in the minds of some people.
Frontiere? Non ne ho mai vista una. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcune persone.
Thor Heyerdahl
http://www.mindat.org/user-23710.html
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Thor Heyerdahl
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Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
A riprova della complessità dei fenomeni vulcanici/idrotermali intercorsi durante la fase di mineralizzazione di questo sito riporto i tre esempi di quarzi riprodotti qui sotto. Tutti e tre mostrano chiaramente che i fluidi saturi in silice sono affluiti ripetutamente, portando a varie fasi di cristallizzazione dello stesso minerale, ossia del quarzo. Nel primo campione si distinguono nettamente due fasi, nel secondo pure e nel terzo addirittura tre, se non quattro.
Primo campione: Dopo una prima fase che portò alla cristallizzazione di quarzo latteo in cristalli allungati (fino a tre-quattro centimetri) è seguita una seconda, la quale però per un cambiamento delle condizioni di cristallizzazione ha dato "vita" a delle croste di quarzo posizionate perpendicolarmente rispetto i cristalli di quarzo latteo preesistenti, creando così l' impressione di un paesaggio da era glaciale, dove solo le cime innevate delle montagne spuntavano dalla massa di ghiaccio.
Secondo campione: due fasi idrotermali anche per questo, solo che la seconda deve essere stata leggermente più adatta alla cristallizzazione rispetto alla seconda del primo campione, dato che ha portato alla formazione di piccolissimi cristalli di quarzo sui grossi quarzi di prima generazione.
Terzo campione: plurifase. Quarzo latteo (cristallizzato in cristalli allungati fino a tre - quattro centimetri) - quarzo latteo massivo (a colmare i vuoti tra i cristalli di quarzo latteo) - quarzo ametistino massivo (pure a colmare i vuoti tra i cristalli di quarzo latteo) ed infine quarzo ematoide ben cristallizzato (vedasi post del 14.12.2014).
Son "scherzi di natura" molto piacevoli.
Saluti
Daniel
Primo campione: Dopo una prima fase che portò alla cristallizzazione di quarzo latteo in cristalli allungati (fino a tre-quattro centimetri) è seguita una seconda, la quale però per un cambiamento delle condizioni di cristallizzazione ha dato "vita" a delle croste di quarzo posizionate perpendicolarmente rispetto i cristalli di quarzo latteo preesistenti, creando così l' impressione di un paesaggio da era glaciale, dove solo le cime innevate delle montagne spuntavano dalla massa di ghiaccio.
Secondo campione: due fasi idrotermali anche per questo, solo che la seconda deve essere stata leggermente più adatta alla cristallizzazione rispetto alla seconda del primo campione, dato che ha portato alla formazione di piccolissimi cristalli di quarzo sui grossi quarzi di prima generazione.
Terzo campione: plurifase. Quarzo latteo (cristallizzato in cristalli allungati fino a tre - quattro centimetri) - quarzo latteo massivo (a colmare i vuoti tra i cristalli di quarzo latteo) - quarzo ametistino massivo (pure a colmare i vuoti tra i cristalli di quarzo latteo) ed infine quarzo ematoide ben cristallizzato (vedasi post del 14.12.2014).
Son "scherzi di natura" molto piacevoli.
Saluti
Daniel
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Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
Anche se siamo agli inizi dell' anno finisco il reportage sulla Costa de Viezena con due foto dello stesso campione. Era il primo pezzo che è uscito scoperchiando il buco che si intravvede nella prima foto del post del 25 novembre 2014.
Saluti
Daniel
Saluti
Daniel
Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
Ciao Daniel, al solito complimenti per il reportage e per la spiegazione geologica. Sono contento che la faticaccia della salita (Viezena) sia stata ripagata.
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Re: Minerali della zona di Predazzo (prov. TN)
Buona sera,
quasi non ho più trovato questo topic, dato che "riposa" da oltre tre anni. Come passa il tempo. Nel frattempo ho fatto parecchie uscite nella zona di Predazzo con ritrovamenti più o meno interessanti. Tra quelli più interessanti sta il ritrovamento di cristallini pseudoottaedrici di gismondina nei contatti dei Canzoccoli il 30 agosto del 2016. Dentro la roccia di contatto molto "dura da convincere" pur usando mazze pesanti c' erano dei nidi di calcite celeste abbastanza corrosa. Nelle parti corrose poi ho scorto le gismondine, per fortuna già belle libere e pulite, così ho potuto fare a meno di rovinarle con l' uso di acido. L' uso dell' acido adottato da tutti i collezionisti da sempre per quasi tutti i campioni dei Canzoccoli è probabilmente anche la causa che della gismondina si è sentito parlare da parecchio tempo, ma mai si è visto un campione certo. Sta di fatto che anche nelle pubblicazioni non viene menzionato con certezza.
Saluti
Daniel
quasi non ho più trovato questo topic, dato che "riposa" da oltre tre anni. Come passa il tempo. Nel frattempo ho fatto parecchie uscite nella zona di Predazzo con ritrovamenti più o meno interessanti. Tra quelli più interessanti sta il ritrovamento di cristallini pseudoottaedrici di gismondina nei contatti dei Canzoccoli il 30 agosto del 2016. Dentro la roccia di contatto molto "dura da convincere" pur usando mazze pesanti c' erano dei nidi di calcite celeste abbastanza corrosa. Nelle parti corrose poi ho scorto le gismondine, per fortuna già belle libere e pulite, così ho potuto fare a meno di rovinarle con l' uso di acido. L' uso dell' acido adottato da tutti i collezionisti da sempre per quasi tutti i campioni dei Canzoccoli è probabilmente anche la causa che della gismondina si è sentito parlare da parecchio tempo, ma mai si è visto un campione certo. Sta di fatto che anche nelle pubblicazioni non viene menzionato con certezza.
Saluti
Daniel
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